Due caratteri opposti. Due colori opposti. Il bianco ed il nero sono opposti. Spesso gli opposti si colmano nei punti in cui sono vuoti. Il nero colma il bianco. Un foglio bianco viene riempito da un inchiostro nero. Il bianco colma il nero. Una lav...
Puoi capire che il Natale è alle porte: quando ogni angolo di New York si riempie di neve; i negozianti si affrettano a mettere le luci natalizie sulle insegne dei loro negozi, gli altoparlanti della città parlano di eventi natalizi, prossimi a venire, e i bambini lasciano dei biscotti di pastafrolla, a forma di fiocco di neve, davanti la porta di casa tua.
L'aria condizionata calda, del negozio, mi invade appena vi entro, così mi libero della pelliccia, appoggiandola sulla carrozzina, che stringo tra le mani.
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Ricambio un sorriso, alla commessa, mentre mi inoltro in una corsia, della bottega, trascinando con me la carrozzina, dove c'è Kenny che mi guarda con gli occhi svegli e vispi.
"Che ne dici? Ghirlanda con le luci e stella che si illumina al buio?" Dice Harry, sbucando da una delle tante corsie, con i due articoli fra le mani.
"Vuoi veramente regalare questo, a Gemma e ad Anne?" Alzo le sopracciglia, guardandolo, con una faccia che lascia intendere la risposta.
"Uhm, sono regali così terribili?" Cerca il mio sguardo, con un'aria imbronciata, facendo poi scendere gli occhi sui due oggetti natalizi, tra le sue mani.
"Decisamente si. Sai tesoro, credo dovresti fargli qualcosa di più personale, mh?" Affermo, mentre lui ripone gli articoli negli appositi scaffali, e porta due dita a torturare il labbro, segno che sta pensando.
"Che intendi? Merda, aiutami, non sono veramente capace, ad occuparmi di queste cose."
"Intendo, che magari potresti fargli dei regali, in base alle loro personalità e gusti. Devi semplicemente pensare, a cosa le farebbe piacere ricevere." Dico, mentre faccio scorrere gli occhi tra le luci di natale, che mi occorrono per decorare, maggiormente, la nostra casetta. Harry fa un verso esasperato, scuotendo la testa; prende la figlia tra le braccia. Kenya lo fissa, con aria incuriosita, e mette le manine sulla bocca del papà, che finge di morderle, giocosamente.
Sorrido alla scena, accarezzando la piccola schiena della neonata, da dietro, per poi continuare la mia ricerca per i regali natalizi. Quando prendo tra le mani una scatola di candele profumate, per mostrarle a Harry, trovo il suo viso spiaccicato contro quello di Kenya, affettuosamente. Le fossette del riccio sono ben visibili, mentre le accarezza una guancia morbida, con una delicatezza impensabile. Stringo al petto, quella stupida confezione di candele, assistendo alla scena, con il cuore pieno di amore.
Cazzo, questa è la mia famiglia, mia e di nessun altro, e mi sento così maledettamente fortunata, che non riesco a spiegare a parole quanto io sia grata, per questo dono che la vita mi ha fatto. Lo sguardo di Harry incontra il mio, e mi sorride, mentre Kenya sembra quasi sia caduta in un'altra dimensione, quando ispeziona con gli occhietti, la sua giacca, in camoscio.
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"Credi possano piacere, ad Anne?" Chiedo al mio uomo, indicandogli con l'indice, le candele.
"Cazzo, si! Perché non ci ho pensato prima? Mia madre ha una sorta di ossessione per le candele. Complimenti Hosk, mi hai salvato la vita dolcezza." Mi schiaccia un occhiolino ridacchiando; io, in risposta, non posso far altro che scuotere la testa arrossendo, ma senza mai smettere di sorridere, mentre appoggio la confezione nel carrello.
La sera Il camino scoppietta nel salone, infondendo calore alla stanza e illuminando la vetrata, che offre il panorama su tutta New York. Sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio, portando alle labbra il calice di vino rosso. Socchiudo gli occhi, sentendo di aver trovato, finalmente, un momento di relax, dopo essere stata a cullare per più di un'ora Kenny che singhiozzava, senza sosta.
Le braccia di Harry circondano i miei fianchi, e il suo mento si poggia tra l'incavo del mio collo e la mia spalla. Sorrido, sentendo il calore che emana il suo corpo, mentre le sue labbra scoprono la mia spalla, dal maglione, che indosso. Dolci e soffici baci vengono lasciati, dalle sue labbra, seguendo il percorso dalla spalla fino alla lunghezza del mio collo.
Brividi si formano sulla mia pelle, e io non posso far altro che sentirmi come un'adolescente, alla sua prima cotta, nonostante il tempo che ho già passato con lui. Sorrido, mandando la testa all'indietro, mentre le sue mani massaggiano i miei fianchi, come se li volesse plasmare sotto il suo tocco caldo e confortevole.
"Vado a fare una doccia, e poi sono tutto tuo, dolcezza". Mi dice, staccando il suo corpo dal mio, con mio grande dispiacere. Il suo tono però, lascia intendere ben altro.
"Sei davvero incontenibile. Non ti basta mai, mh?" Ridacchio, dandogli un piccolo pugno contro il petto; un sorrisetto si apre sul suo volto e le sue iridi si riducono a due fessure.
"No, è diverso. Tu non mi basti mai." Mi schiaccia un occhiolino, salendo le scale, due a due. Ghigno, scuotendo la testa e mi accomodo sul divano, pronta a leggere la mia rivista di moda, preferita: Vogue USA. Alterno la lettura al bicchiere di vino, fino a quando non sento una vibrazione di un telefono, che scopro essere di Harry. Mi alzo, spostando la rivista di lato, e afferro l'Iphone di ultima generazione del mio fidanzato, fra le mani.
Lo schermo è illuminato, segno che è appena arrivato un messaggio, così presa dalla curiosità lo visualizzo.
"I'm back in town. I can'twaittoseeyou. Nadine, xoxo" (Sono tornata in città. Non vedo l'ora di vederti.)
Spazio Autrice: Un nuovo capitolo solo per voi, gioie! Spero vi piaccia! Tenetevi aggiornate, perché da questo capitolo in poi, ci sarà molto movimento. Perdonate gli eventuali errori, ecc... E mi raccomando, staytuned!
