-12-sconvolgente

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Finalmente, il citofono suonò e tutta la mia ansia si concentrò in quel suono.

Presi la borsa grigia, e scesi con l'ascenzore malandato. Arrivata fuori vidi la lussuora macchina di jordan, e entrai sorridendo.

-finalmente-
Disse ridacchiano.
Poi mi guardò, e piano piano spalancò la bocca.
-sei bellissima-
Disse.
Io diventati tutta rossa, e sorrisi per ringraziare.
-i miei ti adoreranno-
-beh...dici?-
-si-

Sorrise.
Arrivammi davanti una grande villa, piena di piccole candele a terra, e molte persone fuori a parlare. Ci facemmo largo tra la folla e finalmente arrivammo davanti la porta.

Jordan bussò e subito dopo mi cinse i fianchi. Sorrisi a quel contatto. Ero riuscita a distrarmi dal pensiero di dave fino a quando non lessi sulla targa alla porta "mattew" è solo una coincidenza pensai.

Una donna molto elegante aprì la porta sorridendoci.
-dan!-
Abbracciò jordan con affetto.
-mamma- rispose lui ricambiando.

La donna scostò e mi diede un'occhiata.
-tu devi essere Elizabeth-
-si, sono io-
-io sono Molly-
Disse con un sorriso molto radioso.

-non mi avevi detto che fosse così bella- disse Molly ammiccando.
-entrate su-
Finì di parlare entrando, e io e jordan la seguimmo.

La casa era bella, tetto basso, arredamento moderno ma elegante.
Stranamente non mi sentivo fuori posto, anzi, ero completamente amalgamata con tutti quelli che stavano li.

-vuoi?-
Disse jordan passandomi un bicchiere di champagne. Molto sofisticato.

-certo- bevvi un sorso e un tarlo iniziò a tormentarmi.
-Puoi ripetermi il tuo cognome?-
Dissi un po rossa in viso.
-kally-
Annuii, e poi lo guardai.
-perché sulla porta c'è scritto mattew?-

-oh, già, perché io ho il cognome di mia madre, mio padre è morto, e lei si è risposata, ma preferisce farmi tenere il suo cognome-

Ammiccò. "Solo una coincidenza" disse una vocina dentro di me.
mi prese di nuovo per il fianco e sorseggiai un altro po di quel delizioso champagne.

Arrivammo al centro della sala, e mi presentò una ragazza, Lissa. Una ragazza molto bella, bionda, occhi azzurri, e molto magra, indossava un vestito rosso, che le faceva risaltare la pelle chiara.

Ci immergemmo in una chiacchierata molto gradevole, e mi persi nel suo discorso in cui raccontava il suo ultimo viaggio in africa, aiutava dei ragazzi, era davvero strepitosa.

-liz vieni ti presento Mike-
Disse andando davanti un uomo alto e possente, ma con la faccia gentile ed educata.

-Mike!- alzò leggermente la voce e l'uomo gli mise il braccio attorno le spalle.
-lui è il marito di mia madre, Mike, lei è Elizabeth-
Mi sorrisero entrambi, facendomi sentire molto accolta.
-piacere Elizabeth-
Disse prendendomi la mano, e racchiudendola fra le sue.
-piacere mio-
Sorrise lasciandomi e subito dopo jordan si fondò accanto a me.

Mi sembrò strano, a nessuno dei due dava fastidio? Insomma...lo chiamava per nome! Ma Mike sembrava non accorgersene.

-non saluti tuo fratello?-
Disse una voce dietro di noi.

Riconoscerei quella voce ovunque.

Improvvisamente mi venne un groppo in gola, sussultai quasi, e subito dopo jordan si girò e disse.
-scusa, non saluto i coglioni- iniziò a ridere andando in contro a....Dave.

Mike sembrò alterarsi per quel termine scurrile davanti tante persone. Ma jordan andò imperterrito ad abbracciare il...fratello, credo.

-vieni liz!-
Disse jordan, e solo in quel momento Dave mi notò. La sua espressione mutò da felice ad alterata, o forse sorpresa.

Mi avvicinai cauta, cercando di non fare passi falsi. Che dovevo fare? Far finta di non conoscerlo?

-lei è Elizabeth-
Jordan mi prese per l'ennesima volta per i fianchi, che, da non fraintendere, era molto piacevole, ma non in quel momento.

Dave mi squadrò, con un ghigno per niente felice in volto, e poi guardò jordan.
-miss. Hole, che piacere- disse in fine.

-come fai a sap...-
Dave interruppe il fratellastro
-è una mia alunna-
-insegni alla nostra scuola? Da quando?-
-da quando un professore è morto-

Mi sentivo terribilmente a disagio. Il mio tentativo di distrarmi dal suo pensiero era fallito.

Dave mi sorrise, stava per dire qualcosa, ma una voce al microfono non glielo permise.
-i nostri musicisti suoneranno una bella melodia lenta, forza gente, buttatevi in pista-

Subito dopo partì un lento, e jordan mi prese per mano portandomi in pista.

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