Stappo la seconda birra e la passo a Morgan.
«Devo trovare il modo di parlargli. C'è stato qualcosa, capisci? Mi ha curato, mi ha riportato indietro e... Non lo so. È successo qualcosa, devo riuscire a incontrarlo di nuovo. Sono sicuro che tutto diventerà chiaro quando ci vedremo di nuovo. È stato come se mi fosse restato dentro un pezzo di lui. Ricordi quando mi hai portato da quella curandera al confine? Ecco, niente a che vedere. Cioè lei mi ha rigenerato le ferite, le sentivo richiudersi e dopo sono stato meglio. Ma di lei non ricordo nemmeno il viso...».
«Aveva qualcosa come centonovant'anni e non aveva né denti né capelli. Caro amico mio, se ricordassi quella mummia sarebbe davvero una tragedia. Come prima donna della tua vita sarebbe stata davvero una pessima esperienza! Meglio continuare a frequentare solo maschietti».
«Non c'entra niente l'aspetto. Di Jonathan ricordo... la sensazione di lui. Non so come spiegarlo. Come averne sentito l'odore e il sapore, ma di più. Non mi era mai successo niente del genere, ecco. Non è che riusciresti a trovare un altro lasciapassare per il grattacielo Feather?».
Morgan prende la bottiglia e ne beve la metà. «Da che non volevi saperne nulla, adesso vuoi un secondo lasciapassare. Ragazzo, lei è molto volubile, qual piuma al vento».
«Adesso ho un buon motivo per rischiare. Ma non capisci che è successo? Questa cosa dei Celestiali è spaventosa! Ti toccano con quelle mani luminose e via! Non mi ha solo curato. Mi ha ricaricato! Ancora mi sento forte come poche volte nella mia vita! Non credevo nemmeno fosse possibile. Un Celestiale che cura un Infernale. Pensavo che i loro poteri potessero solo danneggiarci!».
«Ricaricato. Qual periglio si è corsi senza saper che si cercava un caricabatterie! Come sia, caro il mio ragazzo ricaricato e innamorato, un secondo lasciapassare per il palazzo Feather non te lo posso trovare. Dopo l'alterco dell'altro ieri, quelle due fiammette e danze allegre, hanno intensificato molto i controlli. Una Strega che ho frequentato per un periodo mi ha detto di essere stata contattata insieme a molti altri per erigere delle barriere mistiche a tutte le finestre. Ti rendi conto? Una barriera mistica per ogni finestra! Gli costerà un sacco di soldi. E tutto per una scaramuccia da nulla! Avessi io tutti quei soldi, sai che ci farei? Intanto risentirei quella Strega che di strega non ha proprio niente. Poi...».
Morgan, amico mio. Soldi, scontri e sesso. Non pensi mai ad altro eh? Forse c'è del sesso in quello che vorrei fare con Jonathan. Non lo so più. Penso di sì. Lì per lì lo volevo così tanto che davvero non so cosa sarei stato in grado di fare. Ero come ubriaco. Ora quell'euforia è passata, ma questo non toglie che sia successo qualcosa. Qualcosa di importante. Anche lui deve essersene reso conto. Voglio dire, era vittima del Demone e poi, d'improvviso, l'ha catturato come se fosse nulla. C'era anche un odore. Qualcosa che superava il metallico del sangue. Forse erano le sue mani, la luce che ne usciva. C'era qualcosa, ma non riesco a ricordare. Se lo rivedo però tutto sarà più chiaro. Ne sono sicuro.
«Ma mi ascolti?». Morgan colpisce la mia bottiglia di birra con la sua.
«Ehm, sì. Dicevi?».
Il suono del cellulare, un SMS.
EMERGENZA. RIENTRARE.
Il messaggio automatico che viene mandato dalla caserma in caso di gravi emergenze. Passo il cellulare a Morgan, mi alzo dal divano e infilo la giacca. Sono già sulla porta.
«Dai Morgan, lascia la birra e andiamo».
Un fischio assordante. Luci rosse mi brillano davanti gli occhi e un dolore lancinante mi entra nelle tempie. Una voce
Ryan Hill. L'attacco al nostro grattacielo è stato una dichiarazione di guerra alla famiglia Feather. Possiamo aprire nuovamente i conflitti o rivolgerci agli Eterni. Oppure possiamo vedercela tra di noi e risolverla con onore. Ti sfido a un duello, secondo le antiche regole d'onore. Ti prometto che sarà uno scontro leale. Non ci saranno Demoni, Stregoni, Celestiali o semplici umani. Solo tu ed io. Ti assicuro che non verrai attaccato né quando verrai né, se dovessi sopravvivere, quando te ne andrai. Il mio nome è Val Feather e ti sto aspettando.
