Capitolo 28

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(Un minuto di silenzio per questa gif.)

Dopo essermi schifosamente chiusa nel bagno più vicino, e aver chiamato il mio fantastico ginecologo, per ulteriori informazioni sull'argomento sesso-gravidanza, posso finalmente smetterla di avere sensi di colpa da mammina compulsiva e fottermi quel...Per l'amor di Dio Elsa, sembri appena uscita dal mercato del pesce.
Fatto sta che il Dottor Karev ha detto che il sesso non crea alcun problema al bambino, se fatto in determinate condizioni, può persino migliorare lo stato di vita della gestante. Forte, vero?

Sistemo l'abito di Haute Couture sui fianchi uscendo dalla porta bianca, ma prima che possa muovere anche un singolo muscolo; il mio corpo viene mandato delicatamente contro la porta.

"Dove vai, mommy?" Sogghigna la sua voce roca, posando una mano sul mio fianco, con la bocca perfettamente rosa vicina al mio orecchio. Un'ondata di calore si risveglia in me, facendomi venire i brividi alla pelle lattea. Risucchio un respiro, con gli occhi fissi sul pavimento; quando la sua mano si avvolge attorno al mio mento e lo avvicina a sé.

"Guardami quando ti parlo, mammina." Sussurra contro il mio viso, mentre il suo Sauvage e il suo dannato modo lento di parlare mi fottono, completamente, il cervello.
I miei ormoni devono essere seriamente esplosi. Mordo forte il labbro, fra i denti, mentre guardo quel viso magnetico veramente troppo vicino, al mio. Sono futili frazioni di secondi prima che mi baci con foga, contro la porta di quel utilissimo bagno. Un mugolio esce dalle mie labbra, stringendo in due pugni i suoi capelli che profumano di cocco: lo stronzo usa anche il mio shampoo.

Socchiudo gli occhi, quando la sua bocca si trascina lungo tutta la lunghezza del mio collo. Gesù. Le sue morbide labbra lasciano soffici baci sulla pelle vellutata, e nel frattempo le sue mani vanno a posizionarsi sui bottoni in stoffa del mio abito. Cazzo, lo stiamo veramente facendo al matrimonio dei suoi genitori, tutto questo profuma di qualcosa che va contro ogni principio.

I suoi anelli freddi vengono a contatto con la mia pelle tempestata di lentiggini, facendomi venire la pelle d'oca su ogni parte del corpo. Le sue mani lavorano su quei bottoni terribilmente costosi, mentre mi bacia con lussuria. Vuole tenere lui le redini del gioco. I suoi movimenti sono lenti e sicuri, e i suoi occhi non si staccano nemmeno per un attimo da me, è come se volesse cogliere ogni mia reazione. Tutto questo è veramente eccitante.

"Uh, ti prego." Mormoro, con le guance accaldate, dandogli una botta al fianco con una mano per dirgli di sbrigarsi, o rischio di impazzire.

"Come siamo impazienti..." La sua voce esce lentamente e sensualmente, come uno sporco demone tentatore, pronto a portarmi nel peccato. Sto letteralmente scoppiando, ve lo posso garantire. I bottoni del mio Elie Saab sono interamente slacciati, sulla schiena e la sua mano ci è dannatamente appiccicata sopra. I suoi polpastrelli salgono lentamente sulla pelle, arrivando sino alle maniche in pizzo del vestito e tirandole via, mostrando ogni centimetro del mio corpo.

"Così bella, così mia." Morde il labbro accarezzando con l'indice, la valle fra i miei seni, che grazie alla gravidanza sono veramente duplicati, rispetto al solito.

"Cazzo, avanti!" Grugnisco esasperata, sfilandogli bruscamente la giacca da dosso e lanciandola sulle mattonelle pallide. Le sue sopracciglia si alzano e un sorriso pervertito si apre sul suo volto, mentre come una vera pazza strappo direttamente tutti i bottoni della camicia, che costa quasi quanto un normale affitto di un attico. Quindi potrete immaginare di che cifra si parla. Il suo viso si contorce in una smorfia sorpresa, e una risatina esce dalle sue labbra rosse.
Ridi ridi, stronzo.

Lo guardo con aria di sfida mettendo tre dita sul suo petto e spingendolo contro la porta.

"Che cosa vuoi fare, mam..." Gonfia il petto, trattenendo il fiato quando la mia mano va a adagiarsi sul cavallo dei suoi pantaloni.

"Cosa? Non credo di aver capito, puoi forse ripetere?" Sussurro cercando di apparire il più sexy possibile, e credo di esserci riuscita visto che un gemito esce dalla sua bocca. Accarezzo lentamente il tessuto setoso, con cui sono stati fatti i pantaloni del completo firmato, senza staccare gli occhi dai suoi. Sembra senza fiato e so che si sta trattenendo, dal modo in cui stringe possessivamente i denti tra il labbro inferiore e superiore.

"Qualcuno qui è teso." Lo derido, con un ghigno aprendo decisamente in modo lento e provocatorio, la zip dei suoi pantaloni. La sua reazione non tarda ad arrivare, visto che grugnisce come una piccola bestia e strizza gli occhi, prendendo in un pugno i miei capelli biondi, come se fossero una spugna da stringere. Ormai inginocchiata sulle mattonelle fredde, mi trovo di fronte alla sua erezione piuttosto visibile. Merda, da quanto è che non vedevo il suo amico?

Le mie dita lunghe e sottili si intrufolano nei suoi boxer, anch'essi firmati, Calvin Klein e la sua mano si aggroviglia ancora di più tra i miei capelli, spingendomi vigorosamente con il viso contro il suo cazzo. Il bimbo è impaziente. Sbatto le ciglia e alzo gli occhi su di lui: la sua bocca è unita in una linea e la sua testa è mandata all'indietro, con un espressione di puro relax.

"Stai godendo come un porco, Harry Styles, e non ti ho ancora toccato". Ridacchio, lasciando dei baci sui suoi fianchi; in tutta risposta fa un sospiro stressato​ tirando i miei capelli.

"Stai giocando sporco, mammina".

"Io?" Piego la testa di lato, innocentemente, mentre la mia mano va ad agire sul suo enorme problema.
Il suo petto lasciato scoperto dalla camicia semi-aperta, si alza ed abbassa velocemente e un gemito roco riempie il bagno, susseguito poi da altri. Il modo in cui muovo la mano su di lui, è lento e deciso e so che sto facendo un ottimo lavoro. La sua sporca bocca sputa svariate imprecazioni, mentre io ridacchio godendomi la scena.

È così impotente sotto il mio controllo.

"Ti prego, uh cazzo, usa quella bocca meravigliosa, tesoro." Mi prega, trascinando ogni parola ad un gemito pieno di piacere.

"No." Rispondo secca, guardando come stia lentamente soffrendo.

"Cosa?" Chiede, quasi urlando quando la mia mano esce dai suoi boxer. Un sorrisetto aleggia sulle mie labbra, mentre mi rimetti in piedi, proprio di fronte al suo corpo sudaticcio e ansimante.

"Si rovina il rossetto, altrimenti". Ghigno, baciandolo prepotentemente.

Spazio Autrice:
Tadaaaaan! Finalmente ecco per voi il nuovo capitolo, spero vi piaccia tesori. Perdonate gli eventuali errori o ripetizioni. Come sempre non posso smettere di ringraziarvi per tutto il supporto che mi dimostrate. Vi adoro e adoro il modo in cui dimostrate quanto vi piaccia questa storia e quanto teniate all'aggiornamento di ogni capitolo. Non posso dirvelo a parole, quanto io vi sia grata.

All the love, xx

My new Boss 🥀 /h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora