-33-gelosia NON temporanea

3.6K 139 5
                                    

14 febbraio.
Il giorno degli innamorati, dei ragazzi sdolcinati e dell'amore in sé.
Il giorno in cui milioni di ragazzi si dichiarano a delle amiche, delle conoscenze ecc sperando in un sentimento reciproco.
Il giorno in cui milioni di ragazzi che sono felicemente fidanzati preparano delle bellissime sorprese alle loro fidanzate.
Il giorno del rosa e ripeto, dell'amore.

E io...non avevo neanche sentito il mio ragazzo.
Io e Lucy eravamo ad un bar vicino l'università, lei stava ripassando (come al solito) per i test, che niente di meno sarebbero inziati domani.

Avevo una tale ansia. Non solo domani dovevamo procedere con il primo esame, ma Dave, il mio "ragazzo" non si era fatto sentire, ed erano già le 10 di mattina.

-abbiamo fatto bene a saltare antropologia- ridacchiò.
-già- sospirai
-odio storia medievale, non ne posso più di studiare- continuò a lagnarsi Lucy.
-io ho anche matematica- sospirai
-non capisco perché tu abbia deciso di scegliere anche matematica, in fondo non è obbligatoria e non serve a molto se ti laurei in lettere-

-beh...- aveva ragione, solo che all'inizio del secondo anno sembrava un'alternativa molto interessante al posto di archeologia come corso in più, e dato che anche il ragazzo che mi piaceva in quel periodo studiava matematica....

-troppo tardi- sentenziai.
Dopo di ché controllai il telefono, naturalmente non c'era traccia di lui. Neanche un messaggio...o una chiamata.
-andiamo?- domando lucy e io mi limitai ad annuire.

Arrivate a scuola in anticipo per la terza ora, lei decise di spostarsi in biblioteca, dove avrebbe ripetuto, per sapere a memoria ogni data storica e ogni dettaglio dei personaggi medievali.

Io invece, avrei continuato a studiare due ore dopo, avendo terminato per quella giornata.

Mi ritrovai sola a fissare il mio telefono. Mi sentivo una sciocca, in fondo chi fa questo? Avrei dovuto non pensarci e fregarmene, ma il pensiero di lui...che...non mi aveva pensato mi tormentava.

Quelle due ore passarono in fretta. Jason ed io durante l'ora della Moss eravamo seduti insieme così mi aiutò con gli appunti.
-se studiamo insieme anche domani pomeriggio potrei aiutarti per il test, in fondo essendo solo un corso per riempire le ore buche non è così complicato- aveva detto sussurrando mentre scarabocchiava su un quaderno logoro e rovinato un coccodrillo che sputava fiamme.
-beh...a me va più che bene, te ne sarei grata veramente, sarebbe fantastico- avevo sussurrato io.
-allora è deciso-.

Dove era finita kate? Okay che era san Valentino e probabilmente aveva da fare con alan, ma avevamo deciso di vederci per stare un po insieme. A pranzo aveva mangiato da alan, e anche quella sera lo avrebbe fatto. Io invece, non avevo sentito neanche di sfuggita il mio professore e questo era orribile.

Erano le quattro di pomeriggio, stavo studiando anche io storia, quando mentre cercavo di memorizzare delle date, mi squillò il telefono.
Per un attimo un barlume di speranza mi fece pensare che fosse Dave.

Ma era jason, che voleva una conferma per quella sera.
-ci divertiremo liz dai-
-beh...-
-se non hai niente da fare almeno non stai a casa- continuò lui.

-io....- ci pensai su. In fondo Dave non aveva intenzione di farsi sentire, a quanto pare, e quindi non sarei rimasta a casa a piangermi addosso.
-e va bene, a che ora passi a prendermi?-
-wow! Beh, passo alle 9-

Dopo aver studiato per un pomeriggio intero, anche se tutto era solo per ripetere, feci una doccia bollente, proprio cone piaceva a me.

Mi mancava kate, avrei voluto passare quel giorno con lei a parlare e guardare film sdolcinati. Ma naturalmente era la giornata di Al. Sorrisi al pensiero.
Era proprio un bravo ragazzo, e dovevo ancora chiedergli scusa per quella sera.

Mentre mi preparavo, mi venne in mente l'idea che potesse essere successo qualcosa a Dave. Dopo tutto non lo avevo neanche visto. Dovevo chiamarlo? Ma....sarebbe sfumata la mia idea di fare la sostenuta, in fondo si era comportato malissino.

