L'amore è capace di prendere ogni parte di te, di renderti veramente felice; allo stesso tempo è anche in grado, di distruggerti. L'amore ti distrugge, in silenzio, senza preoccuparsi se sei già in ginocchio, se il tuo mondo sta già crollando a pezzi, se stai cercando di superare la tempesta, che ti sta prendendo in pieno. L'amore è come uno tsunami: ti travolge senza pietà, crina ogni tua cellula e tu sei lì, tu sei lì che soccombi. I tuoi muscoli si bloccano, e non puoi far altro che pensare al tuo grande dolore, alle tue grandi ragioni e al tuo grande dispiacere.
Anche quando Harry trascina le sue valige, sull'uscio di casa, e mi guarda con uno sguardo pieno di pentimento. Nemmeno lì, non riesco a ritrovare un po' d'amore per lui, che sembra essere stato insabbiato dalle sue bugie.
Flashback:
"Come sarebbe a dire?" I miei occhi si muovono, nel completo panico, sulla sua figura.
"Si Elsa, hai sentito bene." Il ragazzo di fronte a me, morde il labbro tra i denti bianchi, appoggiando le mani sul bancone.
"Beh? Non pensi di dovermi delle cazzo di spiegazioni?" Grido, mentre sento il mio mondo sgretolarsi, come un castello di sabbia. Vedo le sue iridi verdi, ingrandirsi alla mia reazione.
"Abbiamo divorziato tre anni fa, e-e comunque, non credevo fosse un fatto importante, o almeno, che potesse influire sulla nostra relazione. Oramai è passato." Mi risponde, come se non mi avesse veramente nascosto metà della sua vita, e io, non posso far altro, che guardarlo impietrita. Di fronte a me, non so più chi c'è: chi è stato al mio fianco, per tutto questo tempo?
"Prendi le tue cose e vattene." Dico, rompendo il silenzio, mentre accosto lo sgabello vicino al bancone.
"Cosa? Sei impazzita? Cazzo, quale è il dannato problema in tutto questo?" Lo vedo, gesticolare esageratamente, quando anche lui inizia a urlare.
"Me lo chiedi pure?! Sono venuta a scoprire di questa fottuta Nadine, tramite il tuo dannato telefono. Altrimenti tu, lurido stronzo, non me ne avresti mai parlato! Ti sembra normale, tutto questo? Merda, se non sei sincero e ti confidi, apertamente, con me, come pretendi possa andare avanti questa relazione? Io non so nemmeno più chi sei." Sputo, tutto d'un fiato, scaraventando contro il pavimento la sua tazza di the.
Harry mi guarda, senza dire niente, come se fosse raggelato, dalle mie parole, prima di dirigersi a passi lenti, in camera, per liberare la cabina armadio, dai suoi vestiti. E per l'ennesima volta, l'amore mi scivola fra le mani.
Harry's Pov.
Tornare ad essere, il capo stronzo e maledetto del brand, senza la mia Elsa, è stata una doccia fredda. È stato un duro colpo, rientrare nel mio loft, oramai freddo, e sistemare i miei vestiti, che profumano ancora di lei. È stato un duro colpo, cercare la sua presenza luminosa, in ogni angolo della casa, e non trovarla. È stata una dura verità, tastare ogni centimetro del materasso, e sentire solo il lenzuolo freddo. Sono diventato così dipendente, da lei, mh?E ora mi trovo qui, a camminare, nei corridoi della mia azienda, con un grosso peso al centro del petto, che mi permette a stento di respirare. L'aria fredda invernale, mi colpisce in faccia, appena appoggio il piede, sull'asfalto, coperto dalla neve, così mi stringo nella giacca firmata.
Entro nella Mercedes, dicendo l'indirizzo al mio autista. La neve cade incessantemente su New York, e scommetto che Elsa in questo momento, è appoggiata alla finestra, ad ammirarla. Un respiro profondo esce dalle mie labbra, quando faccio la mia entrata nel Coffee Shop. Svariati volti femminili si girano per scrutarmi, ma questo al momento, è l'ultimo dei miei pensieri.
Raggiungo a grandi falcate, il tavolo posto all'angolo della stanza, dove siede Nadine. Quel suo sguardo ammaliatore e quel suo sorrisetto superiore a chiunque, sul suo volto, non sono mai cambiati.
Alza il viso, appena la mia mano sfiora la sedia, e mi squadra, come se fossi l'oggetto dei suoi desideri.
"Ciao Harry, è bello rivederti." Mi guarda negli occhi, sbattendo le ciglia come un cerbiatto. Io, dal mio canto, posso solo rimanere disgustato da questo suo atteggiamento.
"Non è lo stesso per me." Affermo, con un tono freddo, incrociando le braccia al petto. Lei dischiude le labbra, per parlare, ma io di certo, non glielo concedo.
"Non so perché tu sia fottutamente tornata. Non sei gradita nella mia vita, e se stai mettendo su un piano, per distruggere tutto quello che ho creato, ti consiglio di non farlo. Ti voglio maledettamente fuori, e soprattutto alla larga, da ciò che mi riguarda. Sono stato abbastanza chiaro?"
Mi sporgo, leggermente di più, per risultare più minaccioso. Non ho la fottuta voglia di giocare, specialmente, se si tratta di una stronza che mi ha tradito con mio cugino. Scosto la sedia, per andarmene da questo cazzo di posto, ma la sua mano fredda, stringe il mio polso.
"Ti prego, ho solo bisogno di un'altra chance. Io lo so, lo so che tu mi ami ancora, Har." Si avvicina al mio orecchio, sussurrando ogni parola.
"Abbiamo divorziato tempo fa. Io, ora, ho una bellissima famiglia e non ho la diavolo di intenzione, di rovinare tutto, per colpa tua. Hai delle cazzo di ventiquattro ore per andare via, definitivamente, da questa città. Se ciò non accadrà, allora ci saranno seri problemi per te." Le dico, sputando ogni parola, contro il suo viso, e puntandole il dito contro. Nadine sembra scioccata, dall'uomo che si trova di fronte. Lo capisco da come muove gli occhi, su tutto il locale, nel completo panico. Lei è sempre stata abituata ad ottenere tutto, ed ora che non ci è riuscita, come pensate starà?
Lascio le banconote sul tavolo, e mi dirigo verso l'uscita, pronto a riprendere la mia famiglia.
Spazio Autrice:
Nuovo capitolo! Spero vi piaccia! Perdonate, come sempre, gli eventuali errori. Buona lettura!All the love, xx.
STAI LEGGENDO
My new Boss 🥀 /h.s.
FanfictionDue caratteri opposti. Due colori opposti. Il bianco ed il nero sono opposti. Spesso gli opposti si colmano nei punti in cui sono vuoti. Il nero colma il bianco. Un foglio bianco viene riempito da un inchiostro nero. Il bianco colma il nero. Una lav...