Capitolo 8

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L'uomo accanto a me ingurgita alcohol come se fosse un fiume. Bagna le labbra per poi sfilarsi la giacca mentre mi guarda con un ghigno.

Dio,quest'uomo mi farà impazzire,penso assimilando ogni suo movimento sexy anche da brillo. Sbatto le ciglia per poi deglutire e fissare il mio bicchiere pieno di succo d'arancia. La sua mano traboccante di anelli tocca la mia schiena sfiorandola con le falangi. Brividi sulla mia pelle chiara percorrono il mio corpo e straordinariamente il freddo di Dicembre sembra non farmi così male, perchè ora il mio corpo è in fiamme e sento molto caldo. Un caldo africano si potrebbe dire.

Sento la mano scorrere per tutta la mia schiena e fermarsi sul mio fondoschiena. Faccio un respiro profondo togliendo la sua mano dal mio punto; lui in tutta risposta ridacchia avvicinandosi al mio orecchio.

"Sai tesoro, questo vestito ti sta da dio ma scommetto che saresti ancora più bella senza". Sussurra senza un minimo di contegno. Le parole escono volontariamente dalla sua bocca sconvolgendomi.

"Dio ricordo ancora la prima volta che ti vidi...quell'intimo ti stava così bene addosso Angelo". Trattiene il labbro fra i denti come se stesse cercando di contenersi. Lo guardo non aspettandomi di riuscire ad eccitarlo come un liceale. Il suo sguardo mi ustiona, il verde dei suoi occhi mi ipnotizza come se fossi dentro un uragano.

"I-io, uh esco fuori a prendere un po' d'aria. Qui l'aria è insostenibile davvero, mi chiedo gli africani come facciano a sopportare il caldo torrido insomma si perchè insomma gli africani v-ivono in Africa e uhm bella nazione...". Bene, non se lo avete capito ma quando sono agitata sparo cazzate come le cagate degli uccelli.

Il suo viso assume un espressione divertita e falsamente interessata.

"Ehm forse è meglio che esco...". Mormoro uscendo dalla sala e entrando nell'ascensore che mi avrebbe portato al piano terra del grattacielo. Il freddo di Dicembre mi colpisce in pieno viso e mi maledico mentalmente per non aver preso la mantella avendola dimenticata nella sala della festa. Porto istintivamente le braccia sulle spalle per poi strofinare le mani sulla pelle troppo chiara per i miei gusti.

Qualcuno dietro di me si schiarisce la voce. Diamine è ancora lui. Non capisce che me ne sono andata da lì per evitare di saltargli addosso.

La sua giacca viene a contatto contro la mia pelle, mi volto e ritrovo la sua pelle ambra a pochi centimetri dal mio viso. Il suo braccio sfiora il mio. Ci guardiamo fino a consumarci, finchè le labbra del mio capo assaggiano le mie in un bacio passionale. Infilo le mani nei ricci ribelli per poi essere sbattuta contro la sua auto. Si stacca da me solo per riprendere fiato. Le labbra gonfie consumate dal bacio, ci basta quello per capire quello che vogliamo entrambi.

Mi fa salire in macchina per poi guidare precipitosamente nel traffico imbottigliato di New York. Sfreccia sull'asfalto sicuro di se stesso fino a fermarsi davanti al mio attico. Velocemente infilo le mani nella borsa per trovare le chiavi di casa, le afferro vittoriosamente e le metto nella serratura. La presenza di Harry dietro di me torreggia sulla mia. Apro la porta per poi essere schiacciata contro di essa dal suo corpo. Le sue labbra baciano avidamente il mio collo come se mi volesse consumare fino all'ultimo pezzo di pelle.

Lo guido fino alla mia camera sulla vista della città per poi chiudere la porta. Appoggia il mio corpo sul letto con maestrìa, le mie mani vanno verso i bottoni della camicia nera per poi slacciarli. Le macchie di inchiostro sulla pelle prendono il completto possesso della mia visione. Accarezzo il tatuaggio sul petto, sfilo del tutto la camicia per poi gettarla in un punto oscuro della camera. È buio, ci siamo solo io e lui e i nostri corpi che fremono. Lentanente apre la cerniera del mio vestito, lo fa scivolare giù per le mie gambe magre per poi ammirarmi. Mordo il labbro per poi tirarlo sopra il mio corpo. Mi sfugge una risatina mentre gli sposto le ciocche brune da davanti il viso. Il suo viso si sposta sul basso ventre lasciando baci desiderosi. Scivola dentro di me con lentezza struggente. I suoi occhi non si staccano dai miei mentre si muove sul mio corpo. Socchiudo gli occhi pervasa da scintille di piacere e rilasciare respiri pesanti dalla bocca, la pelle d'oca è impressa sul mio corpo ansimante. Sento di arrivare al culmine dopo che trova il mio punto debole e agisce proprio lì con abilità.

Strizzo gli occhi gemendo. Dio, è così bravo. I movimenti continui su di me mi rinnovano facendomi urlare come una ragazzina alla sua prima volta. Inarco la schiena spingendo con la mano la testa del mio capo ancora più affondo. I miei capelli biondi scendono giù sulle spalle del tutto scombinati. Le sue labbra pressano il mio stomaco con un romantico bacio all'insegna di quello che stava segretamente facendo al mio cuore. Accarezza la mia cute mentre il suo corpo scivola accanto al mio esausto. Nudi ed esausti. Lo guardo accigliarsi mentre afferra le lenzuola per coprirci dal freddo pungente. Mette il braccio sotto la testa girandosi su un fianco e guardandomi. Merda, se è bello. Porto la mano sulla sua fronte inperlata di sudore per poi delicatamente accarezzare ogni centimetro del suo viso.

My new Boss 🥀 /h.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora