-Eren! Vuoi sapere i risultati dei test?!- Domandò euforica Hanji trovando il ragazzo solo, in cucina.
Da quando Levi era uscito, il castano, non si era mosso. Si era limitato nel sedersi al tavolino ed ad aspettare chiunque.
L'ultima cosa che voleva, in quel momento, era sapere che era incredibilmente pericolo ed imbattibile per gli umani.
Notando la luce negli occhi della donna, capì che forse era fuori strada e che andava tutto bene.-Si.- Rispose il castano sovra pensiero.
Hanji si sedette affianco a lui mostrandogli una pila di fogli.
-Dopo aver passato una notte intera sveglia, ho capito perché nel pozzo non sei riuscito a trasformarti.- Ammise con fierezza la castana.
-Sul serio?- Chiese, Eren, sbalordito delle capacità deduttive della capo squadra.
-Sul serio. Se ti ricordi quando ieri ti sei trasformato stavi raccogliendo un cucchiaino, quindi ti eri posto un obbiettivo.- Il giovane annuì continuando a seguire ogni singola parola della donna. –Nel pozzo, invece, ti era stato solamente chiesto e tu non avevi motivi nel trasformarti. Inoltre mi incuriosisce il fatto che, nonostante il tuo corpo da titano abbia temperature elevate, il materiale del cucchiaio non ha riportato variazioni.-
Il ragazzo era impressionato dalle ipotesi, che avevano una loro verità, della castana.
-Sono giunta alla conclusione che procurarti una ferita non basti. Per trasformarti hai bisogno di focalizzarti un obbiettivo.-
Hanji aveva ragione.
Tutte le volte in cui Eren era diventato un titano, si era prefissato uno scopo.La prima volta, dentro il gigante barbuto, aveva in testa l'idea di uccidere tutti i giganti presenti nel distretto di Trost.
La seconda volta, invece, si era trasformato parzialmente per difendere i suoi migliori amici dalle cannonate dei soldati.
L'ultima volta doveva richiudere la breccia aperta dal gigante colossale, per cui il suo obbiettivo era ben percepito dal ragazzo.
-Non ci avevo mai pensato.- Commentò Eren. –Però le uniche volte in cui mi sono tramutato in titano avevo delle idee in testa.-
-Se è così, non è un problema se ti farai male, non dovresti trasformarti.- Il giovane annuì d'accordo, si sentiva più tranquillo.
-È permesso?- Una voce femminile interruppe la conversazione, bussando.
Il castano si voltò verso la porta, notando Petra seguita da Oruo, Eld e Gunther.
-Entrate ragazzi.- Li accolse Hanji con un sorriso.
-Grazie.- Risposero all'unisono sedendosi vicino ad Eren.
Il silenzio s'impadronì insieme alla tensione, che la donna intuì. La castana uscì dalla cucina, lasciando il giovane coi suoi amici.
-Ci dispiace.- Mormorò la ragazza arrossendo lievemente.
-Non ci aspettavamo una tua trasformazione in quel momento, abbiamo reagito d'istinto e senza nemmeno scusarci.- Continuò Gunther, mentre gli altri due annuivano pentiti.
-Abbiamo fiducia in te, ti proteggeremo sempre anche se non crederai in noi.- Terminò Petra abbassando il capo.
Eren restò di stucco nel sentire quelle parole.
Poco prima di rispondere vide i quattro portare una mano alla bocca e morsarsi il pollice.
Uscì del sangue, ma non sembrava importare a nessuno di loro.'Cosa stanno facendo?' Si chiese il ragazzo.
-Fa veramente male.- Commentarono insieme massaggiando la parte dolorante.
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"Moccioso" //EreRi\\
FanfictionDopo il processo ad Eren Jaeger e all'affidamento di quest'ultimo a Levi Ackerman, per i due inizia il periodo di convivenza al di fuori delle mura. Tra incomprensioni, gelosie e umiliazioni i due si avvicineranno sempre di più fino ad ammettere, a...