12 - Jonathan

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Si è buttato davvero! Un movimento alle mie spalle. Mi giro. Val fluttua battendo le grandi ali poco sopra di me. Speriamo che non si affacci. Lo vedrebbe ancora?

«Che cosa è successo qui? Jonathan! Stai bene?».

«Sto bene Val... Sono stato attaccato da un Demone, ma sono riuscito a imprigionarlo».

Mi guarda. I vestiti strappati, le abrasioni sul petto, sull'addome, sul collo. Sporco di sangue rosso e di sangue nero. Sporco di saliva di Demone. Devo essere uno spettacolo pietoso. Il mostro è ancora bloccato dentro la mia sfera. È incredibile quanto sia facile mantenerla adesso. Richiede una concentrazione minima. Il piede del mostro ha smesso di sanguinare e l'osso è già ricresciuto. Comunque respira a malapena. Lo controllo. Non ho dubbi. Lo controllo.

«Questo mostro ha cercato di ucciderti?». La voce di Val è acuta, impaziente. Carica di rabbia.

«Non c'è riuscito fratellone...».

«Come fai a mantenere questa barriera attiva? Non eri mai riuscito a crearne una così stabile. E sono anni che non utilizzi questo potere... Chi gli ha inferto quelle bruciature?».

Mi guardo intorno, non so cosa rispondere, non voglio parlargli di Ryan. Non posso parlargli di Ryan. Finirebbe per farmi dire il suo nome e allora per lui sarà finita. Il Demone. Non era un alleato di Ryan. Quindi lavora per Val.

«Piuttosto, perché c'era un Demone tra le guardie del corpo, Val? Cos'è questa storia? Da quando assumiamo Demoni per la nostra sicurezza? Non può essere stato un infiltrato!».

Ho colpito nel segno. Si gira dall'altra parte, evita di guardarmi. Sa qualcosa che non vuole dirmi. Cosa hai fatto Val?

«Sono una precauzione Jonathan. Le battaglie con gli Infernali sono lontane, ma questo non vuol dire che possiamo abbassare la guardia».

«Ottima idea! Così oltre che degli Infernali adesso dobbiamo preoccuparci anche dei Demoni che abbiamo in giro per casa!».

È un colpo basso, lo so. Val perdonami. Tu sei preoccupato della nostra sicurezza. Non dovrei infierire ora che è successo tutto questo. Stai cercando di proteggerci, ma sento il dovere di proteggere Ryan. La questione bruciature sembra comunque caduta nel dimenticatoio. Bene così. Val, ti voglio bene, ma non ti posso raccontare tutto. Ora voglio tornare in casa. Prima che gli torni in mente di studiare cosa sono quei segni di fuoco.

«Adesso voglio andare dentro. Fare un bagno e medicarmi».

«Sì... Io farò pulire questo casino e cercherò di metterci una pezza. Lascia pure il Demone, posso contenerlo io. Sicuro di non aver bisogno di essere curato?».

Faccio cenno di no con la testa. Mentre curavo Ryan sono riuscito a rigenerare anche me. Curare lui non mi è costata alcuna fatica. Era come se curandolo ricevessi energia. È stato strano. Pensavo che l'avrei ucciso con i miei poteri. Le nostre razze sono del tutto incompatibili.

Ritraggo la barriera protettiva dalla testa del Demone. Per una frazione di secondo il mostro pensa di essere libero. Inspira aria e si gira verso Val. Un attimo dopo Val l'ha bloccato con una sfera che lo contiene tutto. Lui è molto più bravo. Scommetto che dalla sua sfera non si potrebbe liberare niente e nessuno. Ma l'attacco. Chi ha sferrato l'attacco? «Ma cosa è successo? Chi ci ha attaccato? Sai chi è stato?».

«Infernali, fratellino. Un gruppo di Infernali si è introdotto in casa nostra. Hanno superato le mie difese. Mi dispiace. Non sai quanto mi dispiace. La vostra sicurezza dipende da me e ho fallito. Emily è al sicuro. Il suo amico Stregone l'ha portata via. Ti prometto che non succederà mai più niente del genere. Metterò delle guardie a controllare la tua clinica e il palazzo dove abiti. Sarebbe meglio se tornassi a vivere qui Jonathan. Per la tua sicurezza».

«No, Val. Ho la mia vita. Non sarà un gruppo di Infernali a farmi scappare da casa e lasciare il lavoro».

«Se tu ti decidessi a lavorare per la Feather Corp tutto questo...».

«Val, ti prego, non adesso. Hai capito chi erano questi Infernali?».

«Jelial ha riconosciuto un paio di loro. Indagheremo e scopriremo chi sono, Jonny. Non la passeranno liscia. Stai tranquillo».

Non conosce i nomi degli Infernali. Non conosce il nome di Ryan.

«Sarò tranquillo quando mi sarò tolto questo schifo di dosso e quel Demone sarà lontano da me. Io mi preoccuperei più di lui che degli Infernali. Loro possiamo fermarli, ma questi Demoni, a quanto pare, vivono con noi e dovrebbero difenderci. Questo mi preoccupa».

«Jonathan, sono sempre stati fedeli. Questo Demone verrà eliminato e gli altri avranno la sua testa come esempio. In ogni caso farò in modo che a occuparsi della nostra sicurezza personale d'ora in avanti ci siano solo umani e Stregoni».

«Vuoi metterti anche contro le leggi degli Eterni?».

«Emily è riuscita a ingaggiare uno Stregone umano senza farsi scoprire. Cercherò di fare lo stesso».

«Non posso più guardare questo mostro. A dopo Val».

Risolverai anche questa Val. Come sempre. Ma non dovrai trovare Ryan. Ryan. Perché mi viene da sorridere?


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Nephilim. Guerra in PurgatorioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora