-47- illudersi

3.2K 112 22
                                        

Suonarono alla porta.
Kate era arrivata.
Dopo aver passato una notte insonne, e aver dormito poco e niente, rivedere la mia migliore amica era la cosa migliore.
-ora puoi spiegarmi tutto- sussurrò dopo avermi abbracciata, e dopo essersi seduta sul divano.

Le raccontai la storia nei minimi dettagli, commentando ogni tanto.
-il punto e che....mi ha tradito si, ma...era davvero pentito Kate. Vorrei perdonarlo- biascicai giocando nervosamente con le mani

-no Liz. Non puoi dirmi questo. Non puoi perdonarlo- disse lei dura. Cosa strana, perché io mi aspettavo di sentirla dire che, magari dovevo perdonarlo e tornare con lui. Bizzarro.
-Kate... io sono...beh credo di essere innamorata di Mitch. Ha fatto un errore, okay, anche a me è capitato...-

Biascicai per difenderlo.
-basta Liz! Non capita di scopare con un'ex!-
La guardai sconcertata. Tanto che, posai la tazza di te che avevo preparato poco prima per entrambe e mi alzai dal divano sul quale ero seduta.
-come mai fai così? Non eri tu ad essere felice per me?-
-non dopo quello che ha fatto tesoro!- alzò la voce, e anche lei si alzò in piedi.

-non posso...restare sola di nuovo. Lui era fantastico con me. E io stavo bene. Ha fatto un errore. Uno. Speravo di essere capita da te ma....mi sbagliavo.- dissi delusa. Era chiaro che volevo appoggiata! Ma lei non lo capiva.

-Liz smettila. Lui non ti avrebbe perdonato. Basta. Non puoi dargli un'altra chanse! Non se la merita!- stava esagerando. Era diventata tutta rossa come quando si arrabbiava con Al, e stava quasi urlando.
-non capisco perché dici cosi! Perché lo odi così tanto!-
Lei esplose.

-perché ti tradiva Liz! Anche quando stavate insieme 3 anni fa! Ti tradiva cazzo! Con Stace! E tu non lo vedevi! Non lo volevi vedere! Hai sempre voluto pensare che niente poteva ferirti! Volevi avere una chiusura degna del tuo nome vero?! Senza litigate? Beh! L'hai avuta, ma lui ti tradiva! Ed eri l'unica a non saperlo. Lo faceva sempre. E ora è tornato dopo tanto, e lo ha fatto ancora eh? Non si sono mai lasciati. Te lo ha detto solo perché non sa essere fedele. Perché voleva solo una scopata. O almeno è quello che penso. Quindi, se vuoi un parere. Non perdonarlo!-.

Prese un lungo sospiro.
Sentii le gambe cedermi, e gli occhi inumidirsi.
Sembrò rendersi conto, di avermi, non solo rivelato quello che faceva Michael da anni, ma, di avermi rivelato anche il fatto che lei lo sapesse.
-liz.. io-

-no. Sono stanca vado a letto- dissi senza guardarla negli occhi. Dopodiché andai nella mia stanza, mi coricai, e mi abbandonai ad un lungo pianto disperato.

Il giorno dopo, non solo avevo preso l'influenza, ma avevo comunque deciso di andare a lavoro, anche se questo voleva dire guardare di nuovo quel maiale.

Kate, per quanto meschina fosse stata a tenermi nascosto tutto, aveva ragione. Mi ero chiusa nel mio bozzolo di felicità anni prima, così che nessuno potesse anche solo tentare di ferirmi. Ero felice di tutto ciò che mi accadeva, e nascondevo a me stessa le cose che potevano ferirmi. Ero solo un'illusa.

-signorina liz, può portare queste al signor jacobs?-
Chiese il mio capo risvegliandomi dal mio stato di trance a causa dei miei pensieri.
Feci come chiesto, e subito dopo feci una pausa alla macchinetta del caffè. 

Ascoltavo tranquillamente i discorsi di due colleghi di lavoro, bevendo un caffè. Poco dopo però, scorsi michael, che si avvicinava. Vedendomi, cambiò espressione.

