68. Ritorni e paure

1.4K 96 27
                                    

3 giorni dopo.
Pomigliano.
Mi giro un altra volta sul letto, mi levo le lezuola di dosso e mi alzo. Non riesco più a dormire controllo l'orario 7:30 del mattino. Forse ha ragione mia madre, non posso stare ancora qua. La serata con Alberto è andata male, voleva parlare della situazione con Elodie ma io in quel momento non volevo sentire manco un respiro. Preparo il borsone per tornare a Roma.
«mamma» la vedo che prepara il latte, appoggio la borsa sul divano e l'abbraccio. «grazie »
«tuo figlio ha bisogno di te e anche lei. Dalle un bacio da parte mia» annuisco. Prendo il telefono dalla tasca e cerco gli orari dei treni. Mio padre mi da una pacca sulla spalla e in silenzio decide di accompagnarmi.
Prendo in treno e salgo a Roma. Devo prendere altra roba pulita, passo a casa di Gabri.
«ciao coglione»
«ciao gabri »
«sei tornato? »
«stasera vado da lei»
«avrei voluto ucciderci 5 giorni fa»
«lo so gabbo, ma dovevo farlo non avrebbe mai capito»
«le hai fatto male Lele »
«so anche questo gabri. Anche io mi sono fatto male. Mi mancano tutti e due. Devo fare il padre e non scappare.» confesso. Il mio amico sorride; mi accompagna a casa e mi aiuta a preparare la valigia.
Chiamo Emma. Che risponde quasi subito.
«Lele dimmi è successo qualcosa? »
«no em, tranquilla. Elo è con te?»
«Eh si ma sta provando »
«quindi non sa che sono al telefono »
«no Lele »
«allora puoi darmi il numero della sua camera, sono a Roma finisco di fare alcune cose e vi raggiungo»
«ooooh sono felice. Camera 367 terzo piano. Chiedi in reception di me e ti daranno la chiave»
«grazie Emma »
«Ti aspettiamo! » chiudo. Posso farcela. Respiro. Controllo che tutto sia apposto a casa. Scrivo un messaggio ad Elo: "chiudi gli occhi e pensami, sarò a millimetro dal tuo cuore ". Invio e spengo l'iPhone.
«gabri ci rivediamo con la famiglia al completo »
«non vedo l'ora! Non lo fare mai più! »
«spero vivamente di riniziare a costruire con lei»
«Vai va! Che non aspetta altro! » rido. Che dio me la mandi buona! 🙈

Sanremo
Ore 04:50.
Sono stanca morta. Ho lasciato Michele con mia madre che è venuta a darmi forza. Continuo a pensare al messaggio di Lele. Stamattina mentre provavo mi ha scritto che sarebbe stato un millimetro da me. Non ha senso la frase se lui sta sempre e solo a Napoli e non si muove. Apro la stanza e mi blocco. Lo trovo sul divano che cerca di tenere gli occhi aperti.
«che ci fai qui? » chiedo dura. Non riesco neanche a guardarlo in faccia,sono arrabbiata e se dovessi incrociare il suo sguardo cederei.
«Possiamo parlare? »
«se ti dicessi di no cosa faresti? »
«voglia solo che ascolti poi decidi di fare quello che vuoi.»
«dimmi» mi siedo sul letto e fisso un punto. Si avvicina e cerca le mie mani ma lo blocco.
«hai ragione! Ho sbagliato ad andarmene, dovevo stare con te e con il bambino. Dovevo stare vicino soprattutto a lui. Capiscimi Elo, mi trovavo davanti a qualcosa di grande, quello che ci eravamo promessi non ci stava più. Il dialogo non ci stava più. Ti allontanavi e io mi chiudevo da elisa. Non riuscivo a scrivere e questo mi portava a prendermela con te. Non volevo andarmene Elo, non avrei voluto lasciarti sola»
«Lo hai fatto Lè. Te ne sei andato di mattina presto. Mi hai lasciato sola a casa con un bambino. Pensi che venendo qui risolvevi le cose? » lo interrompo agitandomi. Non mi deve toccare. Non può pretendere che mi sciolga così. Da un momento all'altro.
«Ok va bene» stava piegato con le ginocchia, si alza e si avvicina al divanetto «hai tutte le ragioni del mondo per essere incazzata con me, ma ricordati che non solo io ho le mie colpe. Io me ne sono andato, ho esagerato tutto quello che vuoi. Ma tu mi hai allontanato dalla tua vita come se non ne facessi più parte, mi svegliavo la mattina e avrei voluto un tuo bacio una tua carezza; invece già stavi giù, pronta per uscire per andare da Emma. La notte tornavo a casa, per quanto fosse tardi avrei voluto stringerti forte e un tuo sorriso mi avrebbe fatto cadere tutte le incazzature. » mi dice con gli occhi lucidi, sta sul punto di piangere. Il cuore mi trema. Non si veramente che fare.

Un Cuore In Due ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora