-2- Un professore al quanto invitante

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Finii per prima. Avevo scritto di me. Tralasciando scopate e sbronze, perché tecnicamente non facevano parte di me. Parlai della mia passione per i libri, su i miei studi, e parlai di kate. Allungando con i film che amo e tutte le cose che mi caratterizzano.

Mi alzai titubante dalla sedia, era la prima volta che all'università ci chiedevano un tema. Sistemai un ciuffo di capelli dietro le orecchie, e andai verso la cattedra.

Avanzai e il professore alzò lo sguardo. Mi squadrò per bene, e poi sorrise. Dio quanto era bello. Posai il compito sulla cattedra, e aspettai qualcosa, un cenno, una parola, qualsiasi cosa. Ma rimase impietrito a scrivere su un quadernino.

Feci qualche passo per tornare al mio posto, ma poi sentii la sua voce

-signorina....-
Mi girai -hole, elizabeth-
Annuì
-mrs hole, può rimanere qui, leggerò il suo tema, e le darò il mio giudizio-

Mi avvicinai e rimasi in piedi davanti la cattedra. Prese il foglio e iniziò a leggere, sorridendo ogni tanto, era bello quando sorrideva. Finì e mi fissò.

-bene, ben argomentato, ma....non hai parlato di te TE-
-come?-
-non fraintenda, è bello, è molto buono, solo...la prossima volta, apriti-

Come? Se io non lo conoscevo, come faccio ad aprirmi?
-certo, va bene-
Feci per andarmene
-signorina hole?-
mi girai. Non disse niente, mi guardò mordendosi il labbro, e poi tornò serio.
-può andare-
Tornai al mio posto.

Guardai verso la sua direzione, e mi stava fissando, era cosi sexy, e il suo sguardo era intenso, sincero. Finì la lezione e tornai a casa. Fu bello dormire tutto il pomeriggio.
Mi svegliai, le 8 di sera passate, kate in cucina preparava i tacos. La aiutai a tagliare le verdure.

-quel professore è carino-
Disse ammiccando
-già-
-ti fissava, tanto-
risi
-ma va!-
-giuro- disse ridendo
-stasera...ehm...verrà Alan a casa, va bene?-
-certo, mangia con noi?-
-no-

Annuii sorridendo, passammo il resto della serata a parlare di quanto fosse figo il professor Dave Mattew.

Al arrivò e io andai in stanza, crollando subito dopo essermi sdraiata.

La mattina dopo, mi svegliai presto, indossai una canottiera bianca con sopra una camicia enorme di jeans con le maniche arrotolate e i pantaloni neri. Un filo di trucco, e io e kate andammo a scuola.

La prima ora di chimica fu abbastanza noiosa, ma poi arrivò il professor mattew.

Iniziò a spiegare, parlando di Omero.
-Omero, era un adeo, cioè un cantore cieco con un'abilità nello scrivere poesie. È autore di due importantissime opere, l'iliade, e l'odissea. Molti credono che un solo uomo abbia potuto scrivere due opere così diverse. Io infatti credo nella pluralità dell'autore.-

Io, alzai la mano titubante, fu un gesto involontario. Mi fece cenno con il viso di parlare. Ma non riuscivo ad aprir bocca.

Kate mi diede un pizzicotto alla gamba. Mi alzai dalla sedia e finalmente riuscii a parlare.

-professore, io credo che un uomo solo possa scrivere due opere così complesse. Molti autori lo hanno fatto-

-me ne elenchi almeno uno signorina hole-
alzai gli occhi al cielo pensando
-J.k. Rowling, ha scritto harry potter, una storia di magia, molto lunga e particolare, e ha scritto anche il seggio vacante, completamente diverso, o paulo Coelho, lasciando sempre una traccia psicologica nei suoi libri, riesce a scrivere trame completamente divere. Omero avrà scritto le opere in tempi diversi della sua vita.-

-bene signorina, io avevo espresso il mio parere, lei il suo, ma non abbiamo tempo per sentire tutti i pareri delle persone qui presenti, quindi eviti di polemizzare Elizabeth.-

Tornò alla cattedra, aveva usato un tono duro, facendomi ragelare il sangue nelle vene. Sarah Hnderson, disse alzandosi

-io credo che non esiste omero. Era cieco cone ha fatto a scrivere?-
L'ennesima prova che è arrivata all'università per raccomandazioni.

Il professore non rispose.

La lezione finì in fretta, e all'uscita a stento riuscì a raggiungerlo.

-professor mattew.-
Strinsi di più i libri sul petto.
-mi dica mrs. Hole-
-volevo chiedere scusa, pensavo di dire una cosa giusta, mi dispiace non voglio creare antipatia-

-sei stata formidabile.-
-come?-
Continuavo a camminare al suo fianco evitando di guardarlo.
-hai esposto le tue opinioni argomentandole, e mi sei piaciuta, in confronto alla tua amica sarah, che ha parlato provocando stoltezza-

annuii capendo il suo discorso
-ma se le è piaciuto, perché mi ha ammonito?-
-Elizabeth, tu sei una ragazza intelligente, e provo simpatia per te, ma devi capire che in classe ci sono altre persone, okay?-

-certo-
-a domani elizabeth hole-
-a rivederl professore-
Mi allontanai tornando a casa. Nel tragitto chiamai mia madre.

-mamma-
-tesoro!-
-come stai?-
-benissimo, fra un po iniziano le vacanze natalizie e vengo da te- disse mia madre tutta felice.
-che bello!- risposi anche io con un tono troppo felice.

-verrà anche papà ha preso le ferie-
-davvero?! Che bello! -
Sorrisi al pensiero.
-ora chiudo, ciao piccola-
-ciao ma-

Arrivai a casa, quella sera sarebbero venuti alcuni amici di Al. Lui era un tipo apposto, raffinato ed elegante, e terribilmente sexy. Avremmo cucinato per lui e i suoi amici qualcosa di speciale.

-LIIIIZ! Alle 3 va a fare la spesa! -
-VA BENE KATE!- urlai dalla mia stanza.

TADAAAAAAA. Spero vi stia piacendo la storia, naturalmente fino ad ora nessuno la segue.... anche se c'è solo una ragazza a cui piacciono continuerò ad aggiornare♥

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