Da neutra, passò a timida e probabilmente incazzata, così cambiò strada, e andò nell'altro corridoio. Non persi tempo. Tornai nella mia postazione e tornai a lavorare.

Uno squillo mi distrasse dal pc.
Era Dave.
-liz..ehi- bisbigliò, quasi non potesse parlare normalmente
-dave? Tutto okay?-
-uhm...si, volevo solo sapere come stavi-
Sorrisi tra me.

-oh..beh, va già un po' meglio-
-ne sono felice- disse lui
-comunque...per qualsiasi cosa chiamami okay? Anzi, volevo sapere se ti va di prendere un caffè insieme più tardi, o...mangiare insieme direttamente- disse velocemente, quasi avesse paura di non riuscire a dirlo lentamente

-okay, a dopo allora, ci vediamo sotto casa mia? Per le 8 e mezzo? Così finisco di lavorare e vengo
-va bene Elizabeth, a dopo- staccò.
Ero sorpresa di quell'invito, ma come potevo rifiutare? Era Dave dopotutto.

Uscita dal lavoro alle 8 in punto, corsi verso la mia auto, e subito dopo andai a casa. Avevo si e no 10 minuti per prepararmi, così rimasi vestita uguale, ovvero un jeans scuro, delle décolleté, e una  camicia di seta beidge.

Sciolsi i capelli riavviandoli con le dita e in fine ripassai il trucco. Niente di troppo vistoso.

Scesi con l'ascensore, e dentro di esso controllai la borsa. Arrivata davanti al portone, dovetti aspettare pochi minuti per veder spuntare la macchina di Dave dal vialetto.

Quando entrai, lui mi salutò raggiante. Sembrava in ottima forma, e il sorriso spento che aveva da giorni era svanito.
-buonasera, Elizabeth-
-Buonasera a te Dave-
Ridacchiai io.
-sono felice che tu abbia accettato, mi andava di stare un po' con te, da amici s'intende- disse.
-e sarah?- alzai un sopracciglio divertita
-è ad una cena con i suoi. Allora, dove vuoi andare?-
-uhm...veramente, Dave- Ridacchiai -ho voglia di sushi-
-e sushi sia- disse, per poi guardare la strada.

Nel frattempo, gli raccontai del piccolo "incontro" con Michael a lavoro, e di quanto fosse imbarazzante.
Lui invece, mi descrisse una discussione con la preside, sul fatto che lui non poteva più vedersi con lei.
-è una vera ninfomane- disse ridendo
-e si vede anche- risposi anche io tra le risate.

Era bello quel clima tranquillo e rilassante, senza pressioni, né obblighi.

Una volta al ristorante, io ordinai del sashimi, un temaki e i nighiri sushi, lui prese lo stesso non conoscendo bene il menù.
-è così imbarazzante?- chiese, notando che ero rossa in viso.

Avevo appena realizzato di essere a cena con lui, con l'uomo che mi aveva già rapito il cuore.
Ma che era fidanzato.
-no...è solo che è strano, stare qui con te- dissi togliendomi una ciocca di capelli dal viso.

-per me è solo fantastico. Amo parlare con te Elisabeth, quasi quanto ami baciarti- sorrise amaramente, poi, dal mio sguardo serio, si schiarì la voce a mo' di scuse.
-Elizabeth, devo chiederti una cosa-



Angolo autrice

SONO UNA STRONZA.
Non aggiorno da una vita e non so neanche perché. Non avevo ispirazione. Allora devo dirvi molte cose

1. SIAMO ARRIVARE A 51 MILA Visualizzazioniiiiiiiiii
Sono super felice

2. Una ragazza mi aveva consigliato di fare il capitolo dal punto di vista di Dave. Io ci ho provato, ma non mi convinceva. Volevl fare una storia seria, senza tutti quei "pov's" ecc. Perdonatemi anche per questo (nulla da togliere a quelle storie)

3. Non sto studiando affatto, quindi ora dovrò concentrarmi sullo studio.
Però ho in mente altri capitoli quindi spero di riuscire a scriverli

4. Grazie di cuore a tutte, siete meravigliose♡

Professore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora