Nephilim. Guerra in Purgatorio

40 . Val/Valerie

«Notizie?». Il mio posto. La mia domanda. I miei bisogni. L'ufficio, il sapere e il controllo. Questo sono. Due giorni a letto sono stati sufficienti. Sufficientemente rigeneranti, lunghi. Noiosi. Quello che mi ha detto Jonathan è stato l'ultimo colpo. L'ultimo tradimento. E poi Emily d'accordo con lui. Il buonsenso della famiglia buttato al vento. Senza più senso. Era molto tempo che non vestivo femminile. È vero, i demoni riconoscono maggiormente l'autorità maschile. Ma dopo quattro anni è tempo di tornare Valerie. La necessità di mostrarmi più forte mi impone di rimanere presente a me stessa. Il cambiamento disorienta chi mi sta davanti e mi fornisce un vantaggio. Come donna mi sento più sicura di me. Più padrona della situazione. I Demoni impareranno presto a rispettarmi lo stesso.

«Sì signore... signora». Malfesh è in piedi davanti alla scrivania. Il completo di Armani gli dà una certa aria composta. Il gessato però si abbina poco agli occhi rossi e neri che fiammeggiano sotto le palpebre scure. «Suo fratello e sua sorella sono in contatto con uno Stregone umano». Alexander. Avrei dovuto controllare più da vicino le frequentazioni di Emily.

«Vai avanti».

«Cercano l'Infernale. Prenderanno contatto con lui telepaticamente. Organizzano la sua fuga dalla prigione».

«Merda!». Colpisco con un pugno la nuova scrivania di mogano. «Questo ci porterà sotto l'inquisizione degli Eterni! Che cosa pensano di fare? Muovere guerra? Sanno che Lui gli ha sottratto i poteri da Infernale?».

«Sì, ma lo Stregone ha un piano». Si sta divertendo il bastardo. Fa finta di nascondere un sorriso. Conosco i tuoi giochi, Malfesh. Il tuo conto alla rovescia è iniziato.

«Un piano? Di cosa stai parlando? Avanti spiegati!». Si vende ogni informazione con studiata lentezza. Sa che per me valgono più della sua vita. È solo per le informazioni che continuo a tenerlo.

«Il discorso sul libero arbitrio deve aver colpito molto suo fratello...». Come diavolo sa di quel discorso? Eravamo soli nella mia stanza. Se Malfesh sta scoprendo carte così importanti vuol dire che anche lui è consapevole di essere all'ultima partita. Questa è una minaccia. Mi sta dicendo che conosce cose ben oltre il mio sospetto.

«Lui e sua sorella hanno chiesto aiuto allo Stregone, non soggetto alla legge degli Eterni». Questo è un ragionamento da Emily. Io stessa ingaggio molti Umani per avere più margine di manovra, oltre i limiti imposti dagli Eterni.

«I genitori dell'Umano erano esperti nell'uso delle erbe. Lo Stregone conosce un veleno in grado di privarli delle capacità soprannaturali. I suoi fratelli l'hanno convinto a preparare un siero che ha l'effetto opposto. Vogliono ridare i poteri all'Infernale». Si ferma. Aspetta un mio cenno per continuare. Vuole tenermi al filo, dare il giusto effetto a quello che mi dirà. Più che un Demone è un attore. «Un siero che possa invertire l'incantesimo degli Eterni».

«Ridare i poteri a quel diavolo? Mettersi in così netto contrasto con loro vorrà dire guerra!». «Non penso importi ai suoi fratelli».

Come ha avuto queste informazioni al momento è secondario. Se quello che mi dice è vero anche solo per la metà, quei due stanno per toccare un vespaio.

«Stammi bene a sentire, Malfesh. Se mio fratello e persino mia sorella non si rendono conto della gravità di quello che stanno facendo dovrò metterci mano io. Devi tenerli d'occhio. Raccogli tutte le informazioni che puoi. Usa ogni mezzo per tenerli al sicuro fino a che non capiamo come vogliono muoversi. Per allora penserò a un modo di salvare Jonathan ed Emily. Adesso vai e tienimi informata».

Malfesh fa un breve cenno con il capo ed esce dalla stanza. L'orologio sulla scrivania batte lentamente il tempo. Alzo il telefono. Compongo un numero, inserisco un codice e attendo che dall'altro capo aprano la comunicazione.

«La tossina che avete sviluppato, è inodore e insapore, giusto?».

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