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Oggi è sabato e non ho scuola avendo la settimana corta, è una delle ragioni per cui ho scelto di frequentare questo liceo! Sono le 5 e mezza del pomeriggio e devo essere a scuola alle 6 per fare le prove dello spettacolo di stasera. Penso di essere pronta, ho ripetuto le parti per tutta la notte e cantato in bagno per non farmi sentire da mia madre, anche se stasera credo che, contro la mia volontà, ci sarà anche lei.

Infilo dei jeans un po' strappati sul ginocchio e la coscia che normalmente non dovrei indossare per andare a scuola, ma oggi c'è tutta un'altra atmosfera. Una canottiera a strisce bianche e nere e un paio di blazer nere. Mi ricordo lo zaino con cose di massima importanza tipo sigarette, acqua e assorbenti (che spero di non dover usare).

Buona fortuna per staseraa, sarò in prima fila! Ps: dobbiamo parlare urgentemente.

Non so cosa Mar debba dirmi, qualunque cosa sia spero non si tratti di un'altra cattiva notizia. Ieri non ci siamo sentite dato che non avevo voglia di parlare con nessuno, anche se a volte penso che lei abbia bisogno di me non avendo più Reb, per quanto stronza fosse.

È dura non ripensare a ieri. Quel messaggio. io credo di amarla. La mia mente vaga avanti e indietro a partire da quel momento. C'è qualcosa che mi sfugge, ma non capisco cosa. È come se mi stessi sforzando di trovare un tassello mancante, un tassello nel passato.

Davanti la scuola ci sono delle auto, segno che non sono la prima ad arrivare nonostante siano le 6 in punto. Per una volta non possono lamentarsi del mio ritardo.

"Bianchi!" mi chiama la prof emozionata e nervosa "Avevo paura non venissi più"

"Perché? Sono solo le 6"

"Non sei molto affidabile" alza le spalle e sgrano gli occhi per ciò che ha detto "Sto solo scherzando!" ridacchia e mi spintona.

Fingo una risatina che maschera il mio disagio contro quel suo entusiasmo che è tutt'altro che contagioso.

C'è Alex affianco a Genn in prima fila, poi Reb e altri ragazzi che non conosco. Mi siedo affianco ad uno di loro mentre la professoressa va sul palco insieme alla sua "assistente", che poi è una bidella che si è offerta di aiutarla ad organizzare lo spettacolo.

Alex mi saluta con un cenno del capo, ma faccio finta di non vederlo. Per fortuna siamo seduti abbastanza distanti. Genn guarda il vuoto da quando sono entrata, forse anche da prima. Di certo non era con questo spirito che avrei voluto fare lo spettacolo!

"Sì! Ti dico che è così" sento dire al ragazzo affianco a me "Devi credermi amico, lo sa tutta la scuola"

Non riesco ad intercettare la risposta della persona con cui sta parlando, essendo troppo lontana rispetto a lui. Ovviamente, è sempre più bello farsi i cazzi degli altri, e poi questa conversazione mi incuriosisce.

"Ti dico che con te ci starebbe, si è già fatta due ragazzi nello stesso momento! È una gran troia quella"

Drizzo di più le orecchie ma penso di aver già capito di chi stia parlando, lo capiscono i miei pugni rigidi e la rabbia che comincia a ribollire. Lasciali parlare mi ripeto Quelli non sanno niente, non fare cazzate.

"Sembra un angioletto ma non lo è, prima Ale, poi Alex, li sceglie anche coi nomi simili!" ride come uno scemo con quella sua faccia da schiaffi.

"Che zozza!" la risposta dell'amico è così forte che riesco a sentirla.

E a quel punto sbotto.

"Troia sarà stata tua madre nel momento in cui ti ha fatto nascere, sfigati!"

I ragazzi bloccano la conversazione e mi guardano impietriti, poi quello vicino a me riprende a discutere con aria di litigio.

"Parli tu? Prima Max? Poi Genn? Tu e la tua amica avete fatto sesso anche fra di voi?" È evidente che questo stronzo passa la vita a sfamarsi di gossip e voci false.

Gonna be like everyone else?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora