Che diavolo sta succedendo? Una delle guardie del corpo mi stringe il braccio in una morsa. Si guarda intorno, probabilmente studia l'ambiente per cercare una via di fuga. Deve averlo mandato Val. Perché queste urla? Quello era fuoco!
«Quel ragazzo ha preso fuoco! Bisogna aiutarlo!».
No... Quel ragazzo non ha preso fuoco, quel ragazzo tiene il fuoco tra le mani. Lo sta controllando e usando come un'arma. Un Infernale. Sta dilagando il panico. Con tutto questo fumo non si capisce niente. Come ha fatto un Infernale a entrare qui? Non è solo, anche quell'altro deve far parte della banda. Con che coraggio hanno attaccato qui? Nel nostro stesso grattacielo, nella sede del nostro consiglio. O forse è un attacco suicida. Potrebbero farsi esplodere. Una nuova dichiarazione di guerra? Sanno di non poter vincere adesso, ma otterranno un grande vantaggio seminando il panico qui. Val non gli permetterà di farci del male. Emily! Devo trovarla e portarla via di qui. Lei non è in grado di creare barriere protettive.
«Senti tu, dobbiamo trovare mia sorella, lasciami il braccio!».
Non mi guarda nemmeno. Ha la pelle che brucia. È agitato o ha preso qualche sostanza? Sarà un Infernale anche lui? No. Ha l'auricolare e lo stemma della Feather Corporation sulla giacca. È una guardia del corpo ma non vuole darmi ascolto. Strattono il braccio e mi guardo intorno.
«Emily! Emily!» C'è troppo rumore, troppa musica. Non la troverò mai. Eccola invece! È con Alexander. Anche lei si sta agitando. Gli dice qualcosa. Parla della Voce. Certo! Usando la Voce potrebbe ammaliare gli Infernali, o far addormentare tutti, e la cosa si risolverebbe. C'è troppo rumore, non può farcela. Comunque è troppo rischioso. Dove sono finiti? Erano lì. Tra quel tavolo rovesciato e quella parete. Sono uno Stregone. Alexander. Forse ha usato la magia per portare in salvo Emily. Meglio così.
«Stammi a sentire, posso badare a me stesso. Aiuta Val a gestire la situazione, che ne dici?». Dare ordini si è già rivelato inutile. Proviamo a essere ragionevoli.
È più alto di me di due teste, la giacca quasi gli esplode sotto i muscoli tesi. La mascella squadrata e il respiro pesante. Mi osserva con occhi vacui mentre un rantolo roco gli esce dalle narici. «Signore, con me. Via da qui. È pericoloso».
Non ho il tempo di rispondere o fare rimostranze. Il gorilla mi stringe il braccio e mi trascina con sé. Forse fuori saremo più al sicuro. Aggiriamo la piscina, schiviamo un paio di persone in fuga e mi spinge verso la scaletta a pioli che porta sul tetto.
«Salire, adesso».
«Forse non c'è bisogno di salire così in alto. Val potrebbe avere bisogno del mio aiuto, da lì sopra non potrò fare nulla».
Si guarda intorno, mi afferra per la vita e con uno strattone mi lancia. Riesco a mettere le mani avanti e a non cadere di faccia. Rotolo a terra e mi rialzo. Qualcosa non va. Un tonfo. È atterrato alle mie spalle. Le cose si mettono male. Non è un essere umano. Quelle che gli stanno crescendo sugli zigomi sono creste ossee. Un'altra sul cranio, mentre i denti si protendono aguzzi fuori dalle labbra. Gli occhi rossi, la pupilla una sottile linea orizzontale. La pelle si ricopre di grosse vene nere e pulsanti. Un Demone. Perché c'è un Demone? Com'è riuscito a intrufolarsi tra le guardie del corpo di Val? Sono sicuro che abbiamo vari sistemi di controllo del personale. Forse è in combutta con gli Infernali? Potrebbe essere tutta una macchinazione. Una grande trappola ordita insieme a loro. Dopo la tregua gli Infernali hanno capito che dovevano comprare l'aiuto dei Demoni per ottenere il potere. Il Demone si strappa i vestiti di dosso. Ha il petto vasto e coperto di aculei bianchi. Adesso pensiamo a salvarci. Jonathan, fa' un respiro profondo e mantieni la calma. Non sei Val, ma non sei nemmeno inerme. Hai qualche carta da giocare. Devi ragionare.
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Nephilim. Guerra in Purgatorio
FantasíaNon puoi scegliere di nascere Celestiale. Puoi solo scegliere dove volare. La tregua era stata stipulata. Dopo quattromila anni i Nephilim Celestiali e i Nephilim Infernali avevano deposto le armi spartendosi le Americhe. Ma la pace era stata con...