È normale pensare che i giorni seguenti a quella chiusura definitiva con Dave, sarebbero stati davvero terribili.
Ma fortunatamente non fu così.Per la verità, io, non ebbi tempo di pensarci. Ero molto impegnata con gli esami orarli, e con quelli scritti, ed ero impegnata con jason, per le ripetizioni di matematica.
Solo quando tornavo a casa la sera, e mi coricavo, pensavo al mio professore, di cui stavo saltando le lezioni, e piangevo.
Lo sbattere della mano di jason sul mio quaderno mi fece trasalire.
-liz! Devi concentrarti! Come diamine vuoi affrontare questo esame?-
-si...ho capito- risposi poco convinta.
Naturalmente la cosa del bacio...era rimasta eclissata, non volevo proprio mettermi a pensare anche a quello.-jas..domani ho l'esame di italiano, devo ripetere, ti prego continuiamo domani okay? Stiamo studiando da ore- biascicai in preda ad una crisi di lagne.
Avevo passato quello di storia e d'inglese...ma quello di italiano era davvero difficile e anche stupendo.
Era comunque bello poter fare l'esame su una materia che si ama.
Ma...c'era naturalmente Dave.-va bene lizzy, a domani allora- mi baciò una guancia e poi andò via.
Non ci avevo pensato fino a quel momento, forse perché non volevo pensarci. Mi prese una fitta allo stomaco. Stavo ripensando a lui quando non dovevo. Era solo...uno che...mi aveva rubato il cuore.Mi ritrovai alle 8 di sera, ad aver ripetuto poco e niente, e ad avere un'emicrania da paura.
Decisi così di stendermi sul letto, dove guardando il soffitto, iniziai a piangere. Un vortice di pensieri mi riempiva la testa. Stavano succedendo troppe cose. Kate sarebbe andata via. Dave era andato via.
E io ero sola.
Presto le poche lacrime si trasformarono in un pianto isterico con i fiocchi, così decisi che mi sarei messa a cucinare.
Dopo essermi asciugata il viso e aver raccolto i capelli in una coda, iniziai a vagare per la cucina in cerca di qualcosa di sfizioso ed elegante stile ristorante di lusso che potevo fare, ma niente, mancava tutto.
Quindi...optai per la pizza. Presi le pizze surgelate che comprava sempre kate, e dopo averle condite con quello che c'era in casa le misi nel forno.
Approfittai del tempo libero per una doccia, che fu più rigenerante di quanto mi aspettassi.
Mentre aspettavo la pizza, di cui si sentiva già il profumo in casa, qualcuno suonò alla porta.
L'istinto mi disse che era kate, tornata dalla sua visita alla nuova casa, ma una piccola parte di me avrebbe voluto ritrovarsi Dave di fronte.-non puoi capire quant'è bella liz! È grande, spaziosa e super luminosa!- la mia amica entrata in salotto in quel momento iniziò a farneticare altre cosa riguardanti la sua splendida casa.
Io non potei fare a meno di essere felice per lei.-pizza?- domandò poi
Io feci cenno di si con la testa, poi andai a controllarle.
-hai studiato?- domandò ancora
-certo, domani finalmente finirà lo strazio- dissi sospirando.
-ma tu non hai anche l'esame di matematica?-Mi bloccai. Io non parlavo degli esami, ma più che altro di quello con Dave.
-beh...si hai ragione- cercai di fingere e stranamente lei non se ne accorse.-io vado a cambiarmi, metto il pigiama e torno.- disse.
Mattina. Bellissimo giorno per un esame.
Si era messo a nevicare, e ora avevamo più o meno 10cm di neve.Mentre facevo colazione con la cioccolata calda che aveva preparato kate -dio se era squisita- e leggevo la posta (in primis l'affitto della casa da pagare) la vidi girare per tutta la casa in cerca di un berretto di lana bordeaux.
