13.

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Essere innamorati significa non vedere l'ora di rivederlo, aspettare con ansia quel giorno, essere felici con un sorriso enorme perché dopo qualche ora uscirete. Essere innamorati significa svegliarsi la mattina con lui in testa, rendere la giornata migliore con il suo buongiorno, addormentarsi con il sorriso per la sua buonanotte, avere un motivo per alzarsi la mattina nonostante sia presto. Essere innamorati significa sentirsi soli e vuoti dopo un minuto che se n'è andato. Essere innamorati significa aver voglia di baciarlo ogni secondo e volergli raccontare la tua giornata o il tuo passato. Essere innamorati significa perdersi nello sguardo dell'altro. Essere innamorati significa voler mettersi in gioco a qualunque costo anche se consapevoli di farsi male.
Ecco io mi sentivo così. Ero semplicemente innamorata del mio uomo, innamorata di tutto ciò che mi faceva stare bene e ciò che faceva stare bene anche lui stesso. Trovarlo davanti la porta di casa dopo ore di viaggio sul treno da Napoli non aveva prezzo. Mi limitai ad abbracciarlo fortissimo vista la sorpresa fatta e anche oggi mi sentivo completa. Innamorata ancora di più. I miei sentimenti verso Lele crescevano ogni giorno non restano mai in standby. Mi stringeva forte per fianchi facendomi capire quanto li fossi mancata, quanto avesse bisogno di sentirmi accanto, di accarezzarmi la schiena come stava facendo in quel momento. Gli lasciai un bacio sul collo, il senso di protezione verso di lui a volte era qualcosa che non riuscivo a controllare. Avevo bisogno di fargli sentire che lui è mio che lo amavo, che non lo voglio lasciare andare da nessuna parte. Chiusi la porta con un piede. Senza staccare mai la presa da questo abbraccio che avrei fatto durare anni se era possibile.
Lele mosse la testa cercando il mio sguardo che trova subito. Cattura i miei occhi in pochissimo tempo, continuava a stare in silenzio come se non avesse parole, non avesse nulla da dirmi, da raccontarmi. Voleva che tutto ciò che sentisse in qyel momento fossero i suoi occhi a comunicarmelo. Gli accarezzai una guancia che pungeva per via della barba che non stava tagliando più del tutto perché a me piaceva così, era più uomo.
«mi sei mancato» era l'unica cosa che riuscivo a dire in questo momento nel silenzio più assoluto di questa casa a Roma. Mi prese per le ascelle facendomi aggrappare a lui come un koala su un albero. Mi strinse forte.
«anche tu mi sei mancata. Questo profumo buonissimo alle fragole dovrò portarmelo in viaggio quando non ci sei» gli presi il viso e incollai le mie labbra alle sue. Era come se da tempo non ne conoscessi più il sapore. Non mi sarebbe mai bastato. Il bacio divento passionale tant'è che mi trascino sul divano ancora aggrappata a lui. Le sue mani accarezzavano prepotentemente la mia schiena e io gli baciavo il collo con una certa intensità che forse non avevo mai avuto.
«vorrei averti sempre con me» gli dissi all'orecchio per poi mordergli il lobo.
«se sei così carnivora. Io non ti voglio» mi fecce scoppiare a ridere. La sua faccia diceva tutt'altro. Non vedeva l'ora che facessi vedere la donna, la femmina che era in me.
«la tua faccia Esposito dice altro»
«me sa che si sbaglia »
«me sa...» rido «ti sto attaccando troppo l'accento romano, finiscila che con il tuo accento sei più sexy»
«le piacciono i napoletani di patrizi?»
«uno in particolare»
«ah davvero» gli sbottonai la camicia, infilai la mano accarezzando il suo petto
«si»
«lui lo sa che sei con me»
«più tardi lo avviso.»
«non è geloso?» lo baciai, gli morsi il labbro, feci per staccarmi ma la sua mano finisce sulla mia nuca facendomi riattaccare subito alle sue labbra.
«uno è geloso uno» dissi una volta staccata a un millimetri dalle sue labbra gonfie e rosse.
«cosi poco?»
«cosi narra!»
«non capisce niente! » eravamo completamente andati,ubriachi d'amore. Non stavamo capendo nulla e menomale che eravamo soli.
«non mi sono mai sentito cosi» confesso lui baciandomi il collo.
«ah no? Le altre non ti hanno mai soddisfatta abbastanza le»
«Non erano te. Non saranno mai te. Poi io mi sento innamorato. Ubriaco d'amore»
«e allora siamo in due amore mio» mi prese di nuovo in braccio e mi porto in camera a fare l'amore.

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