-Ma cosa vai a pensare?!- Urlò dopo un lungo silenzio Eren. –Come faccio ad essere innamorato di lui? E...E poi beh...- In preda all'agitazione, il castano, iniziò a parlare a vanvera.
Armin lo guardava ascoltando ogni singola parola, vedendo crescere l'imbarazzo sul volto dell'amico.
Capì di aver fatto centro, nonostante i tentativi di provare il contrario di Eren.-Mi ha picchiato al processo, mi tratta sempre male, mi insulta e mi chiama di continuo 'moccioso'!- Esclamò il ragazzo più grande, ricordando le parole di Erwin.
-Ti sembra normale che possa innamorarmi di una persona del genere? Sempre scontroso, acido, antipatico...- Iniziò, poi, ad elencare qualità negative del corvino.
-Ogni cosa che dico, trova da ridire. Per non parlare della sua mania della pulizia! È snervante.- Riprese il castano. –In più c'è da aggiungere che è talmente basso da ricordare un bambino di otto anni...-
Il biondo sorrise per qualche secondo, ricordandosi solo in seguito che anche lui non era molto alto.
'Sono solo pochi centimetri in più del capitano.' Rifletté tra se e se, sentendosi troppo basso e pensando di passare per una bambino agli occhi delle persone.
-...Uno splendido bambino di otto anni, con una pelle tanto delicata e candida che passerei delle ore a toccare.- Pensò Eren ad alta voce, senza rendersene conto.
Armin lo fissava, capendo che l'amico non si era accorto di star parlando ad alta voce.
-E quei meravigliosi capelli, così morbidi e puliti, naturalmente. Adoro vederlo alla mattina appena sveglio, con quelle occhiaie che all'inizio odiavo e consideravo orrende. Non so cosa farei se non potessi rivederlo mai più.- Riprese il castano.
-Per non parlare del suo meraviglioso corpo, quando l'ho preso in braccio mi sentivo al settimo cielo!- Esclamò d'improvviso. –Ogni singola volta che sento il suo corpo vicino al mio, o che ci sfioriamo, mi sento fremere. Tremo dalla paura di fargli del male, lo sento debole, fragile, ma non posso fare a meno di stargli vicino. Voglio proteggerlo da qualunque cosa, voglio salvarlo da chiunque e non voglio lasciarlo andare.-
Il biondo sorrise per la tenerezza del suo migliore amico, non si era mai aperto così tanto soprattutto in campo romantico.
Quello che non si spiegava era come non si fosse ancora accorto di stare pensando ad alta voce.-Amo le sue labbra, dannatamente invitanti che bacerei in continuazione. Quelle labbra che pronunciano il mio nome, con quella voce cupa e misteriosa ma così sensuale.- Aggiunse Eren.
'Non lo chiamava sempre 'moccioso'?' Si accigliò Armin portando un dito sotto il mento.
-L'ho sentito solo poche volte chiamarmi per nome, ma ormai preferisco essere chiamato con quel soprannome fastidioso e irritante. Potrei morire se da domani smettesse di chiamarmi 'moccioso'.- Concluse il castano, lasciando un teatrale sospiro.
-Quindi... sei innamorato.- Concluse Armin.
L'amico puntò su di lui lo sguardo, tenuto fino a quel momento in un punto imprecisato della camera.
-Che... Ti ho appena detto di no...- Protestò un po' destabilizzato Eren.
-Mi hai appena fatto una confessione sui tuoi reali sentimenti nei confronti del caporale, che nemmeno te ne sei accorto?!- Enfatizzò, ironicamente, il biondo.
-Scherzi, vero?- Sussurrò il più grande.
-Mi spiace. Ma no.-
Eren si portò entrambe le mani tra i capelli.
'Non è possibile! Io non sono innamorato di quell'uomo. Io non posso essere innamorato. Io non voglio essere innamorato.' Pensò agitato, passandosi più volte le mani nei capelli.
-Stai calmo, non c'è nulla di male nel provare dei sentimenti per una persona.- Provò a tranquillizzarlo Armin.
-Non è possibile che mi sia innamorato di Levi. Te l'ho detto come mi tratta e cosa mi ha fatto.- Balbettò Eren. –Posso amare una persona che mi odia?- Domandò triste e confuso.
//Mal di testa time😂😓\\
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"Moccioso" //EreRi\\
FanfictionDopo il processo ad Eren Jaeger e all'affidamento di quest'ultimo a Levi Ackerman, per i due inizia il periodo di convivenza al di fuori delle mura. Tra incomprensioni, gelosie e umiliazioni i due si avvicineranno sempre di più fino ad ammettere, a...