87. Casa Nuova

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*spazio autrice: i capitoli finali stanno arrivando, non voglio annoiarvi a lungo, la FF a una certa prenda la piega di finire come le idee quindi vi avviso in anticipa che il prossimo e l'altro ancora saranno penultimo e ultimo capitolo. Buona lettura se vi va!*

La serratura della porta di casa staccata, entro è tutto spento; Lele e Michele non sono ancora tornati. Stamattina nostro figlio è voluto andare dalla nonna Claudia e quindi sapevo che mio marito andava a prenderlo dopo pranzo. Accendo la luce della cucina e trovo un post it sul frigorifero. Mi avvicino e lo prendo tra le mani "sei arrivata a casa da poco, ora prendi la chiave che ti avevo consegnato qualche giorno fa e aspetta sotto casa. Ti amo fidati di me. "
È ufficiale! È pazzo! Ma che gli sta prendendo. Non sto capendo. Salgo al piano di sopra prendo la chiave dal cassetto e torno giù rispengo le luci e esco di casa. A presentarmi una macchina nera.
«Prego signora Esposito »
«Gabbo ma..»
«Non sono accettate domande» mi interrompe. Salgo in macchina senza fiatare e sale anche lui. Mette in moto e parte. Non ci sto capendo nulla! Non so nemmeno dove sta andando. Dove mi sta portando.
«Gabriele dove stiamo andando? » non risponde. inizio a spazientirmi, voglio sapere. Siamo al centro di Trastevere. Si ferma davanti a una casa. Scende e sparisce.
«ma ti sembra modo Gabriele!! » urlo «sai che potrei ucciderti!!» urlo ancora ma qualcuno apre la portiera.
Quel qualcuno è mio marito con i mio figlio.
«ti ammazzo! Sono incinta, mi fai prendere sto nervoso enorme. » sorride.
«dove hai la chiave?» chiede con una pacatezza enorme. Cerco in borsa e gliela mostro. Spinge il cancelletto e poi mi guarda.
«Benvenuta a casa» lo guardo. Che sta a di? Io pensavo che fosse una chiave di una casa al mare. Mica avevo capito che aveva pensato a tutto, prima che io gli chiedessi che dovevamo comprare casa nuova.
«Lele, che sta succedendo? »
«succede che ho comprato casa più grande. Succede che stiamo allargando la famiglia. Succede che voglio continuare a costruire con te. Succede che questa è la nostra nuova casa. »
«Casa Esposito - Di patrizi mamma»
Non riesco a controllare le lacrime e gli abbraccio entrambi. Questa è la miglior sorpresa che potessi ricevere. Lele mi accarezza la nuca e io ascolto i battiti del suo cuore. Siamo sul marciapiede; decido poi di entrare. L'enorme giardino appare subito ai miei occhi,l'altalena sull'albero e la sedia a dondolo erano i miei desideri più grandi. Camminiamo sul vialetto e infilo la chiave nella toppa dopo due scatti il portone si apre.
Davanti a me l'enorme salotto e la cucina ad angolo. Non posso crederci ancora; ha organizzato tutto per me. Respiro profondamente l'odore di casa, mi avvicino al divano ad angolo. Affianco le scale che portano al piano di su.
«Su ci stanno le camere, su ancora un bagno la sala giochi e una stanza per gli ospiti e sopra ancora la mansarda.» confessa Lele guardandomi negli occhi dopo aver messo il figlio per terra.

Elodie continua a fissarmi senza dire nulla. Mi abbraccia successivamente, sussurandomi un "ti amo" all'orecchio. La stringo e sono super felice che questa sorpresa sia andata a buon fine. Non ce la facevo più a nascondere le cose. Uscire di casa di nascosto, inventarmi che sono da Elisa mentre ci sono i lavori in corso.
«Eri qui...» mi dice, annuisco. Ho gia capito cosa mi volesse chiedere. Saliamo al piano di sopra e guarda attentamente tutte le stanze. La nostra ha una scritta sopra il letto "Silenziosamente costruire", lo fatta scrivere apposta. Ci caratterizza tantissimo, è la nostra scritta.
«Lele hai realizzato qualcosa di stupendo , la stanza di Michele tutta celeste, completamente sistemata a dovere, la camera x il nuovo arrivo con culla e fasciatoio e questa stanza. La nostra stanza. La scritta. L'armadio. Il letto. Io non ho più parole davvero.»
«non hai visto il pezzo forte»
«che cosa? »
«mamma chiudi gli occhi vieni con noi »
«dove mi portate? » chiede curiosa. Le prendiamo la mano e la portiamo di nuovo di sotto, apro quella porta che non avevo mai lasciato aprire nessuno se non Francesca.
«aprili!» dico.
Li apre e davanti a noi uno scenario meraviglioso per chi ama cantare. Un pianoforte, due chitarre, due microfoni.
«lele io davvero non ho più parole.»
«e allora baciami perché voglio solo questo! » mi bacia a stampo. Michele scappa in salotto lasciandoci soli e approfondisco il bacio.
Casa nuova da Vivere.

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