-37- ora hai un'altra.

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-Che coglione- boffonchiò kate mentre raggiungevamo la biblioteca.
Dopo esserci sedute, iniziammo a bisbigliare.

-sono stata una stupida a credere che mi amasse ancora. Probabilmente non mi ha mai amato. Avrei dovuto capirlo prima- sospirai distrutta.

Kate sembrò ancora più triste di me.
-magari no, magari ti ama. Senti lizzy so che sono stata la prima a dire che è uno stronzo e che non ti ama, ma può darsi che stia sbagliando.-

Annuii. Probabilmente aveva ragione, magari Dave era solo per metà stronzo. Ma sicuramente non quando mi aveva regalato la collanina che avevo anche in quel momento al collo, o quando aveva vinto per me l'unicorno alle giostre. Quello era il Dave che amavo. Anche se amavo anche quando si infuriava, o quando era assonnato, o qualsiasi altro tipo di carattere che aveva celato o mostrato.
Lo amavo in tutte le sue sfaccettature.

-io...non vorrei dirtelo ora ma...- fece kate triste. -io e alan abbiamo deciso di andare nella nuova casa tra una settimana- concluse.
Non potei fare a meno di sorridere. Ero triste, ma la mia amica, la mia migliore amica, realizzava il sogno di una vita.

Lei amava con tutto il cuore Alan, e in quel momento capivo anch'io cosa si provava. Dovevano stare insieme.

-sono felice per te, e quando inizieranno i soccorsi?-
-beh...già da domani, e...sarà tutto perfetto liz! Andremo a vivere insieme e finalmente saremo una coppia perfetta!- iniziò a sorridere.

Alcuni ragazzi fecero "shh" indicandola.
Ma lei era troppo euforica per contenersi.
-ora andiamo su, dovremmo avere un altra lezione. Ma prima andiamo a parlare con quello stronzo- disse decisa prendendomi per il polso.

-no! Aspetta che vuoi fare!- era chiaro che tutti i ragazzi che stavano studiando furono contenti di vederci andare via.
-voglio dire al professore che è stato uno stronzo- sorrise maliziosamente.

Arrivammo davanti alla classe di Dave e kate aprì la porta senza bussare.
Trovammo Dave, con Sarah, che gli stava a pochi centimetri di distanza, e quando ci vide, subito si scostò.

-ragazze!-
-ehi sarah, puoi lasciarci sole con il professore? Abbiamo qualcosa da chiedergli- lei lo guardò triste, quasi volesse dirci di no, poi si fece da parte uscendo.

-si può sapere perché ci ha cacciate?- domandò kate irritata
-siete arrivate in ritardo- biascicò lui senza fissarci, intento a sfogliare una massa di fogli.
-Ma non diciamo cazzate! Non aveva il diritto di farci perdere una lezione!-

-siete state maleducate-
Disse.
-ci hai cacciate solo per quello che è successo ieri!- continuò la mia migliore amica sempre più alterata.
-basta. Non devo darvi spiegazioni.- Dave mi guardò. Era davvero bello, come al solito, solo che nei suoi occhi regnava la malinconia.

-kate, andiamo, lascia stare okay?- sussurrai girandomi per andare verso la porta.
-Elizabeth...
puoi..uhm...rimanere? Devo parlarti- disse Dave sorprendendomi.

-non ti lascio sola liz- disse Kate
-non preoccuparti key, so cavarmela okay?- la tranquillizzai.
-qualsiasi cosa, sono qui- disse, dopodiché andò via lasciandomi sola con il mio professore.
-che c'è?- domandai.
-mi dispiace.- dichiarò
-di cosa?-

-di averti ferita l'altra sera. Tu sai che ci tengo a te-
Sospirai. Lo sapevo
-beh, okay, ora posso andare?-
-no. non puoi.-
Lo guardai.
-eh?- dissi stranita
-non andare.-

Risi.
-senti, Dave, sei l'incoerenza fatta a persona. Come puoi essere così stronzo? Devo stare qui per cosa? Per sentire sarah che entra e che ti dice "amore oh ieri ci siamo divertiti a letto" o delle cazzate del genere?-

Lo zittii. Sembrava sul punto di piangere, e la cosa mi fece sentire in colpa.
-no. Non..non è per questo. È che ho bisogno di te-
Ora io stavo per piangere.
-mi dispiace, ma adesso hai un altra ragazza- corsi via sbattendo la porta.

