«Tu stai scherzando vero?». Val si agita nel letto dove stava riposando.
«Quel mostro mi ha strappato le ali e tu vieni a chiedermi aiuto per riportarlo indietro? Per quel che ne so, Lui lo sta scorticando vivo, e mi sta benissimo così!».
La sua camera da letto, normalmente affollata di vestiti, camerieri e curatori d'immagine, è vuota e pulita. Solo il grande letto matrimoniale conserva la sua opulenza. Sembra composto di strati di stoffa. Il letto poggia alla grande vetrata che si affacciava sulla baia di Manhattan. Delle semplici serigrafie decorano un tratto di vetro alle sue spalle. Val ha girato la testa di lato e guarda fuori, non vuole più parlarmi.
«Valerie». Emily cerca di abbassare i toni del discorso ma non è possibile. Non stavolta Emily. «Tu hai ucciso uno dei suoi amici Val!».
Emily è seduta sul letto e, per la prima volta nella mia vita, mi sento a disagio a stare con loro. «Non pensi che sia abbastanza quello che è successo?». Non mi interessa se devo alzare la voce. Non mi interessa se è Val, stavolta, a essere in una posizione di svantaggio. Dovrà ascoltarmi e dovrà farlo fino in fondo.
«Ci hanno attaccato in casa nostra. Se non riesci a cogliere la gravità della cosa non so davvero cosa dirti!».
Val non mi vuole ascoltare. Continua a non guardarmi. Starà pregando che me ne vada e lo lasci solo. Mi ha accolto a braccia aperte. Adesso mi vuole fuori di qui.
«Ok, adesso cerchiamo di calmarci!». Emily si intromette ancora una volta. «Se vogliamo che la situazione si risolva per il meglio, se vogliamo che le tue ali siano rigenerate, e solo gli Eterni hanno i mezzi per farlo, allora dobbiamo cercare di abbassare i toni e rimettere le cose a posto! D'accordo?».
«Abbiamo bisogno di avere più informazioni possibile su dove sia stato portato Ryan».
«E questo come dovrebbe aiutarmi a riavere le ali? Interferire con i piani degli Eterni è l'unica cosa che non mi aiuterà a riaverle indietro. Come sia, ho già detto a Emily che non ho idea di dove siano gli Eterni. Sono stato portato lì con un teletrasporto, e nella stessa maniera mi hanno portato indietro. Penso fosse sempre in America, ma per quanto ne so, potevamo trovarci nel bel mezzo di una foresta in Germania!».
«Va bene...». Emily si è messa a fare da paciere. «Ci occuperemo anche delle tue ali. Il mio amico Stregone potrebbe riuscire ad aiutarmi, ma prima dobbiamo portare Ryan indietro. Hai visto nessun dettaglio che potrebbe aiutarci? Hai detto che la casa è in una foresta. Che alberi c'erano?». «Emily, non ho fatto caso agli alberi, avevo ben altro cui pensare in quel momento. Non lo so, saranno stati dei pini».
«Non sforzarti troppo Val! Rischi di darci qualche indicazione utile!». Non riesco a tenere a bada la rabbia. Ryan potrebbe essere vittima di torture e punizioni di ogni genere. Non posso stare calmo. Ora che ho visto che Val se la caverà, anche se mutilato, l'unica preoccupazione rimasta è per Ryan. Di lui non abbiamo notizie, e se con Val sono stati così duri da non rigenerarlo, non voglio immaginare cosa può essere successo a lui.
«Qualcos'altro?». Emily finge di non sentire le mie parole.
«No, Emily». Si ferma. Finalmente sembra provare a riflettere. «Poco prima che andassi a parlare con Lui un puma ha attaccato un cervo, proprio davanti alla finestra della sala in cui abbiamo discusso».
«Un puma?». Perché a Emily sembra un'informazione importante? «Un puma. Lui lo chiama il Giardino Selvaggio».
Non capisco. Emily sta digitando qualcosa sul cellulare. Poi un'esclamazione di vittoria.
«I puma sono presenti solo in America del Nord e in parte in America Centrale!». Mi abbraccia. «Il cerchio si restringe, Johnny! Hai visto?».
«Sì». Il Nord America. È un territorio così vasto. Che differenza può fare? «Johnny, con l'aiuto di Alexander forse potremmo trovarlo adesso!».
«Tu pensi che basti questo?»
«Hai un profondo legame con lui ormai. Sono convinta che questo ci aiuterà». Cazzo. Emily, questo non dovevi dirlo. È un errore che ci costerà caro.
«"Un profondo legame"? Jonathan, di cosa sta parlando?». Val mi afferra la mano.
«Ryan mi ha salvato da uno dei tuoi scagnozzi durante la festa. E ho passato del tempo con lui». «Tu stai scherzando, vero?». Val guarda prima me, poi cerca una smentita da Emily.
