Un Cuore In Due ❤

72. famiglia Esposito

Le piccole cose? Come può un essere vivente amare le piccole cose quando può avere le grandi?"
"Perché è sempre per le piccole cose che ci si perde, è sempre nei dettagli che è nascosta la vera natura degli esseri viventi."

- Massimo Bisotti

Sapete quando senti quella sensazione di felicità che prevede il corpo. Quelle piccolezze che ti regalano sensazioni magnifiche. Quelle piccolezze che ti fanno sentire la persona più felice al mondo, che non vorresti mai cambiare nulla della tua vita perché sai già che non puoi desiderare altro che quello che tieni già. La mia schiena appoggiata al muro della cameretta di Lele e lo guardo mentre cambia il pannolino a Michele. Lo fa ridere così tanto da farlo sgambettare felice. Gli mette la tutina e gli sistema le maniche tutto con un'accurata attenzione. Il cuore mi scoppia d'amore. Giuro che non mi aspettavo fosse così, è veramente sbagliato ad allontarlo. Mi avvicino a loro non vorrei rovinare il momento.
«amore» soffio sulla sua guancia prima di baciargliela, si volta e mi guarda negli occhi. «siete bellissimi »
«michi glielo dici tu alla mamma che l'unica bella è lei!» esclama parlando con il figlio che lo fissa.
«non è vero. Eravate in un momento tutto vostro. Non avrei mai voluto rovinarlo»
«non hai rovinato nulla Elo. » sorrido. «i miei ci aspettano andiamo? » mi chiede prima di rubami un bacio a stampo, che approfondisco. Ci stacchiamo a corto di fiato.
«meglio fermarci qui che se no se scandalizza il piccolo» scoppio a ridere e prendo il bambino, lo sistemo nella carrozzina. I genitori di Lele sono già al ristorante noi eravamo in giro per Napoli. Appena siamo arrivati abbiamo appoggiato le valigie e siamo usciti, Michele mio suocero era a lavoro e linda doveva fare delle commissioni così ci ha detto che stasera eravamo invitati in un ristorante a Napoli con vista della costa.
Quella donna mi tratta come se fossi sua figlia, come se mi conoscesse da tempo, mi ha accolto in casa sua come mai nessuno abbia mai fatto. Mi è sempre stata vicina e le devo tanto.
«Elo ci sei?» mi accorgo di essere rimasta al centro del pianerottolo con lo scheletro della carrozzeria. Annuisco e salgo in macchina anche io.

Appena arriviamo al ristorante alcune fan ci fermano per una foto. Le Lele chiede un minuto per portare Michele dentro, fa come dice e poi torna, scattiamo alcune foto e raggiungiamo i genitori dentro.
«Eccovi» Mattia mi abbraccia
«ciao matti»
«ciao fratellone»
«ciao linda »
«da tanto che non ci vediamo eh! » mi dice sarcastica abbracciandomi. Rido e poi saluto mio suocero.
«come state?»
«papà tutto bene. Gli equilibri sono tornati quelli di sempre »
«e lele si prende cura di entrambi» dico interrompendo il mio ragazzo.
«siamo contenti per voi!»
«linda grazie di tutto»
«no elo, non mi devi dire grazie sei mia nuora anzi per me sei come una figlia e lo sai bene. Lui doveva capire come dovevi capire tu ma se non si muoveva lo buttavo fuori a calci »
«hai fatto tanto per noi, sono felice di far parte della vostra famiglia»
Lele mi stringe la mano da sotto il tavolo e contraccambio la stretta. Questa è veramente la mia famiglia per intero.