Capitolo 45

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Tornare alla routine quotidiana è come sempre, stressante. Inoltre, le temperature basse di New York e il temperamento stesso dei suoi abitanti, non aiutano di certo. Dio solo sa, quanto i newyorchesi con il freddo, diventino irascibili, e quanto rendano pessimo il mio umore con i loro modi.

In compenso però, io e il mio Harry, abbiamo stabilito la data del nostro matrimonio. Convoleremo a nozze, il 21 Marzo, esattamente quando i fiori dei ciliegi sbocceranno, al Brooklyn Botanic Garden: un suggestivo giardino botanico che si estende per circa 21 ettari di terreno di fronte al Prospect Park.

A celebrare il nostro matrimonio, sarà il vescovo del Cheshire: Harry ci tiene molto che sia lui a onorare la nostra unione, poiché è stato proprio lui a legare per la vita, i genitori del mio ragazzo

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A celebrare il nostro matrimonio, sarà il vescovo del Cheshire: Harry ci tiene molto che sia lui a onorare la nostra unione, poiché è stato proprio lui a legare per la vita, i genitori del mio ragazzo.

Non devo nemmeno dirvi, di quanto tutti siano in fermento e in attesa del grande giorno. Quando abbiamo annunciato il fatto che ci saremmo sposati sui social, il mondo del web è esploso, e io non posso che esserne estremamente contenta.

Fatto sta, che la preparazione di un matrimonio è sempre molto faticosa, specialmente con Kenny, che inizia a gattonare ovunque, con l'intenzione di mettere le mani su tutto quello che le capita sotto gli occhi. Quindi la mia attenzione deve essere, oltre che ai preparativi, su di lei, che è un piccolo terremoto; devo cercare di tenere il passo con il mio lavoro, che di tempo me ne occupa già più del dovuto.

Tutto questo devo cercare di affrontarlo senza l'aiuto di Harry, che negli ultimi giorni si è ritrovato a dover sistemare delle questioni importanti nella sua azienda, che stanno catturando tutta la sua attenzione, senza lasciargli uno spiraglio per noi, la sua famiglia. Nonostante ciò, io continuo ad appoggiarlo, perché riconosco i sacrifici e il duro lavoro a cui si sta sottoponendo solo per un nostro futuro solido, e riconosco anche l'amore che ci mette.

Lui è così, mette sempre se stesso in tutto quello che fa. Questa è un'altra delle caratteristiche che lo rendono un uomo completo e perfetto ai miei occhi.

Kenya mangia la mela sminuzzata, con le piccole mani, seduta sul seggiolone mentre guarda Spongebob, che da quanto ho percepito, le piace molto. Di tanto in tanto, muove i ricci chiusi in due piccoli codini a ritmo delle canzoncine che passa il cartone animato, e io non posso far altro che sorridere alla scena; ripongo lo straccio nello sgabuzzino.

Prendo i ceppi di legna mettendola nel camino, e alimentando le fiamme.

"Amore, guarda che hai combinato." Ridacchio, avvicinandomi al piccolo insettino nel seggiolone, che mi guarda allargando le manine sporche di mela e riservandomi un sorriso innocente, con le stesse fossette del padre.

Si signori, è una paracula di professione.

"Ti è piaciuta la mela, mh?" Le sorrido, mentre le pulisco le mani con delle salviettine umidificate.

"Me-meglia." La guardo, sgranando gli occhi azzurri, e bloccando i miei movimenti.

"Cosa? Lo puoi ripetere tesoro?" Mordo il labbro, sentendo gli occhi inumidirsi.

"Meglia." Mi guarda, con gli occhioni azzurri e riservandomi un sorriso dolce.

"Oh mio dio, bravissima!" Rido, sollevandola dal seggiolone, e portandola vicino al mio corpo. La riempio di baci, mentre sento la sua risata leggera e contagiosa, accompagnata dalla sua manina che cerca di fermare la mia bocca.

