Professore.

-26-"stiamo insieme"

-hai fatto subito amicizia-
Disse Dave.
Eravamo al bar al secondo piano, la conferenza era finita ed eravamo stati assegna ad un tavolo vicino la vetrata.

-si,- risposi senza guardarlo negli occhi.
-è carino quel tipo lizzy, ma credo che stava guardando me-
Rispose Sarah. Roteai gli occhi al ché Dave ridacchiò.

Arrivarono degli antipasti, Dave sembrava veramente affamato mentre Sarah faceva la schizzinosa con il cibo.

Finita la portata approfittai per chiamare kate.
Uno squillo...due...tre...
-pronto?- rispose con voce impastata.

-signorina kavanagh sta per caso dormendo?- domandai sghignazzando.
-stavo- mi corresse sbadigliando.
-niente lezioni?-
-ne ho una fra 3 ore-
Sbadigliò di nuovo.

-come va la conferenza?- chiese poi con voce cantilenante
-ricordami perché sono voluta venire- dissi

-uhm...per fare felice il tuo amato professore.... smettila Al!-
Capii che era impegnata
-salutami il tuo fidanzato perfetto che quando sta con te non invita la tua acerrima nemica- dissi stizzita.

-che?!- domandò
-ha fatto venire Sarah, e ho scoperto che si vedono, spesso, mangiano insieme ecc- il mio tono era un misto tra il deluso e l'incazzato.

-che stronzo megagalattico- era da kate usare strani paroloni quando si arrabbiava.

-ora....uhm...vado okay?-
-baci liz, stai tranquilla-
Disse e poi riattaccai.

Andai verso il tavolo ma prima di sedermi sentii uno pss alle orecchie.
Derek mi era passato davanti prendendomi delicatamente il braccio e scortandomi di nuovo fuori dalla sala.

-si?- chiesi impaziente.
-ho un idea-
-eh?- ora sembravo abbastanza confusa.
-lascia fare a me okay? Ho chiesto ad un cameriere di spostare il mio posto al tuo tavolo, accanto a te.-

-come mai?-
-lo faremo ingelosire, tu lascia fare a me- disse sicuro di se sorridendo.
-vieni su-

Scossi la testa ridendo, non sapendo cosa quel folle aveva in mente. Arrivammo a tavola mi scostò la sedia.
Dave lo guardò con il fare interrogativo.

-posso stare qui vero?- domandò Derek dopo essersi seduto. Era proprio in mezzo a me e a Dave.

-io sono Sarah- si presentò subito lei. Che odiosa.
-piacere, Derek-
Rispose lui.
-allora Elizabeth, che hai intenzione di fare dopo la laurea?- continuò poi.

Ingoiai il boccone di pasta e gamberetti che avevo in bocca e tirai un respiro.
-vorrei...umh... fare qualche stage per qualche casa editrice o per qualche rivista- dissi scostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-secondo me non sei portata lizzi-
sarah si spostò verso di Dave, sussurrandogli qualcosa all'orecchio che lo fece sorridere.
Io sospirai. Alchè Derek mi poggiò la mano sulla coscia facendomi arrossire. Dave se ne accorse e serrò i pugni.

Sarebbe stata una lunga giornata.

Finalmente di ritorno a brooklin. Ero eternamente stufa di sentire la voce di Sarah vantarsi di quello che faceva durante il giorno ed ero ancora più stufa di guardare Dave chiuso in una bolla di ghiaccio.

Accompagnarono prima me, "probabilmente per restare soli" pensai.
Scesi dall'auto sibilando un 'ciao' forzato.

Entrai a casa sbattendo la porta, non curandomi dei rumori molesti provenienti dalla camera di kate, e dopo essermi infilata il pigiama di fretta mi coricai pensando alla frase "domani è un nuovo giorno" se certo, con le stesse persone odiose di sempre.
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-se non ti muovi ad alzarti ti faccio fuori liz!-
-ancora cinque minutiii-
-siamo già in ritardo con i tempi- disse poi.
Non volevo proprio alzarmi quella mattina. Non volevo vedere quel professore snervante.

