36. Bene e Male

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Riconobbi le voci: Jungkook e JB.
Provai ad alzarmi lentamente grazie all'aiuto di Tae che sembrava seguirmi come un cane.
*In salotto*
JB: "Non doveva essere in quelle condizioni lei ti rendi conto!"urló.
V: "Ti vuoi calmare! Non ti sei preoccupato minimamente di lei e del messaggio che NON aveva mandato a Kookie. Sei rimasto lí a parlare con i tuoi cari e amati giornalisti."
Jungkook: "Ti comporti come se fossi il suo ragazzo. Se lei ti piacesse davvero avresti fatto di tutto per lei, le avresti donato persino la vita ma dato che non è così...ti consiglio di starle lontano."
V: "E se vuoi davvero saperlo...mentre quel ragazzo le faceva di tutto e di più ha mormorato il tuo nome, ma tu lí non ci sei mai stato."disse zittendo Jae.
JB: "M-Mianhae..."disse con le lacrime agli occhi.
Feci segno si ragazzi di andare, così da lasciarmi sola con JB.
Non era la rabbia quanto il dispiacere a farmi avvicinare con i passi sempre di più a JB. Veder piangere il mio bias non faceva di certo un bell effetto.
JB: "Mianhae Hope... Mianhae!"disse per poi scoppiare in lacrime.
Agendo di istinto lo abbracciai, stringendolo come mai prima d'ora. Non volevo che pingesse per me.
Ricambió l'abbraccio,stringendomi sempre di più ad ogni singhiozzo.
Ci staccammo e lui notó il mio piccolo taglio sulla tempia che mi aveva fatto quel maniaco col suo orologio, accarezzandolo dolcemente.
JB: "Nessuno deve toccarti. Nessuno deve farti questo. Perdonami se non ci sono mai quando hai bisogno di me o gridi il mio nome, Mianhae!"disse tra un singhiozzo e l'altro.
Asciugai la sua ultima, calda lacrima.
Io: "Basta, non piangere."dissi per abbracciarlo un'ultima volta.
Una volta staccati, ci scambiammo sguardi e sorrisi rassicuranti.
Tra le sue braccia mi sentii al sicuro e sentii anche che non sarebbe stata l'ultima volta.
Andammo ognuno nella propria camera, ma mi soffermai sulla soglia della camera di Kookie: dovevamo ancora parlare di quel bacio. Più i giorni andavano avanti, più cose succedevano, più cose cambiavano, e dimenticare quel bacio senza alcun risentimento non mi andava.
Lo vidi disteso sul letto con gli occhi socchiusi.
Pian piano mi stavo dirigendo verso la mia stanza.
Jungkook: "Ya! Se vuoi...entra..."disse fra l'imbarazzo e la dolcezza.
Con timidezza entrai in camera e mi sedetti sul lato del letto.
Io: "Dobbiamo parlare..."dissi abbassando il capo che venne rialzato da due dita sotto il mio mento.
Jungkook: "So che hai bisogno di spiegazioni e se non te le do ora è solo per farti stare bene. Con tutto quello che ti sta succedendo non è il caso. Ricordati: lo faccio per te"disse cercando il mio sguardo perso nel nulla.
Io: "...Ma..."dissi a voce bassa.
Jungkook: "Shh...Riposati e non pensarci."disse avvicinandosi al mio viso e baciandomi la guancia.
Arrossii violentemente e, quando se ne accorse, un sorriso uscí sul suo volto.
Uscii dalla camera lasciandolo dormire e chiusi la porta.
In casa c'era uno strano silenzio. Feci finta di nulla e andai in camera, sentendomi come sperduta.

Tre fangirl,tra sogni e realtàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora