26. Ryan

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«Che la peste vi colga!». La voce di Alexander è cambiata. Più bassa, rabbiosa. Una seconda voce sembra vibrare sotto quella dello Stregone. «Che la peste vi colga tutti!».

«Alexander cosa...». Scosto la mano, ma lo Stregone me la afferra con uno scatto. Una presa forte. Mi scuote mentre si gira. Tutto il corpo di Alexander trema mentre si alza e gira verso di me. Mi guarda. Un occhio fissato nel mio. L'altro guarda un punto del soffitto.

«Ryan... cosa mi è successo?».

«Alexander?». Mi artiglia le spalle con entrambe le mani. Gli occhi dello Stregone, completamente neri, virano al rosso. Le fiamme degli Infernali li illuminano e capisco che in quel corpo non c'è più il suo legittimo proprietario. «Morgan?».

«È buio qui dentro. Amico mio, è terribilmente buio. L'unica luce viene dal fuoco. Le fiamme dell'Inferno che mi stanno richiamando a sé. Perché sono qui? Dov'è la mia vendetta?». «Morgan, allora tu... Morgan sei...».

«Sì. Sono morto. Ucciso dallo sfidante che non hai voluto affrontare. Le fiamme dell'Inferno non bruciano più della sua luce».

«Morgan perché?».

«Perché la mia rabbia non è stata abbastanza grande. La sfida era lanciata a te, ma colpiva tutti noi. Il suo potere, la sua alterigia. Non potevamo permettergli di vivere nella convinzione che ci saremmo nascosti davanti a lui. Tu non hai avuto il coraggio Ryan. L'ho avuto io».

Io non ho avuto il coraggio ed è andato lui. È andato perché ha pensato che non avessi avuto il coraggio. Il mio migliore amico. Quello con cui ho passato la vita. Le fughe, le bande, le battaglie. Quello con cui ho condiviso tutto. È morto perché io non ho avuto il coraggio.

«Ora è tutto chiaro. Tu non potevi farti avanti e io non potevo accettare di vederti indietreggiare. Tu eri il mio idolo, la mia guida. Quello che mi guardava le spalle, quello che sapeva cosa era giusto. Tutto questo non è valso nulla. Sono morto solo mentre cercavo di liberarmi di nuovo. Ora sono imprigionato per sempre e il passato non vale più nulla. Sono stato felice con te. E non conta nulla. La morte mi ha preso e tu non eri al mio fianco. Ho sempre pensato sarei morto con te. Mi hai lasciato solo. Tu mi hai lasciato solo contro Val. Tu mi hai lasciato solo nella battaglia e io sono caduto. Lui mi ha ucciso chiedendo di te. Io sono morto per proteggere te».

Morgan mi guarda attraverso Alexander e tutto quello che ha vissuto mi inonda la mente.

Nephilim. Guerra in PurgatorioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora