74. Wedding day parte due

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Lele mi ha accompagnato a casa di Emma resterò qui fino al giorno della cerimonia ovvero oggi e domani. Poi il gran giorno. Ci sposiamo ad Orte nella città di mio padre. Io non vedo l'ora! Essere legata per sempre a Lele mi fa scoppiare il cuore, già lo sono adesso ma sapere di essere sua moglie è tutta un'altra cosa.
«Amore, allora ci vediamo in chiesa, non fare tardi e a Michele ci penso io» già Michele ha un anno adesso che cammina potrà portarci le fedi. Abbiamo aspettato questo momento perché volevamo che fosse lui a consegnarci il simbolo che ci legherà. Non parla ancora dice solo papà e mamma. Corre da una parte all'altra e ci fa un po' dannare ma è l'amore della nostra vita. Arrivato così all'improvviso e voluto quasi subito come se lo aspettassimo da tempo alla fine.
«mi raccomando Le, non fargli mangiare schifezze.»
«amore so cucinare »
«no le patatine fritte le ha mangiare lunedi. No fargli roba che gli fa male se no poi gli fa male la pancia» mi prende il viso tra le sue mani. Mi guarda negli occhi.
«Elo stai tranquilla! Non ammazzero nostro figlio non lo fatto quando era piccolo, non lo farò ora!»
«Le ti prego la Coca-Cola no che non dorme!» sbuffa. Ok sto diventando pesante.
«Emma ti aspetta! Ti amo sono sicuro che sarai un incanto»
«ciao cucciolo, ti amo anche io fatti bello» sorrido.
«dai un bacio a Michele ti prego!»
«sarà fatto amore » lo bacio con passione. «vai o non ti mollò piu»
«non sarebbe una cattiva idea»
«cosi non ci sposiamo più » rido e lo bacio di nuovo. Scendo dalla macchina. Suono e Emma mi apre subito. Salgo in casa. Saluto Lele con la mano che parte e va via.
«finalmente sei arrivata!»
«ciao Brown scusa ma sai doveri di madre»
«eeh! Come sta il piccolo?»
«alla grande, spero Lele non gli faccia mangiare schifezze Emma. Ho il terrore!»
«maddai! Fidati di lui su»
«quello sarebbe da hamburger e patatine fritte»
«guarda che le sa cucinare anche un piatto di pasta, ti ricordo che la cena del matrimonio voleva cucinarla lui e poi ti aiuta sempre »
«non voglio che stia male»
«Elo,Michele è in buone mani. Se non saprà che fare ci sta linda dai»
«l'abito?»
«arriva tra pochi minuti »
«che ansia »
«ma se lo hai già provato »
«si ma non nella mia taglia» ride.
«ciao Elodie»
«ciao Ste»
«amo senti io vado che Gabriele mi sta aspettando per vedere la giacca grigia che mi deve prestare »
«va bene»
«a dopo» la bacia, mi saluta di nuovo e poco dopo arriva la francy con Isabel e mio abito da sposa.
«signorina è pronta? »
«fra mi sento male»
«Elo il sogno si sta per realizzare »
«si,ho il cuore che batte» respiro profondamente e poi prendo l'abito e lo provo. Che emozione!

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