Il capitano si mise in punta di piedi sbilanciandosi verso il corpo del ragazzo, il quale lo teneva stretto a se. L'uomo appoggiò una mano al muro vicino al fianco sinistro del suo moccioso, la seconda l'appoggiò sulla guancia del giovane e col pollice stringeva il suo mento aprendo un piccolo varco per la lingua.
Il più piccolo afferrò con l'unica mano libera il colletto della camicia del corvino, tremava ancora e non sapeva se per la paura o per l'improvviso bacio da parte del caporale.
Eren si lasciò trasportare dalle emozioni e seguì i movimenti del più grande, senza preoccupazioni o dubbi.
Sentiva le saporite labbra di Levi baciargli le sue, ne assaporò ogni più piccolo angolo e ogni singola parte non sapendo se dopo sarebbe morto.Ormai a corto di lacrime, non riuscì a piangere, ma se avesse potuto avrebbe pianto di gioia. Per quanto aveva desiderato quell'uomo? Aveva dato fiducia ai suoi amici, al comandante, a chiunque ma non al corvino. Mai, il castano, avrebbe creduto che in fondo anche il caporale potesse provare qualcosa per lui, aveva dato per scontato che lo odiasse e che tutte le volte che si trovavano molto vicini fosse un modo per confonderlo.
Levi spinse la lingua dentro la bocca del ragazzo esplorandola, cercava quella del moccioso la quale si muoveva timidamente.
Presi da tutto quello che stava accadendo si abbracciarono ed il più piccolo prese in braccio l'uomo, il quale incrociò le gambe dietro la schiena dell'amato.I due si divisero solo quando percepirono l'aria mancare, Eren era diventato rosso ma persino il caporale non era da meno, entrambi si strinsero più forte e Levi appoggiò la sua testa nell'incavo del collo del castano.
-Perdonami...- Mormorò il corvino. –Non avrei mai e ripeto mai dovuto accusarti, non è colpa tua se la squadra...- Il più grande non terminò la frase, venendo scosso dalle lacrime.
-Shhh... Levi non voglio le tue scuse, non farlo. So che eri sconvolto, triste e ti capisco, non mi toglierò mai dalla testa che la colpa è mia, ma tu non devi chiedermi scusa.- Lo tranquillizzò come meglio poté il giovane.
-Sono io quello che dovrebbe sentirsi in colpa. Io non ti ho dato l'ordine di trasformarti. Io li ho lasciati soli. E sempre io ho quasi lasciato che quel mostro di ammazzasse.- Cominciò ad incolparsi il capitano, tra le lacrime. –Ti ho pure voluto uccidere solo per non sentirmi colpevole, quando anche se fossi morto non avrei cancellato nulla se non l'unica persona a cui tengo veramente.-
Eren s'irrigidì di colpo nell'udire quelle parole che pronunciate dal corvino risuonavano strane, ma stupende. Era diverso sentirsele dire da Levi, rispetto che sa chiunque altro.
L'uomo riappoggiò le labbra a quelle del suo moccioso, lasciandogli un dolce e semplice bacio che al più piccolo piacque da morire.
All'uomo non sarebbe mai saltato in testa il pensiero di baciare qualcun altro, dopo la brutta esperienza con Erwin, ma era riuscito a capire che di quel ragazzino poteva fidarsi veramente.-Levi, io...- Iniziò il castano. –Vedi, fin dal primo giorno quando al processo ottenni, a modo tuo, la mia custodia, ho percepito che dentro di me stesse succedendo qualcosa. Ho creduto di odiarti, date le circostanze, ma non avrei mai pensato di potermi innamorare. Quando finalmente lo capì, ne stavo parlando con Armin e gli confessai tutto ciò che pensavo e penso di te, senza nemmeno accorgermene. Vederti con mia sorella mi ha fatto star male, credevo l'amassi e ho pensato a vendicarmi, con Erwin. Ti prego di perdonarmi, non so cosa mi fosse preso ma quell'uomo mi trasmetteva sicurezza, ho tagliato i ponti con lui dopo che aveva tentato di baciarmi.- Raccontò il più piccolo mentre riappoggiava per terra l'uomo.
Levi ascoltava ogni singola parola e trattenne l'istinto di uccidere Erwin, nell'udire ciò che aveva detto il castano.
-Mi scuso per averti fatto soffrire per più di un mese. Mi scuso per averti dato fastidio la maggior parte delle volte. E mi scuso di essere solamente un moccioso.- Disse abbassando il capo sulle sue mani, per poi rialzarlo subito ed incrociare gli occhi grigi e rilassati del caporale. –Ma sono fiero di essere il tuo moccioso, di nessun altro.- Confessò infine lasciando un piccolo bacio sulla fronte del corvino.
Il più grande sgranò gli occhi sentendosi andare a fuoco, aveva le guance tinte di un rosso acceso e lo stomaco pieno zeppo di farfalle. Era felice, davvero, dopo anni e l'unica cosa che gli venne in mente di fare fu di riprendere a baciare Eren, con passione e di trascinarlo nella sua stanza.
-Il mio cuore è innamorato di te, moccioso.- Sussurrò all'orecchio del ragazzo richiudendo la porta.
//I'm Here😂♥️
Ci ho messo un po' (sorry😓) ma abbiamo avuto una scossa di terremoto dalle nostre parti (lieve fortunatamente) e il cellulare non collaborava minimamente😶♥️
Detto questo...
Good Night😴\\
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"Moccioso" //EreRi\\
FanficDopo il processo ad Eren Jaeger e all'affidamento di quest'ultimo a Levi Ackerman, per i due inizia il periodo di convivenza al di fuori delle mura. Tra incomprensioni, gelosie e umiliazioni i due si avvicineranno sempre di più fino ad ammettere, a...