Uscita fuori vidi kate e sarah appoggiate al muro, guardarmi incuriosite.
Non riuscii a fingere. Corsi via piangendo, seguita da kate che urlava il mio nome.

Arrivai fuori il cancello e mi fermai per prendere fiato, poggiando i palmi delle mani sulle ginocchia.

-liz! Che ti ha fatto?!- urlò kate arrivata accanto a me
-niente. Non ha fatto proprio niente- la guardai neglo occhi, e tra un singhiozzo e un altro iniziai a sorridere amaramente.
-liz? Che...?-

-avrei tanto voluto che facesse qualcosa, che mi baciasse o, che mi dicesse di amarmi. Ma niente, avevi ragione sin dall'inizio- la abbracciai piangendo.
-torniamo a casa eh?- sussurrò mentre mi accarezzava la schiena.
io annuii e basta, non riuscendo a parlare.

La mattina dopo, decisi di non andare all'università, perché per quanto io mi sforzassi di rimanere indifferente al suo comportamento, ci stavo male, e solo rivederlo mi avrebbe provocato un forte crollo emotivo.

Studiai tutto il tempo, per distrarmi da lui, ma anche se la mia mente era occupata tutto il tempo, il mio cuore racchiudeva un nome, ed era una cosa straziante.

Kate era andata presto a scuola, quasi per fare un dispetto al professore, così, dopo aver finito di studiare, o per così dire dopo aver perso la pazienza, decisi di chiamare Michael, per chiedergli di uscire. Una cosa innocente naturalmente, da amici.

-pronto?- fece lui con voce alta
-ehi mitch, sono Elizabeth, volevo sapere se hai da fare oggi- mi morsi il labbro.
Dopo qualche istante rispose
-beh, veramente ora starei lavorando-

-oh...allora scusa il disturbo- dissi
-no, anzi...vuoi uscire? Magari a pranzo?-
Domandò.
Era una bella alternativa
-okay, a pranzo..dove?-
-facciamo davanti al mio ufficio? Verso...uhm...le 13:00?-

-perfetto- sorrisi tra me
-a dopo lizzy- chiuse la chiamata.
Si, era bello pensare di avere un amico come lui, dolce simpatico e..tremendamente sexy.

Ora ricordo perché stavamo insieme.
"allora Elizabeth, devi essere
bomba per incontrarlo" pensai tra me. Non che volessi provarci con lui...no. No.
Feci una doccia, per poi truccarmi di fretta.

Indossai uno dei miei vestiti da cocktail grigio, con le spalline fine. Le scarpe rosa, le stesse che avevo messo per andare alla conferenza con Dave, e infine il mio cappotto rosa.

Siccome era ancora presto, decisi di passare prima in libreria, per passare il tempo, e con la scusa comprai un nuovo libro, di cui lessi le prime pagine nel parcheggio davanti il palazzo dell'azienda di Michael.

Dopo, finalmente lo vidi uscire dalle porte a specchio.
Gli andai in contro sorridente, e quando mi vide, sorrise allo stesso modo.

-lizzy- mi diede un bacio all'angolo della bocca, per poi prendermi la mano e farmi volteggiare su me stessa.
Io, rossa in viso iniziai a ringraziarlo per avermi ceduto il suo tempo, ma lui mi disse che era felice di stare con me.

-andiamo?- chiese
-andiamo- sorrisi io.

Angolo autrice♡
Salve a tutteeee
Come va? Bel rientro a scuola? Il mio è stato traumatico, ma si va avanti ;)
Spero il capitolo vi piaccia e per ora non ho nient'altro da dire.
Solo grazie a tutte per commentare e votare la mia storia, davvero siete grandi ragazze! Continuate cosi♥
Aggiorno presto♡

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