Levi scattò in piedi impietrito.
Portò una mano sul suo viso sfregandolo ripetutamente.'Non è possibile.' Si ripeté più volte, tra se e se.
Si asciugò la fronte, imperlata di sudore, con la manica della camicia.
'Quell'incubo non smetterà mai di perseguitarmi?' Si domandò mentre rifaceva il letto.
Le prime luci dell'alba stavano facendo capolino dalla finestra, non sarebbe più riuscito ad addormentarsi nemmeno volendo.
Scese al piano terra per farsi una tazza di caffè, sperando di non incontrare nessuno.
Entrò in cucina, miracolosamente, vuota.-Siamo mattinieri oggi.- Commentò una voce familiare al corvino, sorprendendo quest'ultimo mentre sorseggiava il suo caffè.
Levi si voltò verso la porta della cucina, Erwin Smith era appoggiato sulla soglia con un braccio.
-Potrei dire la stessa cosa.- Replicò il capitano, appoggiando la tazza su un piccolo tavolino.
-Dormito bene?- Continuò il biondo.
-Perché tutto ad un tratto sei così loquace?- Chiese spazientito Levi.
Erwin fece spallucce osservando coi suoi occhi azzurro intenso il capitano, mentre si avvicinava.
Il corvino andò a sbattere contro il mobile della cucina, indietreggiando.-Questa notte ho sognato noi due. Insieme. Nel letto. Ti ricordi?- Domandò l'uomo biondo poco distante dal caporale.
L'uomo basso distolse lo sguardo impallidendo. Quando stava per replicare una terza voce interruppe il silenzio.
-Buongiorno.- Salutò Eren entrando nella cucina.
Entrambi gli uomini gli rivolsero uno sguardo, diverso.
Erwin gli sorrise avvicinandosi per dargli una pacca sulla spalla.Levi, sollevato dall'idea di non aver il biondo a pochi passi dal suo corpo, gli rivolse uno sguardo riconoscente.
Nonostante la buona azione del giovane, il corvino si ricordò immediatamente della notte precedente.
-Ci mancavi solo tu, moccioso.- Si lasciò sfuggire dalla bocca, il capitano.
-Non badare a quello che dice, oggi è frustato.- Si scusò Erwin avvolgendo il ragazzo con un suo braccio, sotto gli occhi furenti del caporale.
Eren percepì nuovamente la tensione tra i due uomini. Secondo il suo pensiero potevano sembrare due colleghi che andavano d'accordo, mentre invece si sarebbero voluti cavare gli occhi da un momento all'altro.
Il biondo lasciò la stanza dopo aver salutato il castano.
Il capitano finì il caffè pensando all'incubo della notte passata.
Com'era possibile che quella notte tornasse nei suoi pensieri, nonostante fossero passati anni?'Davvero anche lui l'ha sognato?' Si chiese, il corvino, guardandosi intorno.
Il ragazzo capì immediatamente che il capitano era distratto e, curioso com'era, non esitò a chiedere.
-C'è qualcosa che non va?- Domandò preoccupato Eren.
'Dopotutto è stata solo una notte, anche se era da tempo che...' Levi venne interrotto dal più piccolo, che pose la stessa domanda, visto che non era stato ascoltato in precedenza dall'uomo.
-Troppe cose non vanno, ad incominciare da te, moccioso.- Gli rispose nei denti lasciandolo solo in cucina con un pugno di mosche.
Il capitano si diresse, sovra pensiero, nelle stalle. Fece uscire il suo splendido cavallo, montando sella e briglie.
'Una cavalcata mi distrarrà.' Pensò salendo sul quadrupede.
//Oggi due capitoli😆 a caso😱\\
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"Moccioso" //EreRi\\
FanfictionDopo il processo ad Eren Jaeger e all'affidamento di quest'ultimo a Levi Ackerman, per i due inizia il periodo di convivenza al di fuori delle mura. Tra incomprensioni, gelosie e umiliazioni i due si avvicineranno sempre di più fino ad ammettere, a...