Gonna be like everyone else?

#29

Apro gli occhi ancora appicciati e impastati a lacrime e mascara. Ho un mal di testa tremendo.

È difficile ritornare alla realtà, soprattutto con le immagini che mi picchiettano di continuo. È tempo di prepararmi.

Non posso fare assenze o mi bocceranno. Eppure non ho voglia di affrontare nessuno oggi.

"Ali! Sei sveglia?" chiama mia madre

"Si cazzo!" urlo esasperata.

Fortunatamente non replica, sento solo la porta sbattere forte.

Esco di casa che non so neanche cosa mi sono messa addosso, non mi sono pettinata e non ho fatto colazione.

Ho bisogno di camminare un po'.

Vorrei che la strada fosse infinita, ma purtroppo vedo già la scuola in lontananza e l'ansia sale.

Non ho pensato minimamente a come comportarmi con Max e Genn, seguirò il mio istinto.

"Ali, siamo venute a casa tua ma non c'eri" Giò e Bea sono le prime a venirmi incontro.

Le ho fatte proprio preoccupare ieri, mi dispiace. Sono un disastro.

"Ti va di raccontarci quello che è successo? Siamo state molto in ansia per te"

Hanno tutte e due le occhiaie, le ho fatte tornare tardi. Che egoista.

"Non penso sia il caso ora, magari quando siamo sole, non a scuola" dico rauca.

"Scusatemi tanto per tutto"

Gli occhi mi si riempiono di lacrime che fatico a trattenere.

"No, non fare così" dice Giò stringendomi forte, cosi Bea.

Almeno ci sono loro con me.

"Ti accompagniamo in classe, va bene?"

Annuisco e mi immergo nei corridoi, sperando di non incontrare Max o Genn. È soprattutto di lui che mi preoccupo.

"Ecco fatto" dice Bea dopo aver tolto l'ultimo libro dallo zaino.

Sorrido per un istante.

"Ora andate a sedervi, il professore sta per entrare" dico

Invece del prof entra lultima persona che avrei voluto vedere. Sento una botta al petto.

Max.

I due occhi stanchi e scuri, l'aria esausta. Stavolta so perché.

Bea e Giò scattano subito sull'attenti.

Mi alzo in piedi e mi allontano.

"Ali, non hai risposto alle mie chiamate!" dice Max.

Tengo lo sguardo fisso nei suoi occhi, sono così vuoti e freddi che mi spaventano.

"È successo qualcosa? Ho fatto qualcosa che ti ha fatto arrabbiare?"

Che faccia tosta che ha.

Non riesco a rispondergli, sono bloccata dalla rabbia.