Un Cuore In Due ❤

62.

Flashback

Ore 5:00 del mattino
I dolori stanno aumentando, non voglio svegliare Lele sicuramente passeranno. Mi accarezzò la pancia, amore ti prego non è il momento, papà ha un instore domani. Respiro profondamente cercando di dimenticare il dolore che si fa sempre insistente. Pochi secondi e mi sento le gambe bagnate. Merda!
«Leleeee»
Non risponde. Gli muovo il braccio, niente non ha intenzione di svegliarsi.
«leleeeeee!! Oooohhh » respiro. Vedo che si alza in piedi e mi guarda.
«che succede?»
«mi si sono rotte le acque! » esclamò. Corre verso il bagno, prende la piccola valigetta appoggiata nel mobile e la prepara a dovere. Mi fa scendere lentamente dal letto e riesco a cambiarmi.
«amore stai tranquilla, io ci sono.»
«fa maleeee le» dico urlando nella macchina. Parcheggia, mi aiuta a scendere. Entriamo e chiede un aiuto.
«sala parto veloce» dice un infermiera. Mi mettono nella barella e mi portano in sala parto. Lele non molla la mia mano.
«signorino, portiamo la sua ragazza in sala parto, la chiamiamo noi »
«le non lasciami sola»
«non ti preoccupare amore» mi lascia un bacio sulla fronte e mi portano dentro.

Elo è dentro. Sto sudando freddo, non so cosa stia succedendo. Ho chiamato tutti. Cammino avanti e indietro.
«Lele» mio suocero mi abbraccia, lo stringo.
«è dentro mi devono chiamare ancora. Sono agitato non so che fare»
«stai tranquillo » fey mi appoggia la mano sulla spalla.
«i tuoi sono in viaggio,li ho sentiti prima» confessa Claudia abbracciandomi.
«grazie di essere qui» rispondo.
«lele Esposito » mi volto « la sua ragazza chiede di lei, è pronta al parto ma senza di lei non vuole mettere al mondo suo figlio »
«eccomi»
«vai vai facci sapere» sorrido, entro dentro e raggiungo elo che è tutta completamente sudata; le stringo subito la mano.
«amore sono qui è ora di mettere al mondo questo pargolo»
«non mi lasciare» sussurra
«non lo farò mai amore»
«Elodie sei pronta ?» chiede l'ostetrica. Lei annuisce. La guardò negli occhi. Poche spinte bastano per vedere la testa e poi altre quattro per sentire il miglior pianto del mondo. «è un maschietto! Auguri ragazzi»
Sorrido e inizio a piangere, lo appoggiano sul seno di elo e inizio a piangere. È lo scricciolo più bello del mondo, le manine chiuse in dei pugnetti,continua a piangere cerca il seno della mamma.
«Ragazzo» l'infermiera mi richiama «vuole tagliare il cordone?»
«certo» prendo le forbici e taglio il cordone. Non faccio altro che sorridere.
«ti amo» sussurrò ad elo guardando la nostra meraviglia. Mi chiedono se posso uscire devono visitare la mia ragazza e pulire il bambino.
Esco e raggiungo tutta la famiglia. Mi guardano.
« è un maschietto. Elo sta bene, anche lui. Non è stato difficile il parto ma non voleva collaborare senza di me.»
«auguri neopapà » mi dice mia madre abbracciandomi subito dopo. La stringo forte; profumo di mamma che ora diventerà di nonna. Tutti mi abbracciano.
«come si chiama? » chiede mio padre davanti al nido e alle mille culle. Mio figlio è il più bello di tutti, dorme tranquillamente con il ciuccio in bocca.
«Michele, Michele Esposito come suo nonno perché è l'erede di casa Esposito » in un attimo mi trovo stretto a mio padre. E un ti voglio bene sussurrato.
Oggi non mi manca niente. Ho una famiglia meravigliosa.

Fine flashback

«Elo» Lele mi richiama alla realtà, appoggiando Michele nella sua culletta dopo la sua poppata. Lo guardo. «a che stavi pensando? »
«alla nascita del nostro piccolino. È stata giornata più bella della mia vita.»
«a chi lo dici amore! » mi raggiunge nel letto e mi accarezza una guancia. Lo bacio con passione. Era da un ora che non sentivo le sue labbra sulle mie, mi sembrava un eternità e mi erano mancate parecchio. Ci stacchiamo solo per riprendere fiato.
«il bambino, te, ora Sanremo. Non so cosa posso desiderare di più dalla vita»
«neanche io»
«ho tutto amore. Ho tutto con me. Non mi manca nulla e vorrei che tutto restasse così per sempre. La mia piccola famiglia e i sogni da realizzare »
«sei tutta la mia vita Elo!»
Mi butto su di lui e gli lascio dei baci sul collo.
«anche tu»