Mi alzai brontolando, mi vestii di fretta e corsi a fare colazione.

-oggi devo stare a scuola tutta la giornata- bofdonchiò
-io ho una pausa all'una e devo tornare alle 4-
Sbuffai irritata.
-che hai liz?- domandò.
-è prima mattina e mi sbatto le palle di tutto okay?- sputai troppo ferocemente.
-oh oh calmati!- disse la bionda usando un tono di voce tranquillo ma risoluto.

-scusa...ma...non mi va di parlare.-
Mi alzai dallo sgabbello della piccola penisola in cucina e tornai in camera a prendere le ultime cose.

Poi scesi le scale e aspettai kate in macchina. Non tardò molto, e finalmente arrivammo a scuola.
Un'università di merda. Uno stupido college.
Okay quella mattina ero un pochino scazzata. Davvero pochino.

Entrai in classe senza salutare kate che andava dalla parte opposta, ma lei sapeva che se ero intrattabile in un certo periodo del mese era meglio non cercare di chiarire.

Entrai nella classe del professor Stark, e andai agli ultimi posti.
Non avevo proprio voglia di fare niente. Avrei tanto preferito stare a casa.

-è occupato?- chiese una ragazza bruna.
-no- dissi spostando la borsa dalla sedia alla mia sinistra.
-grazie- si sedette sospirando.
Sarebbe stato da me chiederle che aveva, eccetera, ma non era proprio giornata.

Finita la lezione, mi incamminai per uscire dalla classe quando il professor Stark mi fermò.

-signorina Hole, volevo dirle che sto organizzando il mio solito corso di lettura, inizierà tra 2 settimane, se le va, sono felice di offrirle uno dei 10 posti disponibili. Naturalmente come sa è un corso riservato ai migliori- si lisciò i baffi grigi sorridendo.

-le farò sapere professiore- ricambiai sommessamente il sorriso e poi uscii dall'aula.

Le altre due ore furono ancora più noiose, per questo decisi di saltare quella del Professor Mattew. (Okay forse è perché ero incavolata con lui)

Tornai a casa gettando le chiavi della macchina sul tavolo.

Oridinai cinese, guardai per un ora The Big Bang Theory e in fine feci un pisolino.
Ero letteralmente sfinita.

Il telefono si mise a squillare.
-pronto?- dissi stropicciandomi gli occhi-
-perché non sei venuta alla mia lezione?- era Dave.
-non devo darti nessuna spiegazione- dissi.
-invece si. Io...io e te stiamo insieme. Ho il diritto di sapere certe cose-

Non potevo credere alle mie orecchie, non aveva mai detto di stare con me, si era sottinteso, ma non l'aveva mai affermato.
-beh...io...tu..- annaspai.
-dammi 5 minuti e sono da te- staccò la chiamata.

A quel punto entrai nel panico. Che gli avrei detto? Come avrei fatto a resistergli? Cosa dovevo fare al riguardo? Okay, dovevo solo calmarmi e sistemarmi, sciolsi i capelli riavviandoli con le dita, cacciai le scatole del cinese che stavano sul tavolino e le buttai nel cestino, cacciandomi una nuvoletta di aragosta in bocca prima di buttare tutto il pacchetto. [Per chi non lo sapesse, le nuvolette sono una pietanza cinese :3]

Ero pronta. Attesi qualche secondo, cercando di mettere in ordine i pensieri, ma appena suonarono alla porta. La mia mente fu offuscata da un solo stupido pensiero. I suoi occhi

Angolo autrice♥

Salve a tutte ragazze, spero questo capitolo vi piaccia, anche se non è molto interessante, prometto che il prossimo lo sarà, moooolto di più.
Comunque vorrei ringraziare tutte voi, sia quelle che leggono "segretamente" senza lasciare stelline, sia quelle che le mettono, e soprattutto chi commenta, giuro mi rendete felice♥
Aaggiorno presto♥