-liz non lo trovo!- piagnucolò
-vedrai che è da qualche parte, oppure da Al- dissi non curante.
In fondo avevo problemi più grossi, dovevo fare l'esame con Dave.Dopo essermi vestita, e aver infilato il giubbotto pesante, io e Kate andammo all'università.
Arrivate alla porta centrale, con qualche difficoltà nel camminare sul vialetto pulito e cosparso di sale, subito ci riscaldammo con l'ambiente.
-entriamo in aula per prendere i posti migliori- disse lei prendendomi per mano e trasvunandomi in classe.Andammo verso la scalinata per la terza fila, quando mi accorsi che il professore era già in aula e che mi stava fissando.
"Cazzo"La cosa era letteralmente imbarazzante, ma allo stesso tempo, triste e frustrante.
Dopo tutto quello accaduto...non riuscivo a reggere né il suo sguardo, né la borsa che mi cadde dalle mani che sembravano di ricotta.Non persi tempo a raccoglierla chinandomi con lo sguardo coperto dai capelli, intanto il mio subconscio urlava "va via e lascia stare l'esame! Scappa finché sei in tempo!" Ma la mia parte razionale sapeva che non potevo.
Quando la classe si riempì abbastanza, ed ero sicura al 90% che non avrebbe guardato verso di me per preparare i test, diedi uno sguardo a Dave, che non sembrava stare poi così bene: aveva gli occhi stanchi e un filo di occhiaie glieli contornava delicatamente, i capelli, sembravano un ammasso aggrovigliato che non ricordava per niente i suoi morbidi boccoli corti e castani, e il suo sorriso era spento, più o meno come il mio.
Ci mancavano, o almeno lui mi mancava.
-bene ragazzi, prendete le penne o fatevele prestare in 2 secondi e aspettate che vi passi il foglio-
Disse il professore alzandosi dalla cattedra con i fogli in mano.Ci fu un brusio generale, e poi tutti si misero a fissarlo.
Distribuí i fogli con velocità, ma quando si avvicinò a me, mi guardò finche io non incrociai il suo sguardo.
Sentii un brivido verso la schiena, e subito dopo guardai kate accanto a me, per non farle capire la situazione.
Lei era troppo impegnata a leggere le tracce dell'esame, e io feci lo stesso.Dopo quelle 3 ore strazianti, in cui mi concentrai poco e niente, andai verso l'uscita della scuola decisa a non finire le ore di lezione.
-signorina hole?- mi sentii chiamare.
Dave mi aspettava sul ciglio della porta della sua aula, sorridente davanti agli altri studenti.
-s...si?- feci per poi avvicinarmi.
-può entrare un secondo? Devo parlarle-
Io entrai nell'aula seguendolo verso la cattedra.
-allora?- dissi a sguardo basso.
Non rispose.-dave?- continuai
-volevo solo vederti- dichiarò guardandomi.
-dovrei andare- dissi mordendomi il labbro.-si, dovresti....ma... ho bisogno di sapere che non ti crea nessun problema vedermi, che per te è tutti okay-
Non era tutto okay! Come poteva esserlo?!-è tutto okay Dave.-
Sorrisi leggermente.
Mi guardò per qualche secondo, e poi, non so benr perché, mi abbracciò.Angolo autrice♥
Perdonatemiiiii
È da un sacco che non aggiorno, ma sono stata impegnatissima, con i compiti da fare, il materiale scolastico da prendere, le ripetizioni di latino, insomma uno stress :'(
Comunque spero vi piaccia questo nuovo capitolo, e mi raccomando stellinate e commentate in tante ☆★

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Professore.
Storie d'amore"Il suo professore è morto" questo ha portato una svolta nella vita di Elizabeth. Dovrà affrtontare un nuovo terrificante professore. Ma....non sarà poi così terribile. Si dimostrerà diverso dagli altri. "mi piaci liz" Elizabeth Hole, una ragazza...