"chiamalo Elizabeth, magari...si è solo dimenticato, o forse si è ammalato" presi il telefono, ancora avvolta nell'asciugamano, mi mordicchiai il labbro indecisa sul prossimo passo. Digitai i numeri e chiamai.

Primo squillo, secondo, terzo...
-pronto?- una voce femminile che pareva quella di una segretaria.
-c'è...c'è Dave?- iniziai a scuotere la testa con le lacrime che minacciavano di scendere. Mille pensieri mi vorticarono nella mente. Lui stava con un'altra?

-ora è occupato, ti faccio richiamare- e staccò.
Iniziai a piangere singhiozzando, poi mi rassegnai alla verità. Dave non mi amava veramente.

-liiiiz!- mi svegliai di scatto sentendo bussare violentemente alla porta.
avevo le guance arrossate e gli occhi confi e ritrovarmi davanti jason, preparato e sorridente mi sorprese. Il suo sorriso smagliante, si affievolì fino a diventare una faccia preoccupata.

-che succede? Hai pianto?-
mi girai verso la cucina per vedere l'orologio a muro che segnava....le 9 e 45?! Mi ero addormentata tra le lacrime.
-io...sto bene, ho visto un film strappalacrime e mi sono addormentata- biascicai cercando di custodire il mio segreto.

-liz...puoi dirmi la verità- continuò lui accarezzandomi una guancia appiccicosa per le lacrime ormai asciutte.

-davvero jas, sto bene, piuttosto, mi sono appena svegliata e...lo so che è tardi ma...possiamo ancora andare alla festa no?-
Mi resi conto solo in quel momento di essere ancora in accappatoio, così mi strinsi ancora di più in esso.
-certo, va a prepararti, ti aspetto qui.-

Dopo averlo fatto entrare corsi in camera e presi il vestito che avevo in mente di indossare. Non era niente di che, l'avevo comprato ai saldi ed era nascosto nel mio armadio da troppo. Un tubino lungo fin sopra il ginocchio rosa, con delle sfumature rosse e alcune dorate, le spalline grosse mi ricadevano dalle spalle, lasciando la scollatura leggermente a cuore ancora più in vista. Tutto sommato, con le cuciture strette, mi stava bene addosso.

Ci misi un po a scegliere le scarpe, non avevo nessun paio che si abbinasse così fui costretta a metterne un paio rosse scure, che non stavano molto bene con il vestito.

Ripassai il trucco che era sparito dopo aver pianto e sciolsi i capelli ancora umidi. Mi guardai allo specchio da capo a piedi e alla fine non stavo molto male. Poi mi avvicinai ancora di più, e iniziai a pensare che forse non sarei dovuta andare, che forse avevo solo bisogno di kate, che...Dave era un emerito coglione.

Gli occhi mi si inumidirono di nuovo, quindi scossi la testa tra me e me e tornai da jason.
-possiamo andare- annunciai entrando nel salone.

Lui rimase qualche attimo a fissarmi.
-sei...bellissima liz- si avvicinò a me.
Io arrossii timidamente.
-grazie- mi scostai una ciocca di capelli dal viso, e lo guardai negli occhi.
-ti...mh...- mi passò una scatoletta
-mi hai fatto un regalo?- dissi incredula.
-in fondo...era un gesto carino no?!- ridacchiò nervosamente.
-grazie- dissi aprendo il pacchetto.

Dentro c'era un bellissimo braccialetto con un ciondolo a forma di cuore rosa.
- è perfetto jas- non persi tempo e lo abbracciai.
Mi aiutò a metterlo e poi lo abbracciai di nuovo.

-tu sei perfetta- sussurrò al mio orecchio. Mi guardò negli occhi, il mio battito iniziò ad accellerare così tanto che riuscivo a sentire il ritmo.

Si avvicinò alle mie labbra, così tanto, che sarebbe bastato un millimetro in più per azzerare la distanza. Ma poi si fermò, si scostò e arrossì.
-andiamo?- disse infine
-andiamo-

Angolo autrice♥
PERDONATEMI.
È passato troppo tempo dall'ultimo aggiornamento ma come vedete sono viva. Mi sento terribilmente in colpa, vi avevo detto che avrei aggiornato più spesso ma non ci sono riuscita :(
Ora però sono ispirata quindi spero di essere più veloce.

10000 visualizzazioniiiiiii
Sono davvero commossa per questo traguardo, perché sono così felice di fare qualcosa che può seriamente piacere agli altri.
Vi adoro ragazze, spero davvero che la mia storia vi piaccia♥
A presto♡

Ps (stellinate su)

Professore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora