#13

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Ormai vado dappertutto a piedi. Con mamma che non è in casa non ho mai un passaggio, ma fortunatamente la città è piccola.

"Alex, sono proprio qui, davanti all'ultima casa del quartiere, ma non vedo nessuno." Dico fermandomi davanti ad un cancello grigio.

"Scusa, ho avuto un contrattempo, sarò lì tra poco." Si giustifica. Vorrei sapere cosa sta facendo.

Ho camminato mezz'ora per trovare il suo l'appartamento e ho paura che stia per piovere.

"Quindi che faccio, ti aspetto fuori? Il tempo non promette bene."

Se non arriva nessuno me ne torno a casa. Spero che la canzone che debba farmi ascoltare sia grandiosa.

"Certo che no! Prova a bussare al citofono, dovrebbe esserci Genn ad aprirti."

È decisamente meglio restare fuori.

"Okay, fai in fretta." Dico per poi riagganciare. Deve sbrigarsi.

Ripensandoci, non voglio bagnarmi, anche a costo di dover 'affrontare' Genn.
Suono al citofono e dopo qualche minuto mi risponde una voce roca, assonnata direi.

"Alex, perché non usi quelle fottute chiavi?"

Mi viene da ridere. Sono felice di averlo svegliato.

"Genn sono Alice, la ragazza che odi. Posso entrare?" Chiedo cercando di essere delicata per paura che mi lasci sotto la pioggia.

"Che ci fai qui?"
"Alex mi ha detto di venire. Mi apri o no?"

Lo sento esitare qualche secondo. Vuole davvero lasciarmi fuori?

Con mio sollievo il cancello si apre dopo qualche secondo. A quanto pare ci ha ripensato.

Attraverso un piccolo giardino e mi trovo davanti una porta socchiusa.
Genn compare subito sull'uscio.

"Entra!" Dice facendo segno con le braccia a andando a sedersi sul divano.

L'appartamento è strutturato su due piani ed è in pieno stile Urban, con poster attaccati alle pareti del soggiorno e strumenti vari appesi al muro. Sono curiosa di vedere la loro camera.

"Pensavo mi avresti tenuto fuori." Dico chiudendo piano la porta e sedendomi sul divano vicino al suo.

Quando è assonnato è più vulnerabile. Ha gli occhi gonfi e le labbra secche.

"Questo perché pensi che ti odi?" Scherza. "Sai, non è colpa mia se mi hai svegliato."

"Scusa se Alex mi ha detto di passare." Fino ad adesso la conversazione non è seria, ma ecco che Genn la trasforma in qualcosa che non è.

"Così ora te la fai con Alex? Wow, hai fatto in fretta a trovare un altro ragazz.." Non finisce la frase che sembra quasi essersi pentito di ciò che ha appena detto.

"Di chi diavolo stai parlando?!" Sbotto.

"Nessuno." Dice, ma è palese che è agitato. Cos'è che non doveva dire?

"No, adesso finisci ciò che stavi dicendo!" Ribatto.

Genn si alza in piedi e comincia a passeggiare per la stanza facendo cose inutili, come allineare i bicchieri o raddrizzare il tappeto.
Penso che ora sia sveglio completamente.

"Al concerto mi hanno detto che hai baciato un altro ragazzo e.."

O mio Dio. Parla di Max.

"Chi te l'ha detto?" Adesso voglio arrivare fino in fondo. "E poi perché hai chiesto di me?"

Gonna be like everyone else?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora