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"Ali, sono sicura che tuo padre sistemerà tutto! Lui ci sa fare con le parole e se il preside ha un minimo di pietà capirà e ti lascerà venire" mi consola Bea per la decima volta ma io non riesco a credere alle sue parole.

Mancano pochi giorni, cinque forse, e mentre gli altri sono affaccendati con le valige, lo shopping e tutto il resto, io non so neanche se mi daranno il permesso di partecipare a quella fottuta gita.

"E Genn?" chiede timidamente Giò sapendo di star toccando un tasto dolente"Ti ha risposto ai messaggi?"

"No, non ha avuto neanche l'accortezza di avvisarmi. Che pezzo di codardo. Quando torna lo ammazzo."

Cerco di essere arrabbiata ma in realtà sono solo delusa e amareggiata.

"Non è detto che siano stati insieme, Ali. L'apparenza inganna. Sai quanto è lunatico Genn ma non ti farebbe mai una cosa del genere dopo il bacio e tutto il resto"

Forse hanno ragione, forse no.

Ci incamminiamo nel corridoio tra gli sguardi indiscreti di ragazzi e ragazze. Staranno pensando ancora alla mia 'rissa' con Reb.

"La gente non si fa mai gli affari propri?" dico a voce alta per farmi sentire da tutti, che improvvisamente si girano dall'altro lato fingendo di fare qualcos'altro.

Così va meglio.

Mi blocco davanti la porta dell'aula.

Vorrei tanto andare a sedermi al mio posto, ma mi viene difficile dato che Max e Reb ci sono sopra e si stanno baciando appassionatamente.

"Oh cazzo" mormora Bea non staccando gli occhi dalla scena.

Come dovrei sentirmi ora? Tra tutto quello che mi sta capitando si ci mettono anche loro.

"Ali, andiamo via di qua" biascica Giò mettendomi una mano sulla spalla ma la ignoro e mi dirigo normalmente verso il mio banco, facendo finta di niente.

Sono così attorcigliati che non si accorgono nemmeno di me. Perlomeno potevano evitare di usare proprio il mio banco per queste cose.

"Scusate, dovrei sistemare i libri, potreste spostarvi?" chiedo gentilmente sbattendo le ciglia e rivolgendo un sorriso cordiale e falso.

Si separano per guardarmi. Max si allontana subito nonostante Reb cerchi di riattirarlo a sé.

"Ali, no, non è come pensi.."

Rido tra me e me. L'ho trovato appiccicato a Reb sopra il mio banco e ha il coraggio di dirmi che non ho visto quello che credo? Sono cieca forse?

"Certo, levati di mezzo ora" mi rivolgo a Reb che è ancora seduta impassibile sul mio cazzo di banco.

"So che non parteciperai alla gita Ali" mi stuzzica facendo ondeggiare le sue gambe lunghe e magre avanti e indietro.

Non c'è qualcosa che lei non sappia.

"Non è detto, mio padre è dal preside e penso che riesca a fargli cambiare idea" ribatto con la sua stessa falsa cordialità.

"La vedo dura visto che mi hai messo le mani addosso, anche mio padre è stato qui stamattina, sai?" dice soddisfatta.

Questa non ci voleva. Suo padre è un uomo molto potente e gira voce che sia amico del preside, se cerca di corromperlo è la fine.

"Vedremo" alzo le spalle "Ora ti dispiace levarti?"

Reb fa una faccia disgustata e toglie finalmente quel suo corpo viscido e seminudo dal MIO banco. Max resta lì a guardarmi a bocca aperta, provo una rabbia indescrivibile bei suoi confronti.

Gonna be like everyone else?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora