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«Michele vieni qui! »
«no»
«michele non farmi arrabbiare! Vieni qui subito!»
«no papà »
«Michele»
Lele richiama per l'ennesima volta figlio che ha buttato tutta l'acqua in terra dopo averlo avvisato tre volte che non si fa. Lo guardo mentre cerca di essere serio con la faccia arrabbiata. Michele lo guarda terrorizzato. Ha sempre paura di Lele quando si arrabbia.
«mamma» corre verso di me e si attacca alle mie gambe. Lele mi guarda come per dirmi "che se lo difendo si incazzera anche con me"
«michele, papà ha ragione! L'acqua non si butta in terra. Te lo ha sempre detto » lo rimprovero io mia volta. «vai siediti sul divano che mamma pulisce qui»
«papà totto»
«papà non ti picchia; vero papà? » Lele non risponde. Prende il bambino e lo fa sedere sul divano. Nel rigoroso silenzio pulisco la cucina. Passo lo straccio in terra e li raggiungo. Lele ha la testa appoggiata al cuscino è completamente sdraiato sul divano e il figlio sopra di lui.
Fa tanto il duro ma si scioglie sempre a guardare quegli occhi celesti.
I miei due uomini. La mia vita qui. Ferma davanti ai miei occhi. Scatto una foto e decido di condividere questo momento: "Non potrò mai spiegare al mondo intero cosa provo a vedere queste scene la notte. Padre e figlio abbracciati uno dei momenti che a volte vorresti tenere per te. Invece oggi ve li mostro. La notte in casa Esposito - Di patrizi succedono queste cose. #padreefiglio #lamammapiufelicedelmondo #lorodueinsieme #imieiuomini #lamiavita #espositoallaseconda #viamo #sonoanchevostreleforzecheho ❤ " pubblico su instagram e la invio a Linda. Con un messaggio: "tuo figlio tuo nipote. Il primo lo rimprovera l'altro vuole fare come vuole lui. E poi li trovo così. Baci da Roma a Napoli vi voglio bene."
La risposta di mia suocera non si fa attendere: "uno scatto che esprime tutto l'amore che ci sta tra voi. Ciao Elo un bacio a tutti e tre. Vi aspettiamo a pomigliano. Ti vogliamo bene anche noi❤"
Appoggio il telefono e mi avvicino a loro. Accarezzò il ciuffo di mio marito che continua a dormire tranquillamente, decido di andare a farmi una doccia prima di portare il piccolo nella sua culletta.
Salgo al piano di sopra, entro in bagno, mi spoglio e mi butto sotto il getto d'acqua. I pensieri affiorano nel mio cervello, senza che io possa fermarli, è un continuo frullare tutto in testa; io ed Lele ultimamente non abbiamo più la nostra intimità e mi sento in colpa. So che gli manco ma non lo da a vedere, perché lui è forte, è uomo e non deve mai far notare che magari sente la mancanza di qualcosa. Eppure so che gli manca fare l'amore con me. Anche quando mi ha detto che vorrebbe fare un altro bambino con me, era come se in testa le frullasse l'idea di volermi, il desiderio di avermi. Questa cosa mi fa impazzire. Mi insapono la schiena per bene, quando il box si apre e lele si attacca alle mie labbra. Sorrido nel bacio. Ne avevo bisogno. Interrompe tutto il fiume di intrippi che il mio cervello stava combinando.
«michele?» chiedo cercando di riprendere respiro.
«nel nostro letto dorme. Ho sentito che eri in doccia e ne ho approfittato per farla con te» mi dice con uno sguardo malizioso. Gli accarezzò la schiena e riprende a baciarmi. Ecco, il mio pezzo mancante. Lui,la seconda parte della mela. Facciamo l'amore dentro quel piccolo box doccia che emette tanto amore adesso.

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