Il colpo in testa mi ha stordito. Quando sono arrivato a terra? Questo l'ho sentito fin troppo bene. Mi devo alzare o mi sfonda la gabbia toracica. Se solo mi lasciasse stare un secondo. Mi basterebbe un attimo di respiro per rialzarmi. Quella era una costola. E questa era un'altra. Questi calci pesano troppo. Uno più duro e doloroso del precedente. Morirò così? Su un grattacielo di New York, sotto i colpi di un Demone, per aver tentato di aiutare un Celestiale di cui ho intravisto un attimo gli occhi a una festa?
Ehi! Va meglio. Non mi fa più male. Lo sento che continua a colpire, ma adesso i suoi calci sono lontani, remoti. Forse mi sono uscite le scaglie come a quello zio che prendevano tutti in giro. Quello nato con le squame che puzzava sempre. Reginald! Sarò diventato come lo zio Reginald! Puzzolente e con le scaglie. Ehi zio! Tra poco ti raggiungo all'Inferno, contento? Saremo una splendida coppia di Infernali squamati! Perché se questo non si ferma non ci sarà corazza che tenga.
Che bel tepore. Sembra si sia aperta una sorgente calda sotto la pelle. Mica male. Però non mi scalda abbastanza. Inizio a sentire freddo. Ma quello sta ancora sopra di me? Che fatica aprire un occhio. Sì, eccolo lì. Guarda che piede gigante. Eccolo che arriva. Non l'ho sentito. Nemmeno lontano. Perché sanguina lui stavolta? Si è infranto contro qualcosa. Tutte le ossa in frantumi. Come al rallentatore. Il piede gli è esploso come fosse di vetro. Schiantato contro un velo di luce blu. Sangue nero. Che schifo i Demoni. Adesso basta. Sono stanco, voglio dormire e ho freddo. Morgan, riportami a casa perché stavolta l'hai fatta davvero grossa. Non so se potrò perdonarti di avermi fatto ammazzare sul tetto di questo grattacielo da fighetti. Fossimo stati in strada, sulle nostre Harley, sarebbe stata un'altra storia. Con tutto quello che abbiamo fatto insieme, ho sempre pensato che saremmo morti insieme. In una qualche rissa, qualcosa di spettacolare. Combattendo fianco a fianco. Ci difendiamo da quando siamo bambini. Per un po' mi hai anche accompagnato in guerra. Anche quando sono andato via non ci siamo separati. Forse ho anche avuto una cotta per te per un periodo. Non te l'ho mai detto, lo so. Ma eri come un fratello, sarebbe stato troppo strano.
Un bel duello contro due Celestiali. Quello sarebbe stato un modo figo per rimanerci secchi. A te sarebbe piaciuto. Ma così no. Così non mi piace. Così è proprio una merda. Tant'è. Non che ci possa fare niente. È andata. Forse la morte può solo essere una merda. E tanto vale farmene una ragione, no? Certo mi sarebbe piaciuto conoscere meglio quel tipo. Il biondino. Non ce la farà contro questo bestione. Se non l'avesse usato come scudo, il Demone l'avrei abbrustolito a dovere. Ma così non potevo farcela. Magari verrà salvato da qualcuno al piano di sotto o magari è riuscito a scappare. Mi dispiace, avrei voluto conoscerlo. Davvero.
Ciao mondo! Inferno arrivo! Zio Reginald, stappa una birra che ho sete. Brindiamoci su.
Una luce. Che retorica. La luce. Io non ci voglio andare nello schifo di luce. Io sono un cazzo di Infernale! Discendente dei Diavoli! Noi abbiamo pisciato in faccia a Dio! Non ci vado in Paradiso, capito?! Noi siamo i caproni, quelli che non accettano l'ordine costituito! Quelli che dicono no! Quelli che spaccano le porte e le gabbie! Nel vostro Eden ci potete stare quanto vi pare! Lasciatemi morire in pace! Non mi redimo e non rinnego il mio nome. E poi vado a letto con gli uomini, non mi ci volete comunque lassù. Com'è che dicono nei talk show? Quando ci sono quelli che tornano dalle esperienze di pre-morte? La luce alla fine del tunnel ti chiama a sé ed è calda e accogliente. Questa è calda, ma non mi chiama a sé. Viene a me. Mi riscalda. Oro liquido che si riversa in me. Mi entra dentro, mi avvolge e riempie. Mi riporta indietro. Non so come, ma so che mi riporta indietro. Zio Reginald, mi dispiace, ma penso che stavolta non ci vedremo. Sarà per la prossima. Ho questo passaggio, mi sa che lo prenderò. Cosa sia non lo so. Non lo so davvero. Però penso che ne approfitterò. Non che abbia molta scelta. Ma se devo essere sincero non ho nessuna voglia di morire. Tieni la birra in fresco. Non penso di mancare all'appuntamento ancora a lungo. Solo rimandato, zio. Fatti un bagno nell'attesa, mi raccomando. Che male. Adesso posso sentire di nuovo il mio corpo. E questi scricchiolii? Sono le mie ossa? Porca miseria che male. Mi sto sciogliendo.
«Stai meglio? Non è una passeggiata ricostruire le ossa. Deve far male, mi dispiace».
Apro gli occhi. Sto meglio. Il ragazzo biondo è in ginocchio accanto a me. Il suo vestito bianco è imbrattato di sangue. Ha le mani rosse ma c'è ancora della luce dorata che esce dai suoi palmi. Ma quanto è bello?
«Molto meglio. Quella luce... Eri tu?». Mi sollevo su un gomito e lo guardo negli occhi. Lo devo toccare, baciare, scopare. Tutto, voglio fare tutto.
«Ehm... Sì, ero io. Adesso però se riesci ad alzarti sarebbe meglio che tu te ne vada. Tra poco arriveranno tutti». Si guarda intorno preoccupato. Si alza e mi aiuta a tirarmi su. Il naso della maschera sbatte contro il suo fianco. Ce l'ho ancora indosso. Non lo ricordavo più. Me la sfilo e lo osservo. Mi sento così bene. Ti ho pensato mentre stavo morendo. Non è una cosa da dire al primo incontro, mi sa. Però è vero. Pensavo a te. Se ti tocco te ne andrai? Posso dire che ti voglio senza farti scappare via?
«Mi hai ridato la vita».
«Ti ho solo curato. Ti aveva ferito molto».
Il Demone! Perché è bloccato così a mezz'aria? Una sfera di energia azzurra gli avvolge la testa.
«Sei stato tu a bloccarlo così?».
«Sì, non sapevo di esserne in grado. Scusami se non l'ho fatto subito. Non pensavo di poter fare... questo. E non sapevo nemmeno di poter curare un Infernale. Credevo che le nostre razze fossero incompatibili. Io non so se ringraziarti per aver attaccato il Demone. Non... Perché sei qui?». La sua voce tradisce una certa preoccupazione.
«Sono un Infernale, ma non voglio farti del male. Non sapevo fossi un Celestiale. Ti ho sentito urlare e sono venuto ad aiutarti. Ora stai meglio?».
«Sì».
Mi osserva con sospetto. Forse si sta pentendo di avermi salvato. Ha paura di me? Eppure mi ha curato. Sapeva cosa sono quando l'ha fatto. Chissà cosa gli hanno detto di noi Infernali.
«Va bene» Alzo le mani, non voglio spaventarlo. «Non voglio farti del male. Davvero. Sono salito sul tetto perché ti ho sentito urlare e sono venuto ad aiutarti. Tutto qui. Non sapevo nemmeno che ci fosse un Demone».
«Devo andare».Si gira va verso la scala a pioli. Non c'è più musica. Qualcuno al piano di sotto sta sbraitando ordini. A sentire quella voce si ferma sul posto. Torna indietro, prende un respiro. Non mi guarda negli occhi, è paura o anche lui vorrebbe toccarmi? Ti prego, toccami.
«Non puoi passare dall'appartamento. Mio fratello ti ucciderà se ti trova».
Allora ti preoccupi per me. Ti preoccupi per me!
«Lascialo venire, non temo nulla».Faccio quello che vuoi. Sento l'energia esplodermi dentro come un vulcano. Non mi sono mai sentito così bene, così forte. La tua magia o i tuoi occhi, ma non mi sono mai sentito così forte.
«Non sto scherzando. Mio fratello è Val». Mi guarda a sottolineare la minaccia. Val Feather, e quindi? Affronterò anche lui! «E non tollererà la tua vista».
«Se è questo che vuoi, salterò giù dal grattacielo e non mi farò trovare. Ma dimmi come ti chiami, ti prego». Devo ritrovarti. Non posso lasciarti andare così. Il fratello di Val Feather. Dimmi il tuo nome.
«Saltare giù dal grattacielo? Ma sono 104 piani! Ti sfracellerai al suolo!».
«Non mi succederà niente, ora sono perfettamente in salute. Dimmi come ti chiami».
«Allora vai, non c'è tempo. Si sta avvicinando, lo sento». Ancora quella voce, più chiara. Doveva essere in terrazza.
«Io sono Ryan. Dimmi il tuo nome».
«Se puoi saltare giù da questo dannato tetto, vai!».
Si vedono le ali spiegate a pochi metri da noi. Val è qui sotto e sta arrivando. Salto sul cornicione. «Dimmi come ti chiami, ti prego!»
«Jonathan, Jonathan Feather! Adesso vai!».
«Ti verrò a cercare, Jonathan Feather! Aspettami!».
Mi lascio cadere nel vuoto.
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Nephilim. Guerra in Purgatorio
FantasyNon puoi scegliere di nascere Celestiale. Puoi solo scegliere dove volare. La tregua era stata stipulata. Dopo quattromila anni i Nephilim Celestiali e i Nephilim Infernali avevano deposto le armi spartendosi le Americhe. Ma la pace era stata con...