77. Ricevimento

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Roberto raggiuge il palchetto minuscolo a fine tavolata e prende il microfono. Tutti lo guardano. Elo mi stringe la mano. Michele è seduto tra le gambe di ada che gioca.
«Non sono solito a parole. Infatti credo che Elodie su questo lato abbia preso da me. Questo giorno è molto importante per mia figlia e lo è anche per me. Io e Claudia non siamo stati un buon esempio in quanto coppia. Quando ci siamo separati Elodie e fey erano veramente piccole e...» si blocca, ingoia la saliva, Elo inizia a piangere, stacco la mia mano dalla sua accarezzandole la schiena e riprendendo la sua mano con l'altra libera. Respiro prontamente « speravo di riuscire a fare da madre e anche da padre con scarsi risultati però. Elodie iniziava a prendere le redini di casa; dava ordini a tutti e pure a me quasi. Io oggi Elo ti chiedo scusa se non ho saputo tenere le redini della famiglia, se io e tua madre quando eri piccola spesse volte litigavamo davanti ai tuoi occhi. » Elodie si alza e raggiuge suo padre. Lo abbraccia, piangono insieme «Sono felice che hai incontrato una persona come Lele nella scuola. Lele ti devo ringraziare; mia figlia è rinata con te, è cresciuta tanto, ha imparato ad amarsi e ad amare gli altri come non ha mai fatto. Ha avuto il coraggio di parlare di nuovo con la madre e ricostruire un rapporto quello che non hanno mai avuto. Ha riniziato a credere nell'amore, solo perché tu gli sei stato accanto e l'hai amata come nessuno abbia mai fatto. Prenditene cura sempre. Prendetevi cura sempre della vostra piccola famiglia. Costruite e Amatevi. Vi voglio bene. » li raggiungo. E abbraccio mio suocero. Noto che Claudia è in lacrime. Mi avvicino, mentre elo resta con Roberto. L'abbraccio.
«grazie, grazie per averla messa al mondo. » mi stringe e piange ancora.
«grazie a te per averla resa così felice e fiera di se stessa. Grazie perché senza di te ora forse non mi parlerebbe nemmeno.»
Le lascio un bacio sulla guancia. Mia madre va verso Roberto e prende il microfono.
«linda pure con il discorso te prego ho finito i fazzoletti! » esclama Elena facendo ridere tutti gli invitati. Rido pure io. Elodie mi raggiuge. Mi bacia. Abbraccia poi la madre e ascolta la suocera.
«Bene, anche io volevo dire qualcosa; non mi dilunghero troppo. Se roberto ringrazia mio figlio. Io devo ringraziare a Elodie. Ha fatto tanto per Lele. Gli ha fatto capire cos'è l'amore. Cosa si prova veramente quando si ama qualcuno. Quando quel qualcuno diventa importante si tende sempre a proteggerlo. Elodie ti ho accolto nella mia famiglia come una figlia e non mi pento della scelta che ho fatto, lo rifarei altre mille volte, ho sempre pensato fossi la ragazza adata per mio figlio; nonostante fossi più grande di lui si vedeva che avevi bisogno di protezione e di essere amata. Ti senti una Bambina quella che non sei mai stata da piccola. So cosa hai passato e so anche che ti sei sentita subito a casa quando per la prima volta Lele ti ha presentato a noi. Vi auguro ogni bene ragazzi. »
Sorrido. E andiamo ad abbracciarla.
«io posso dirla na cosa» Gabriele interrompe il momento «ho finito le lacrime si può tornare a ridere»
«sei sempre il solito eh gabbo» le dice Elo.
«facciamo un brindisi a questa coppia » urla che cretino!
«se non ci sfraccassavi i timpani era meglio Gabrie» esclama Emma ridendo. Dopo il brindisi stringo Elo per i fianchi lei mi guarsa. Sento qualcuno suonare la chitarra e qualcuno il piano. Emma e Francesca. Sorrido. Suonano la nostra canzone.

Un cuore in due.
La stringo forte e balliamo. I nostri corpi a contatto come i nostri cuori e gli occhi dentro gli occhi dell'altro.
Sussurro un ti amo al suo orecchio. Mi sorride e mi bacia.
«Ti amo anche io»

Un Cuore In Due ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora