Due caratteri opposti. Due colori opposti. Il bianco ed il nero sono opposti. Spesso gli opposti si colmano nei punti in cui sono vuoti. Il nero colma il bianco. Un foglio bianco viene riempito da un inchiostro nero. Il bianco colma il nero. Una lav...
La sabbia pizzica sotto i nostri piedi, mentre il sole picchia forte sulle nostre teste.
Harry sistema i Ray-Ban sul ponte del naso, facendo saltellare Kenya tra le sue braccia, che di conseguenza ride, facendo arricciare il suo nasino. Anne sorride stampando un bacio in guancia alla nipotina, per poi prenderla in braccio e accarezzare i suoi piccoli ricci.
Il braccio tatuato, del mio fidanzato, si avvolge attorno al mio fianco e, irremidiabilmente, il mio ossigeno si imprime del suo immancabile profumo maschile.
"Pronta per una bella nuotata, Hosk?" Mi rivolge un sorrisetto di sfida, mentre ci imbattiamo nelle acque cristalline di Honolulu, nonché capitale delle Isole Hawaii. Il mare in questo posto è un vero spettacolo della natura. Adoro il modo in cui svariate sfumature colorate si intrecciano tra di loro, nelle acque, creando così un effetto terribilmente armonico. L'azzurro si mescola perfettamente con il blu; entrambi si uniscono incontrando il bianco della sabbia incontaminata.
"Io sono nata pronta, piuttosto tu? Piccolo pesciolino indifeso." Riservo un ghigno al riccio, salendo sullo yacht, di cui Harry è totalmente proprietario.
"Molto spiritosa, angelo. Devo forse ricordarti di quando, a Tulum, ti sei spiaccicata contro l'acqua?" Alza le sopracciglia, mentre io lo fulmino al solo ricordo di quel tuffo catastrofico. Posso ancora sentire l'impatto doloroso del mio stomaco contro l'acqua. Non credo ci sia nemmeno il bisogno di dire che per i giorni seguenti, ho girato per la spiaggia con un grande segno rosso sulla pancia.
Nell'aria un forte profumo di pesce è presente. Des, nonché il padre di Harry, si è battuto fermamente per farci assaggiare i suoi gamberi speciali, arrostiti. Quindi, eccolo qui sotto il sole cocente delle Hawaii, a cuocere gamberi sullo yatch del figlio, del tutto concentrato.
"Ehi Des, hai bisogno di un aiuto?" Mi avvicino a lui, sistemando gli occhiali da sole, mentre vedo mia madre mettere la crema solare a Kenya.
"Oh si tesoro, potresti passarmi quel vassoio per favore?" Mi sorride, mostrandomi i denti bianchi e indicandomi l'oggetto da lui citato. Annuisco immediatamente; i gamberi scoppiettano sulla brace rovente.
Ci ritroviamo quindi, tutti seduti attorno alla tavola, a mangiare il preziosissimo pesce cucinato da Des, accompagnati dai sonori mugolii felici, della moglie.
*** "Perché qualcosa mi dice che sarai tu a perdere, biondina?" Sogghigna il mio fidanzato, con le mani sui fianchi e un sorrisetto sulle labbra.
"Oh ti prego, sono una campionessa nel ping pong." Lo guardo con aria di sfida, girando nella mano la paletta con maestria.
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Harry mi guarda, trattenendo una risata a stento.
"Se fossi in te non riderei Mister, la perdita potrebbe essere dolorosa." Gli faccio un occhiolino, dando inizio alla partita. La pallina bianca balza senza sosta, e i nostri occhi concentati si incontrano svariate volte.
"Ho vinto!" Il riccio fa un balletto imbarazzante, muovendo i fianchi come un coglione, e sollevando le braccia tatuate in aria.
"Oh mio dio, hai barato spudoratamente!" Gli lancio la pallina addosso, che colpisce il suo petto. Lui scoppia a ridere; io assottiglio gli occhi azzurri e faccio un salto, precipitandogli addosso. Harry ride come un liceale, cadendo contro l'erba verde del prato inglese, presente nella casa che abbiamo affitato per il nostro soggiorno qui alle Hawaii.
"E adesso?" Mi sistemo a cavalcioni su di lui, bloccandogli i polsi fra le mie piccole mani. In un attimo il suo sguardo diventa ammiccante e le sue labbra si piegano in un sorrisetto malizioso.
"Uh, potrei farti arrabbiare più spesso, angelo."
"Non vedi l'ora, ogni volta, di essere trattato male da me, mh? Hai una mente contorta, boss." Lo derido, muovendo impercettibilmente il bacino su di lui, che di conseguenza socchiude gli occhi.
"Ho maledettamente bisogno di te, bambola." Mi prega, con alcune ciocche dei capelli bagnati davanti al viso, e il labbro fra i denti.
Spazio Autrice: Ecco il nuovo capitolo. Mi dispiace veramente tanto per il ritardo, e spero vivamente che vi piaccia. Purtroppo non è un bel periodo, visto che ultimamente ho lasciato pallavolo, dopo ben otto anni. Sto cercando di riprendermi. In ogni caso, spero di non aver deluso le vostre aspettative con questo capitolo. Perdonate gli eventuali errori.