«No, Val. Non sta scherzando». Le parole di Emily lo abbattono del tutto. Mi lascia la mano. «Se può farti sentire meglio, ho effettuato dei controlli e ti assicuro che Ryan non ha cattive intenzioni. Non è stato lui a organizzare l'attacco alla festa».
«Nessuno ha organizzato l'attacco alla festa, era solo una bravata che...». Non riesco a finire la frase.
«Ma di cosa state parlando? Hai fatto controlli? Una "bravata"? Ma siete impazziti? Emily, anche tu? Non sei così sprovveduta da non ricordare che la guerra ce la siamo appena lasciata alle spalle e
che la tregua si regge tuttora su un filo sottilissimo. Quello è un Hill! Ti ha dato di volta il cervello?».
«Valerie, la guerra è finita. Lo abbiamo detto tante volte. Ma se non siamo in grado di pensare diversamente, le cose non cambieranno mai».38
«Val, il punto non sono né Emily, né i controlli che ha fatto, né la guerra. Il punto è che Ryan è una brava persona. Una brava persona che mi ha salvato senza preoccuparsi dei rischi che stava correndo e che per questo motivo adesso è in pericolo. Non abbiamo bisogno del tuo permesso, né di quello di nessun altro. Abbiamo il dovere di salvarlo. Ricordi quello che hai detto a nostro padre quando ho salvato quel ragazzo sulla spiaggia?». Il mio ultimo, disperato, tentativo di avere di nuovo il tuo aiuto, Val, ti prego.
«Era diverso, Johnny. Quello era un umano e tu un ragazzino. Qui stiamo parlando di un Infernale. E poi davvero non riesci proprio a capirlo?». Val sembra svuotato di ogni energia. «Puoi anche sbattermi la porta in faccia e non ascoltare le parole di una persona che ti ama davvero dal profondo del proprio cuore. Ma non puoi voltare le spalle agli Eterni. Quanto pensi che ci metteranno a scoprirvi? E quando succederà cosa faranno, secondo te? Vi lasceranno in pace? Vi daranno un buffetto per la bravata?».
«Io... non lo so, non ho pensato a questo...».
«Esatto! Tu non hai pensato, Johnny! Io non so cosa sta succedendo. Forse pensi addirittura di avere un debito per lui, o peggio, di provare dei sentimenti per lui. Un Celestiale e un Infernale? Non ve lo permetteranno mai! Alleati, amanti o semplici amici. Nessuna di queste cose potrà succedere mai. Quando lo verranno a scoprire, e se Ryan è stato davvero chiamato da Lui allora è probabile che lo sappiano già, farete bene a nascondervi! E lo sai quanto me che con il Faro non c'è luogo dove non potranno trovarvi» Il Faro. Con il Faro sanno sempre dove siamo. Forse possiamo usare il Faro per trovarlo. «Noi non siamo stati disturbati fino ad oggi perché abbiamo camminato sul percorso che hanno tracciato loro per noi. Non abbiamo il libero arbitrio. Solo gli Umani ne sono dotati. Non c'è concesso scegliere. Gli Umani possono sbagliare. Noi no. Noi possiamo solo obbedire alle leggi degli Eterni. Possiamo solo piegarci alla loro volontà. Perché questo è quello che dice la legge divina» Val deglutisce a fatica. «Quindi faresti bene a toglierti dalla testa questo Ryan, lasciarlo nelle mani di Lui e andare avanti con la tua vita. Per quel che vale, ricorda che ti ho sempre protetto e se sei abbastanza intelligente, capirai che lo sto facendo anche in questo momento. Ma se andrai avanti con questa storia, io non potrò che voltarti le spalle. E lo stesso farò con te, Emily. Non posso sacrificare tutto solo perché avete perso il lume della ragione. Mi dispiace, ma c'è troppo in gioco».
Il silenzio che segue è pesante e non riesco a pensare a niente da dire. Se anche Emily dovesse lasciarmi non so davvero cosa potrò fare.
«Valerie, è meglio se adesso riposi». Emily accarezza la guancia di Val. «Questa faccenda ce la sbrigheremo da soli. Ti verrò a trovare presto».
Mi posa una mano sulla spalla. «Johnny, adesso andiamo». Chiude la porta alle nostre spalle. Ho l'impressione di sentire Val imprecare a bassa voce dietro di noi.
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Nephilim. Guerra in Purgatorio
FantasíaNon puoi scegliere di nascere Celestiale. Puoi solo scegliere dove volare. La tregua era stata stipulata. Dopo quattromila anni i Nephilim Celestiali e i Nephilim Infernali avevano deposto le armi spartendosi le Americhe. Ma la pace era stata con...