Nephilim. Guerra in Purgatorio

9 - Ryan

«Questa è una pessima idea!». Mi strappo la maschera da Zanni dalla faccia e la mollo a Morgan.

«Ma smettila di borbottare e pensa a divertirti. Salve... Rimetti il tuo travestimento! Siamo a una festa in maschera, non farmi pentire di averti portato con me. Su, fai il bravo diavoletto». Morgan mi allunga nuovamente la maschera. La indosso, meglio non farsi notare troppo. E quegli altri due? Blaze non può fare a meno di giocare con il suo zippo? È così pieno di gente che a malapena ci si muove.

«Ben gentile...».

Morgan prende due bicchieri di spumante dal vassoio di un cameriere, li svuota con un paio di sorsi e li scambia con altri pieni dal vassoio di una cameriera che ci passa accanto. «Grazie cara. Ehi! Ben trovato!». Saluta e fa cenni d'intesa a chiunque gli si para davanti. Si comporta come se fosse il padrone di casa. Gli do una gomitata e afferro un flute di spumante dalla sua mano. Tanto vale farsi un sorso.

«Ma hai visto quello? È Val Feather, e che io sia dannato se quelle non sono ali vere. Mentre quella è Emily. È più carina dal vivo. E chi se l'immaginava? Guardati intorno, Ryan: questa gente ha più soldi nel portafogli adesso di quanti ne avremo mai nel nostro conto in banca!».

«E quindi? Non mi interessano i soldi». Che appartamento però... E quella? Pure la piscina! A saperlo mi portavo un costume da bagno.

«E quindi assapora il loro odore di ricchezza. Non ti interessano adesso. Ma quando partiremo per l'Europa allora sì che ci serviranno! Confonditi con loro, che magari un po' della loro fortuna ti si attaccherà addosso».

Temo che mi si attaccheranno addosso i due energumeni all'ingresso. E poi che è questa storia dell'Europa? Sono davvero grossi, ci guardano un po' troppo insistentemente. Secondo me hanno capito che non siamo stati invitati.

«Sono Demoni». Blaze addenta un'oliva e fissa con poco interesse il gruppo di ragazzi che suona sul palco.

«Come?».

«Demoni. I gorilla all'ingresso. Hanno due file di denti. Canini per la maggior parte».

«Complimenti Blaze! Hai un colpo d'occhio invidiabile. Mi pare di ricordare che ci fossero dei frombolieri piuttosto famosi nella tua famiglia. Deve essere una questione genetica. Beh, Demoni. Tanto peggio. E dove l'hai trovato il Martini? C'è un tavolo segreto con gli alcolici seri? Mostrami la tua scoperta e introducimi in questo luogo di meraviglie che chiamano open bar».

Morgan si allontana prendendo a braccetto Blaze e una signora di mezza età in pelliccia che ha assunto un'aria preoccupata. Non avevo notato che quelli sono Demoni. Son ben mascherati. I Celestiali non si sono fatti passare il vizio di usare quei mostri per i loro affari. Brutta storia. Morgan non sembra preoccupato della cosa. Rubicante non so più nemmeno dove sia. Sarò un pavido, ma questa cosa non mi piace. Uno di loro potrebbe essere un veggente. In quel caso ci beccherebbero in un attimo. Fosse così non ci avrebbero nemmeno fatto superare la porta d'ingresso. Quindi non hanno capito cosa siamo. Speriamo vada bene. Ecco. Val sta venendo da questa parte. Il capo della famiglia Feather. Ali spiegate. È davvero imponente. La guerra contro la mia famiglia l'ha praticamente vinta da solo. Da quello che dicono è poco meno di un angelo completo. Barriere protettive, lame di luce e chissà che altro. Mi giro e raggiungo Morgan che ha attaccato bottone con la signora di prima mentre sorseggia un drink. Dietro il bancone c'è un ragazzo di una ventina d'anni in livrea.

«Posso avere una vodka?». Il barman in casa. A questo mi potrei abituare. «Solo un'oliva. Niente ghiaccio e niente limone, grazie».

Che fine ha fatto la musica? Ah beh. Qui siamo agli effetti speciali. Hanno pure appeso una tipa al soffitto. Non male. Un po' una baracconata. Laser e fumo. Sempre meglio. Pensavo che le feste di gente così ricca fossero meno banali. Gli invitati si sono messi a ballare e ad agitarsi. E d'improvviso la discoteca. Speriamo che a Morgan sia passata la voglia di stare qua. La cosa inizia a diventare noiosa.