Professore.

-8- figure di m****

Prima che potesse rispondere qualcuno bussò violentemente alla porta. Per un secondo, pensai che fosse dave, venuto a chiedermi un altro "appuntamento".

Rimasi in bilico fino a che non aprii la porta, poi vidi Al.

Aveva un espressione disperata. Diede un occhiata a jordan che si era messo al mio fianco.
-ehm..liz...c'è kate?-
Chiese con un filo di voce

-si, è in camera sua. Ma non posso lasciarti entrare. Sta già male. Non voglio soffra di più-
Dissi a malincuore, dato che volevo bene anche ad Al.

-io...devo chiederle scusa liz. Non voglio stia male-
Confessò guardandomi
Io annuii e sorrisi facendolo entrare.

Corse in camera di kate, e chiuse la porta subito dopo.
-chi era?-
Chiese jordan.
-il fidanzata di Kate-
-oh...-

-meglio se vai-
Dissi per poi prendere il telefono in mano
-certo...mmh...allora ci vediamo domani a scuola?-
-certo-
-allora a domani liz-
Mi diede un leggero bacio all'angolo della bocca.
Io sussultai in quel momento, e lui andò via.

Rimasi tutto il pomeriggio a studiare in cucina, cercando di dimenticare il pomeriggio con jordan, perché non avevo proprio bisogno di un ragazzo, e anche il pranzo con dave, anche se non volevo proprio dimenticarlo.

Anche perché ero convintissima che lui e la preside avrebbero copulato quella sera stessa, e stranamente mi turbava molto quel pensiero, cazzarola. Avevo pensato a varie opzioni per scoprirlo, ed erano tutte troppo insensate:

la prima era chiamarlo, ma naturalmente non avevo il numero, poi avevo pensato di andare al ristorante di quella mattina, ma sarebbe stata una pessima idea, nel caso lui fosse davvero andato li, avrebbe potuto pensare di tutto.

Decisi quindi di non fare niente, e magari cercare di scoprire qualcosa il giorno dopo.

Kate mandò via Al verso le otto, dopo aver fatto pace naturalmente. In andai a letto poco dopo, iniziando a ragionare sulla giornata al quanto strana.

La mattina seguente, kate mi venne a svegliare con una cucinata in faccia
-oggi è venerdì!-
Esultò felice

-e quindi?-
Dissi io coprendomi il viso con il cuscino
-e quindi domani è sabato-
Disse ridendo e alzandosi
-vado a prepararmi per la scuola-
Corse verso la sua camera e io sbuffai.

Non mi andava di andare a scuola. Mi buttai letteralmente dal letto andando in bagno, appena mi vidi davanti allo specchio iniziai ad acconciarmi i capelli cercando di renderli più presentabili.

Indossai un maglione bordeaux su dei jeans blu scuri, e gli stivaletti nei, presi la borsa e andai in cucina addentando una ciambella al cioccolato che kate aveva scongelato da poco.

-pronta? -
Disse guardandomi
-certo-
Ridacchiai.
-allora andiamo baby girl-
Disse ridendo e prendendo le chiavi della macchina, guidava quasi sempre lei perché la distraeva.

Arrivammo all'università e andai verso l'aula, ma un ragazzo dagli occhi azzurri mi si fondò davanti.
-liz!-
Sorrise jordan
-hei!-

Lo salutai sorridendo. Non pensai di abbracciarlo, sarebbe stato azzardato, ma invece lui venne più vicino possibile baciandomi una guancia.

Io arrossii di colpo e lui rise
-non ridere-
Dissi
-scusa-
Si bloccò, ma poi fece ridere anche me.

-io sono kate-
Si presentò lei guardarmi e ammiccando
-jordan-

-allora sei tu il misterioso ragazzo di liz-
-non è il mio ragazzo-
Mi intromisi allarmata e paonazza in volto.

Jordan mi guardò e poi mi sorrise.
-non ancora, ma lei mi ama-
Disse rivolto a kate. Lei rise. Era un buon segno, non le stava antipatico.

-n..noi andiamo in classe- dissi sperando una reazione positiva da kate, che però sbuffò triste. Dopo esserci allontanate, iniziò a dirmi che jordan era perfetto per me, e io risi spingendola amichevolmente.

-quello in due minuti può strapparti le mutandine!-
Rise urlando un po troppo proprio davanti la classe.

Stavo per rispondere quando alzai lo sguardo e vidi il professor Mattew che ci fissava, e probabilmente aveva sentito.