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Lele parla tranquillamente con Stefano in napoletano mentre raggiungo Emma in giardino che si sta x accendere una sigaretta. Gliela levo dalle mani. Mi guarda.
«smettila di fumare, che ci sta che non va? »
«niente Elo!»
«non ti credo! È la terza sigaretta da quando stiamo qui, al massimo ne fumi una. »
«sono nervosa»
«per cosa Em?»
«non lo so Elo. Non lo so!»
Mi siedo vicino a lei, le prendo una mano e gliela stringo. Scoppia a piangere.
«ohiiii» l'abbraccio
«stiamo cercando un bambino ma non arriva Elo. Niente, sono il problema. Lui dice di no. »
«Emma ascoltami, più lo cerchi meno arriva. Non ci pensare. Vivi le giornate senza darci peso. Arriverà quando meno te lo aspetti »
«mi fa rabbia veramente »
«Emma non sei un problema mettitelo in testa. Questo bambino se arriverà sarà il vostro piccolo miracolo. So che non è facile per te. Non ti buttare giù per favore. Stefano lo vedo felice, innamorato non ti lascia un secondo. Quindi stai tranquilla mhm»
Mi abbraccia. Sorride. Si asciuga il viso.
«voglio sentire presto questa canzone per il pupo. »
«appena Lele ci lavora un po' alla melodia, poi verremmo a registrare»
«ho visto i nuovi testi»
«si ho dimenticato il registratore con la mia voce »
«non ti preoccupare abbiamo tempo per sentirle»
«sono tutte scritte in questo periodo. Le emozioni sono di più. Le sensazioni da mamma sono arrivate. Mi sento una donna pronta ad amare il proprio figlio. Sono pronta a dare a lui ciò che mia madre non è riuscita fare con me»
«sarai una mamma stupenda Elo»
«ma quelli che stanno combinando? » chiede Emma ridendo alzandosi. Non voglio vederla triste. So che come me si abbatte subito. La seguo e troviamo Stefano e lele seduti sul divano a parlare tranquillamente tra di loro.
«napoletaniii che fate senza di noi?» dico io distraendo i due. Lele salta in aria con tutto il telefono e Stefano se la ride.
«sei proprio un caga sotto amo»
«vie qua va» dice ridendo poi. Stefano tira Emma tra le sue gambe lui fa lo stesso con me.
«dovremmo organizzarle più spesso ste cene» dice Emma sorridendo.
«concordo,chiamiamo anche gabbo»
«come fa casino lui nessuno ste»
«ma che scherzi!!!» esclama ridendo.
«quello è impazzito per il nipote. L'altro giorno era in giro con la ragazza è venuto a casa con un completino da neonato con la scritta io sono matto!» dice Lele.
«no va beh! Ma salviamolo.»
«Emma è un caso perso Gabriele »
«annamo bene!!»
«Elo allora hai deciso quando ci farai sentire quelle bellezze canzoni » Stefano indica i testi sul tavolino.
«quando Lele si decide ad aiutarmi con gli arrangiamenti che fanno schifo i miei»
«aaah mo inizia! Guarda che sai fare benissimo le cose da sola, e poi in "unica sei" devi solo aggiustare alcune parole e le melodie ci sono. Anche gli accordi con piano e voce»
«hai una canzone piano e voce non me lo dici?» scatta Emma guardandomi. Sorrido.
«veramente è una canzone scritta prima che restassi incinta. Mi stavo amando così tanto. Mi guardavo allo specchio è dicevo che ero unica. »
«wooow vogliamo sentirla»
«stefano posso assicurarti che la sua voce solo con il piano suonato è da bomba atomica. »
«e tu sei di parte perché il piano lo suoni tu e poi sei il mio fidanzato quindi non vale»
«vale vale amo» ridiamo tutti insieme.
Prima di restare incinta avevo delle sensazioni nuove. Non so come potrei spiegarle infatti una notte Lele dormiva tranquillo e io ho preso un foglio lasciato da lui dentro il mio cassetto tempo fa e iniziai a scrivere. Unica sei lo chiamato. Mi sentivo unica. Unica per me stessa mi amavo tanto. Unica per lui che mi faceva sentire amata e protetta. Unica per il mondo. I fan e l'amore di loro. Unica è basta. Ero io, Elodie, ero unica per una volta mi stavo facendo bastare.

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