Corro. Corro da non so più quanto. Da troppo tempo per capire dove sto andando. Le gambe hanno smesso di dirmi che stanno male. La fame mi attanaglia da così tante ore da non importare più. Mi sono fermato solo un paio di volte per bere un po' d'acqua quando ho incontrato dei ruscelli. Mi hanno raggiunto solo una volta. Dei cani e un soldato. Mi sono difeso. Li ho lasciati a terra. Nessuna ferita ma sono sempre più stanco. Avessi un'arma da fuoco, ora mi sentirei meglio. Ho sete. La lingua è secca, gonfia. Corro e dietro di me continuo a sentire il latrare dei cani. Poi quel suono. Il ringhiare di qualcosa che non è un semplice cane. Qualcosa di grosso che ha iniziato a seguirmi e che sento sempre più vicino. Se anche le mie gambe cedessero continuerei a correre per la paura. Senza i miei poteri mi sento inerme. Ho paura, cazzo. Non so dove sono. Non so più dove sto andando. Corro senza fermarmi eppure quel ringhiare e ansimare è sempre più vicino. Non ce la faccio più.
Mi hanno detto di allontanarmi il più possibile dalla casa-prigione degli Eterni. Hanno detto che mi avrebbero tirato fuori da qui appena mi fossi allontanato abbastanza. Ma chi me l'ha detto? Una voce lontana che mi parlava direttamente nella mente. Come hanno fatto gli incantatori degli Eterni. Una voce che sembrava quella di Alexander, uno Stregone che ho visto due volte. Ma posso fidarmi di lui? Mi ha aiutato senza chiedere nulla in cambio. Ha evocato lo spirito di Morgan, ha ospitato il mio amico nel suo corpo e ho rivissuto la sua morte. Penso di potermi fidare di lui. Di fatto non sono nemmeno sicuro che fosse davvero Alexander a parlarmi. Poteva essere uno degli Stregoni di Adam ad aver camuffato la voce. Ma perché avrebbero dovuto fare un gioco così crudele? Per diletto. Per interrompere la monotonia di una vita eterna con una caccia all'uomo. Per avere dei giorni di adrenalina e spezzare una routine millenaria. Per studiare le mie mosse, per...
Ryan!
La voce è chiara, quasi limpida. Come se fosse a pochi metri da me. Alexander! Cominciavo a pensare fosse tutto un inganno!
Di cosa stai parlando? Senti, non c'è tempo. Inizio a percepire la tua aura in maniera più nitida. Ancora qualche centinaio di metri nella direzione in cui ti stai muovendo adesso e dovrei essere in grado di tirarti fuori di lì.
Era ora maledizione! Tu come stai?
Bene, stanco. Jonathan?
Ti sta aspettando all'appuntamento. Però c'è un problema.
Di cosa stai parlando? Tradimento, inganno. Mi stanno ingannando. Stanno cercando di incastrarmi. Lui non è mio amico. Di cosa stai parlando, Stregone?
Ryan, non sto cercando di ingannarti, stai calmo. C'è un problema ma non è di me che devi preoccuparti. In qualche modo ci hanno scoperto. Forse il Faro di Emily, non lo so.
Chi ci ha scoperti?
Val. Ci sono dei Celestiali che stanno cercando di entrare in casa. Penso vogliano interrompere il rituale. Ho innalzato una barriera che li tiene a bada, ma quando ti riporterò qui non avrò più la forza di mantenerla attiva.
Quindi?
Un sordo ringhiare alle mie spalle.
Quindi quando arriverai, dovrai essere pronto a fuggire. Non ci sarà molto tempo. Forse non ce ne sarà affatto. Emily cercherà di coprirti la fuga, ma non sappiamo quanti ne dovremo affrontare. Potrebbero esserci anche Demoni. In quel caso potremmo non farcela.
Va bene. Allora mi continuo ad allontanare così che...
Sento il movimento di quella cosa arrivare alle mie spalle. Mi giro. Non dovevo fermarmi. Non dovevo pensare. Non sono più solo.
Ryan che succede? Chi c'è con te?
È alto due metri e mezzo, forse di più considerando che non è del tutto eretto sulle gambe. Le ginocchia sono piegate al contrario. I piedi, come quelli di una bestia, sono lunghi e arcuati. Poggia tutto il peso solo su parte della pianta e sulle lunghe dita artigliate. Ha ancora dei brandelli della divisa nera addosso, ma per la maggior parte il corpo è coperto di pelo marrone e nero. Mi chiedo se sia la guerriera che mi ha inseguito all'inizio o un altro dei guerrieri della villa degli Eterni. Le braccia lunghe sui fianchi terminano in due ampie mani artigliate. Quello che doveva essere il viso ora è deformato da un lungo muso ringhiante da cui cola una densa bava bianca.
Un licantropo. Corri Ryan!
Prima che riesca a registrare le parole di Alexander, il lupo mannaro si getta su di me. L'impatto con il terreno mi svuota i polmoni e sento il mostro che mi si avventa contro. Pianto i piedi nel suo addome e lo spingo via un attimo prima che le sue fauci mi si chiudano sul collo. D'improvviso non sento più stanchezza. Non sento dolore. Solo l'irrefrenabile bisogno di correre.
Mi appoggio a un albero vicino, mi rialzo in piedi e senza girarmi indietro riprendo a correre nel fitto del bosco. È così grande. Forse non riuscirà a muoversi velocemente. L'unica volta che ho
affrontato un licantropo ero nel pieno della forma, avevo i miei poteri, non ero solo e... e uno di noi è quasi morto. Non so nemmeno se sto tornando sui miei passi. Potrei muovermi nuovamente verso la villa e la zona schermata. Alexander non sarà più in grado di tirarmi fuori. Supero un paio di alberi. Le fronde alle mie spalle vengono divelte. La sua presenza incombe su di me. Un dolore mi infiamma la schiena. Un'artigliata tra le scapole. Inciampo e cado di nuovo a terra. Urlo con tutto il fiato che ho. La mia mano si appoggia a qualcosa di duro. Un sasso. Lo afferro e lo lancio mentre mi giro a fronteggiare il mostro. Lo colpisco sul muso. Il sangue gli sprizza dal naso. Non se l'aspettava. Un basso guaito. Forse si ritirerà, forse riuscirò a riprendere a scappare. Forse ce la faccio.
Un suono orribile. Il mostro alza la testa al cielo e ulula. Sento molti altri ululati venire da varie direzioni. Non si sta ritirando. Sta chiamando rinforzi. Altri della sua razza. Non allevano mostri in questa foresta, allevano selvaggina per i mostri che hanno in casa. Torna a guardarmi con i suoi occhi gialli. Si prepara a saltare su di me. Non ho più niente. Non ce la faccio. Non è giusto morire così. Ce l'avevo quasi fatta. Jonathan, non ti rivedrò più. Non ti potrò più baciare, non ti potrò più abbracciare. Sto per perdere tutto. La mia vita, il mio futuro. Tutte le possibilità che non ho esplorato. Tutto quello che sarebbe potuto succedere con Jonathan. Finisce tutto qui. Morirò qui così. Ho vendicato Morgan. Forse mi fermerò un attimo prima di diventare un mostro anche io. Dite a Jonathan che lo amo.
Poi il licantropo mi si avventa contro.
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Nephilim. Guerra in Purgatorio
FantasyNon puoi scegliere di nascere Celestiale. Puoi solo scegliere dove volare. La tregua era stata stipulata. Dopo quattromila anni i Nephilim Celestiali e i Nephilim Infernali avevano deposto le armi spartendosi le Americhe. Ma la pace era stata con...