Il rumore della porta che viene aperta e poi richiusa, ci fa voltare. Il mio fidanzato mi compare di fronte, in tutto il suo splendore, liberandosi della giacca lunga e nera, e restando con il suo completo elegante e chic da lavoro.

Si gira verso di me, e mi rivolge un grande sorriso, mentre scende i due scalini per raggiuncerci.

"Uh guarda chi è tornato." Cantileno verso mia figlia, che osserva suo padre, estasiata e emozionata, come del resto ogni singola volta che lo vede.

"Ecco le mie due donne." Avvolge un braccio attorno al mio fianco, e l'altro lo porta attorno al piccolo corpicino dello scricciolo che porta, immediatamente, le braccia attorno al suo collo. Il suo solito profumo familiare mi fa capire, che lui finalmente è a casa, con noi.

Le sue labbra si appoggiano alla mia fronte, mentre la bimba si fa piccola nel suo petto, lasciandosi coccolare.

"Qualcuno qui, ha appena detto la sua prima parola, mela." Sorrido, accarezzando la guancia sinistra di mia figlia.

Harry allarga gli occhi chiari, spalancando la bocca in un sorriso.

"Wow scricciolo, questo si che è un traguardo!" Ridacchia l'uomo che amo, stringendo al suo petto la figlia con amore, e lasciando diversi baci sui suoi ricci.

"Sono così fiero." Lo sento dire contro i suoi capelli, quando Kenya chiude gli occhi assonnata.

****
Mi sdraio sul letto, sentendo i muscoli della mia schiena finalmente rilassarsi, dopo essermi donata una doccia rinfrescante e essermi messa il pigiama.

Sento il letto sprofondare su un lato, così mi giro e vedo che Harry si è seduto sul materasso, con la schiena bagnata dalle goccioline di acqua, e l'asciugamano attorno al bacino

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Sento il letto sprofondare su un lato, così mi giro e vedo che Harry si è seduto sul materasso, con la schiena bagnata dalle goccioline di acqua, e l'asciugamano attorno al bacino.

Striscio dietro di lui, quando lo sento sospirare, portando le mani sulle sue spalle e massaggiando i nervi tesi.

"Mi dispiace di non esserci mai. Sto facendo il possibile per ricavare del tempo per voi, credimi amore." Piega il viso verso di me, mentre io continuo il mio massaggio sulla sua pelle contratta.

"Lo so tesoro, non ti preoccupare. So quanto impegno tu ci stia mettendo, e so anche quanto ti pesi stare in ufficio per così tanto. Ma non preoccuparti, piuttosto se posso aiutarti in qualche modo sai che puoi contare su di me." Lascio un bacio sulla sua pelle, non smettendo di massaggiare le sue spalle forti.

"Il fottuto problema sono gli altri brand, che stanno facendo gli stronzi e mi stanno creando complicazioni su complicazioni, con le loro richieste impossibili." Permetto che si sfoghi, mentre accarezzo la sua schiena con movimenti circolari.

"Poi cazzo, non ero qui quando mia figlia ha detto la sua prima parola. Capisci?" Le sue labbra rilasciano un altro sospiro, e una sua mano sposta i capelli bagnati dietro la fronte.

"Tesoro, capisco perfettamente come ti senti, ma è successo da un momento all'altro, non avresti mai potuto prevederlo. Sei un ottimo padre, e il fatto che tu non l'abbia sentita pronunciare la sua prima parola, non fa di te un pessimo genitore. Sei il miglior padre che io abbia mai visto, e lei ti adora."
Lo faccio voltare completamente verso di me, e porta una mano sulla sua guancia.

"Lei ti adora, proprio come ti adoro io." Gli sussurro, sorridendogli e tracciando la sua mascella com le dita.

"Ecco perché ho scelto di farti diventare mia moglie."

Spazio Autrice:
Questo capitolo è per farmi perdonare, per la mia madornale assenza in questi mesi. Sono contenta dei risultati che sta ottenendo questa storia e spero che questo capitolo vi piaccia.

Un bacio a tutti i lettori che leggono la mia storia! Love u all

My new Boss 🥀 /h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora