Blake è capace di guardarmi negli occhi come se ci fossi solo io. Prendo un altro sorso di vino e cerco di non fissarlo a mia volta. Mi racconta del lavoro, delle cose che gli sono successe. Lo so che è arrabbiato con me. Non mi sono fatto sentire per quasi due settimane. A parte quel messaggio in cui dicevo di non avere campo. Neanche fossi andato a fare surf dall'altra parte del mondo. L'ho trattato ingiustamente, avrei dovuto prendermi più cura di lui. E lui non mi rimprovera niente. Gli ho chiesto di uscire e mi ha detto di sì senza battere ciglio. Senza esitazione. Ha disdetto la cena programmata con gli amici e si è catapultato all'appuntamento.
«Tutto qui. Ma mi hai ascoltato?».
Poso il bicchiere sul tavolino e lo osservo un attimo. Ha i capelli neri e la barba di un paio di giorni. Gli occhi scuri e le sopracciglia folte. Barba folta, occhiali e fisico di uno a cui piace mangiare. Dovrebbe essere il mio tipo. Quando l'ho visto la prima volta è quello che ho pensato.
«Scusa, ero un attimo sovrappensiero». Allunga le mani e afferra le mie. Sono calde.
«Ti ho ascoltato. Suture, suture. Peritonite. Incidente stradale. E il barbone matto è venuto tre volte. Qualche sparatoria tra bande rivali. Le solite cose».
«Le solite cose infatti, niente di importante. Stai bene abbronzato. No, non stai solo bene. Sei bellissimo. Mi sei mancato».
Perché arrossisco come uno scemo?
«Anche tu stai molto bene. Non abbronzato. Altre cose importanti?».
Mi lascia le mani e si fa serio. «Oggi abbiamo perso un ragazzo. Soffocato in casa. I pompieri l'hanno tirato fuori che era già morto. È successo un bel casino. Queste guerre tra bande sembrano non avere soluzione. E noi abbiamo sempre meno soldi».
«I fondi del comune?».
«Pare non ce ne siano più. Con la fine dell'anno potremmo dover chiudere. La Obamacare ancora non copre le spese per intero. Temo che il pronto soccorso pubblico presto non ci sarà più. E Jack, il barbone matto, dovrà trovare un altro posto dove passare in un letto un paio di notti al mese. L'unico finanziatore che avevamo ha deciso di occuparsi di una clinica veterinaria d'ora in avanti». «So che ci sono delle fondazioni che sostengono centri come il tuo».
«La nostra è una piccola realtà di quartiere. Ci occupiamo di gente che non interessa a nessuno. Teppisti, barboni e qualche vecchio. Non è un quartiere di famiglie il nostro. I benefattori vanno dove ci sono i bambini».
STAI LEGGENDO
Nephilim. Guerra in Purgatorio
FantasíaNon puoi scegliere di nascere Celestiale. Puoi solo scegliere dove volare. La tregua era stata stipulata. Dopo quattromila anni i Nephilim Celestiali e i Nephilim Infernali avevano deposto le armi spartendosi le Americhe. Ma la pace era stata con...