Sono a terra. Quando sono finito a terra? Morgan mi sta tenendo la testa. Mi aiuta a strisciare fino al divano. Sento ancora la fitta alla testa, ma sta passando.
«Ryan, che succede?».
«Val Feather... mi ha mandato un messaggio mentale... Che male, cazzo».
«Che vuole da te?».
«Sa che ero alla sua festa... Pensa che sia stato un attacco premeditato e... e vuole sfidarmi per chiudere la questione».
«Un duello! L'antica via dello scontro d'onore tra comandanti! È completamente pazzo. Bene. Gliela farai vedere a quel piccione troppo cresciuto! Vorrei che avesse sfidato me! Mi sarei divertito!».
«No! Non faremo proprio niente Morgan! È un Celestiale, la guerra è finita e non gli farò del male».
«Un duello serve a non scatenare una guerra! La faida si chiuderà con lo spargimento di sangue dei comandanti e la guerra non esploderà di nuovo! Non puoi tirarti indietro!».
«Morgan, piantala! Io non sono un comandante degli Infernali. Non c'è stata nessuna sfida da parte nostra, è stato tutto un malinteso e non raccoglierò la sfida di Val».
«E pensi che ti basterà non andare? Quello non è un tipo che getta la spugna dopo averti lanciato un guanto di sfida. Verrà a cercarti fino a che non ti troverà!».
Mi siedo sul bracciolo del divano tenendomi la testa tra le mani. Il dolore si affievolisce un po' alla volta. Morgan ha ragione. Non mi lascerà andare fino a che non lo incontrerò. Ma non gli darò lo scontro che vuole.
«Andrò da lui. In pieno giorno. Domani mi presenterò al suo grattacielo e gli spiegherò che è stato tutto un equivoco. Non ho nessuna intenzione di scontrarmi con i Celestiali. Queste cose non m'interessavano quando ero un ragazzo e non m'interessano nemmeno ora!».
«Invece dovrebbe. Ha indetto un duello. È una questione d'onore. Dovrete praticare l'antico rituale della Breccia e sfidarvi. Lo ucciderai e tutto sarà risolto».
«O mi ucciderà lui. Non è un Celestiale come quelli che abbiamo affrontato, Morgan. È poco meno di un Angelo. Non possiamo batterlo. E comunque non me ne frega niente dell'onore. Tagliarmi la mano e stringere la sua. Creare un luogo dove combattere indisturbati, da cui solo uno uscirà in vita. Le vecchie vie della guerra segreta tra Infernali e Celestiali. No. Non avrei giocato alle sue regole. Morgan, mi lascerai fare a modo mio. So delle tue battaglie di strada insieme agli altri. E anche se non mi sta bene non cerco di fermarti. Questa però è una cosa molto più grande e tu non ti intrometterai. Va bene? Non ci sarà nessuna stretta di mano e nessun duello all'ultimo sangue».
Morgan mi osserva a lungo. Vuole dire altro, lo so. Non l'ho convinto e non potrei riuscirci in nessun modo. Lui non ha mai superato l'odio per i Celestiali. Per lui la guerra non è mai finita. Nemmeno quando abbiamo lasciato Los Angeles è riuscito a mettersi la guerra alle spalle. Nemmeno quando è stata dichiarata la tregua. Il passato è passato Morgan. Perché non riesci ad andare avanti? Siamo venuti a New York anche per questo. Lontani dalle macchinazioni degli Hill. Lontani dagli Stati neutrali dove lo scontro è troppo facile. Qui, nel cuore del dominio dei Celestiali con l'approvazione degli Eterni. La promessa di non farci notare e di non creare problemi.
«Morgan, ti prego. Chiudiamola qui».
Mi osserva. Non farà come dico. «Va bene, andiamo, ci aspettano in caserma. C'è del lavoro da fare».
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Nephilim. Guerra in Purgatorio
خيال (فانتازيا)Non puoi scegliere di nascere Celestiale. Puoi solo scegliere dove volare. La tregua era stata stipulata. Dopo quattromila anni i Nephilim Celestiali e i Nephilim Infernali avevano deposto le armi spartendosi le Americhe. Ma la pace era stata con...