Capitolo 2

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Applaudo sorridendo in piedi sulla passerella.

La sfilata ormai si è conclusa e come consuetudine le modelle si riuniscono per celebrare il successo della sfilata. Passo una mano tra i capelli biondi liberandoli dai coriandoli.

Il mio sguardo viene catturato dalla figura scura che si fa spazio tra il pubblico, al momento troppo occupato a riprendere con i loro costosissimi telefoni, le modelle. La figura si allontana dalla sua poltrona lasciando la mano della donna mora accanto a lui: la famosissima Kendall, che quasi sicuramente deve essere la sua fidanzata.

L'uomo sale le scalette della passerella per poi posizionarsi dinanzi al microfono. Solo in quel momento mi è possibile vederlo sotto i fari delle luci e notare quanto sia incredibilmente bello. Capelli marroni appoggiati sulle spalle, occhi verdi smeraldo esaminano le persone attorno a lui, una camicia nera si stringe attorno ai suoi addominali e i pantaloni dello stesso colore cadono sopra a stivaletti probabilmente in pelle. Si morde il labbro ripetutamente per poi sfoggiare un sorriso pulito e luminoso.

"Grazie a tutti per essere qui questa sera! Sono molto felice ed orgoglioso di essere diventato il nuovo direttore di questo meraviglioso brand. È stata una serata davvero stupefacente e come nuovo direttore spero che questa sia solo la prima di una lunga serie!"

Il pubblico applaude per il discorso del mio nuovo direttore, alzandosi in piedi. In quel preciso momento, il mio nuovo capo mi guarda dritto negli occhi per poi bagnare le labbra porcellana.

Merda, che labbra.

Ricambio il suo sguardo, non riuscendo a smettere di farlo, totalmente ammaliata.

Nel frattempo, come da copione le indossatrici
si ritirano nei loro camerini per indossare vestiti striminziti che le mettano in mostra il più possibile. Io, come un'idiota, non riesco a smettere di fissare il bellissimo ragazzo che viene trascinato da Kendall verso l'uscita della sala, dove vi è esposto il red carpet.

Infilo un vestito rosso sangue, Gucci, che indosso solamente per solcare, dignitosamente, il tappeto.

Infilo un vestito rosso sangue, Gucci, che indosso solamente per solcare, dignitosamente, il tappeto

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Non ho intenzione di andare all'after party che viene organizzato al fine di ogni fashion show. Troppo chiasso e sinceramente dopo ogni sfilata, il mio corpo richiede sempre un momento di meritato relax, magari disteso sul divano del mio attico lussuoso, qui a New York .

Appena le suole delle mie Jimmy Choo, toccano il pavimento lucido di casa, un odore nauseante mi arriva al naso, facendomelo arricciare.

Trovare la mia migliore amica ai fornelli, intenta a cucinare qualcosa di buono, è l'ultima cosa che ognuno vorrebbe. Devo ammettere che in cucina Kris è proprio una frana, ma non ho mai voluto ferire i suoi sentimenti da cuoco esperto, rivelandoglielo.

Mi libero della giacca, appendendola all'attaccapanni e mi avvicino alla ragazza.

"Tesoro, che cucini?"

"Bentornata chiappe mosce, sto provando a cucinare la carne alla Wellington, il tuo piatto preferito. "

Mi sporgo per guardare il contenuto nella padella. Quello sembra tutto tranne che Carne alla Wellington.

"Ehm si, ma forse non è meglio se ordiniamo del buono e sano sushi?"
Dico cercando di essere più delicata possibile e non dirle che il cibo ha un aspetto pietoso e che, anche se mi fido ciecamente di lei non assaggerò mai quell'insieme di carne bruciata e spezie strane.

Mi fissa con gli occhi da gattino
andato a male.

"Perché? È così terribile?"

Abbassa la testa delusa esaminando la carne.

"Assolutamente no, ma credo sia meglio che noi mangiamo del sushi stasera."

Concludo allontanando la padella dal mio prezioso fornello. Mi giro verso Kristina che lega i capelli in uno chignon a dir poco perfetto.

"Filmino?"

Sorrido notando quanto la mia migliore amica sia felice a questa proposta, quando come una bambina piccola, corre sul divano accendendo la tv a plasma.

Scuoto la testa divertita, per poi chiamare il ristorante cinese, della novantesima strada, ordinando la nostra cena orientale.

Mi siedo sul divano accanto alla mora e porto lo sguardo sul plasma acceso che trasmette "Il diavolo veste Prada".

Kristina è completamente ossessionata di questo film. Forse è la quarantesima volta che lo guardiamo.

Dopo all'incirca 20 minuti il fattorino si degna di portarci il cibo. Addento il mio pesce crudo e sento le mie papille gustative festeggiare per il delizioso sapore. Ad interrompere la sinfonia di sapori è la voce della donna accanto a me.

"Sai Els, domani sera esco di nuovo con Niall. " Afferma esaltata, pulendosi la bocca col tovagliolo e lasciandone l'impronta del rossetto, sopra.

Dischiudo le labbra felice dalla dichiarazione della mora e elettrizzata allo stesso momento.

"Maledizione, quando avevi intenzione di dirmelo?"

Alzo le sopracciglia mettendo un sorriso malizioso sulle labbra.

"Zitta chiappe mosce, il Victoria's Secret fashion show, ha occupato tutto il tuo tempo. Quando avrei dovuto dirtelo?" Mastica l'involtino di primavera, spostando la frangia oltre gli occhi.

"Sei sempre così offensiva." Borbotto, leccando le dita dalla salsa di soia.

"In ogni caso, chi lo avrebbe mai detto che saresti finita con mio cugino, uhm?" Sogghigno, alzando ritmicamente le sopracciglia e portando alle labbra il vino bianco, proveniente da vigneti italiani.

Lei mi sorride, come se fosse imbarazzata, lanciandomi una carota addosso.

Scoppio a ridere, distendendo le gambe sul tavolino in cristallo e afferrando al volo il pezzo di carota.

Dio, se ti voglio bene Kristina.

My new Boss 🥀 /h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora