54. "Gwaenchanhayo..."

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Si staccó dalla presa e asciugó una delle mie lacrime che non bagnó la sua povera spalla.
Jungkook: "Basta piangere...non ce n'è motivo..."
Invece c'era...non ero riuscita mai a rendermi conto della realtá, di come stavano le cose...
Mi odiavo da sola per aver fatto subire di tutto a persone che mi stavano accanto solo per qualcosa che avevo combinato io assieme ai miei pensieri strambi.
La porta si aprí bruscamente.
Alexa: "Gwaenchanha? (Tutto bene?"chiese preoccupata mentre io mi sciupavo velocemente le lacrime.
Io: "Ne...Mianhae...non volevo dare cosí tanto fastidio durante la cena..."dissi riferendomi anche a Kook e abbassando lo sguardo.
Jungkook: "Io...vi lascio sole..."disse accarezzando la mia mano per poi andare via.
La porta si chiuse e Alexa corse accanto a me.
Alexa: "Aish...amica mia..."disse stringendomi in un abbraccio.
Io feci una smorfia con le labbra come per dire che, ormai, non c'era nulla da fare...
Alexa: "Sistemeremo tutto vedrai..."
Io: "Any...Gwaenchanhayo...(Va bene cosí...)Ora ho capito finalmente cosa fare..."dissi sorridendole.
Lei capí e mi abbracciò nuovamente, sussurrando il nome della persona che poco prima aveva lasciato quella stanza.
Mi feci coraggio e andai dagli altri.
Fortunatamente la cena era finita e di JB e Suzy nessuna traccia.
Ricevetti peró gli sguardi preoccupati di tutto mentre i miei occhi erano ancora lucidi.
Gli aiutai a sparecchiare, scambiando qualche occhiata con Kookie.
Intanto vidi Jackson e Grey passare da sguardi informali a sguardi come se fossero completamente sconosciuti.
Invece Jin e Alexa sorridevano ad ogni loro occhiata.
Il giorno dopo sarebbe stato un giorno importante: Mark doveva parlare con il capo e prendere una decisione.
Era tutto cosí strano. Non pensavo che un contratto con un'agenzia così famosa potesse finire con un semplice schiocco di dita...eppure stava accadendo.
Sarebbe mancato a tutti uno dei rapper dei GOT7, anche se aveva combinato di tutto e di piú.
Andammo a letto con una strana sensazione, quasi inspiegabile, ma un motivo c'era...
Entrata di nuovo in camera, ma questa volta seguita dalle ragazze, chiesi a Grey del perché di quell'atteggiamento nei confronti di Jackson.
Grey: "Beh...Ieri io e Jimin avevamo deciso di fare una passeggiata all'insaputa di tutti. Ci fermammo in un angolo ed eravamo a pochi centimetri di distanza quando ci si avvicinó Jackson su tutte le furie. Mi prese per il polso e mi portó in un posto non molto lontano e piuttosto oscurato, lasciando lí fermo ChimChim. Mi gridó <tu non puoi farlo!>. Urlando a mia volta gli chiesi cosa...lui disse un semplice <questo> e dopo..."disse abbassando lo sguardo.
Io: "Dopo cosa..?"chiesi preoccupata.
Sapevo che Jackson non le avrebbe fatto mai nulla ma l'autocontrollo di quei ragazzi in quei giorni scarseggiava...
Grey: "Dopo mi bació..."disse alzando lo sguardo e fissando il vuoto.
Io e Alexa rimanemmo a bocca aperta, ancora incoscienti di quello che avevamo appena sentito.
Aish...Sapevo che vivere con 14 idol avrebbe portato dei problemi, ma non cosí tanti! Eppure era questo che avevamo sempre sognato: STARE CON LORO.
Tutto questo ce lo aveva permesso è imposto il lavoro, solo e soltanto il duro lavoro nelle sale di danza della JYP.

Tre fangirl,tra sogni e realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora