La sera Eren, ancora sconcertato, si ritirò in camera sua e per la prima volta non venne interrotto da nessuno.
Per tutta la notte pensò alle parole di Erwin, sul caporale. Era innervosito per non aver saputo nulla in precedenza e che ne era venuto a conoscenza tramite al biondo.
Avrebbe preferito che fosse lo stesso Levi a confessargli ciò che aveva vissuto, ma lui stesso gli aveva detto di non farlo.Era confuso, allo stesso tempo.
Le sue emozioni cambiavano troppo rapidamente e le sue idee pure.
Amava quell'uomo, ma lo odiava anche.
Voleva farlo sorridere, ma lo faceva ingelosire.
Voleva essere la ragione dei suoi sorrisi, invece era la causa dei suoi attacchi d'ira.Quella notte, il ragazzo, dormì con i suoi pensieri che ronzavano in testa.
Levi dopo cena era corso nel laboratorio di Hanji, nel quale la donna svolgeva i suoi test. L'aveva trovata insieme a Mike, che annusava dei campioni, mentre lei rideva.
Il biondo uscì salutando l'uomo, senza l'utilizzo del naso.-Hanji.- La chiamò il capitano.
La donna, meravigliata di sentirsi chiamare per nome, posò le varie ampolle e fece accomodare il corvino su un divanetto.
-Se mi stai chiamando per nome, dev'essere seria la questione.- Commentò lei togliendosi i guanti blu.
-Eren mi odia.- Affermò, senza troppi giri di parole, Levi.
La castana inarcò le sopracciglia, schiarendosi la voce così da ottenere l'attenzione del capitano.
-Come puoi dirlo?- Domandò tranquillamente lei. –A me sembra più che ti voglia bene, non ricordi già nulla dalla notte scorsa?- Continuò.
-Certo che si.- Annuì il caporale. –Ma quando poco fa l'ho chiamato per cena, lui ha preferito il comandante a me.- Confessò tutto d'un fiato.
-Come 'ha preferito'?- Chiese Hanji non riuscendo a seguire il discorso.
-Se n'è andato con lui, a cena nella stanza dei capi squadra credo.-
-Oh.- La donna finalmente capì. –Come oggi a pranzo, quindi?- Domandò tra se e se.
-Cosa?!- Sbraitò Levi.
-Non te l'ha detto nessuno? Dopo pranzo, Armin mi ha raggiunta e ha chiesto se lui e la sorella di Eren potevano passare del tempo insieme. L'ho portato nella sala da pranzo dei capi squadra e l'ho visto lì con Erwin. Credo che in seguito Armin ed Eren siano andati in camera di Mikasa.- Spiegò la donna.
-E tu come facevi a sapere che Eren era lì? La 'sorella' di Eren? Non è la sua fidanzata? Erano soli?! Stava bene il moccioso, vero?- Iniziò a domandare il corvino.
-Calma, calma. una domanda per volta.- Hanji fece cenno con le mani, al corvino, di rilassarsi. -Sapevo che Eren era lì, perchè Mike era con lui nella stessa stanza. Si, Mikasa è sua sorella adottiva e prova dei sentimenti fraterni per il ragazzo. Erwin era solo con Eren, ma stavano semplicemente parlando e non mi chiedere di cosa perchè non lo so. Il giovane stava bene, era 'intatto' se si può dire così, era semplicemente scosso e sembrava arrabbiato.- Spiegò la castana ricordando ogni domanda dell'uomo.
-Ma perchè tutte queste domande?- Chiese poi, lei.
-Eh? Così... Sai lui è sotto la mia tutela e...- Tentò di giustificarsi Levi.
Venne interrotto dalla donna. -Piantala. Ora non è più una scusa, tu non fai queste domande solo per la sicurezza di Eren. C'è un altro motivo, dico bene?- Domandò Hanji, stufa di sentirsi ripetere la stessa tiritera.
Levi annuì silenziosamente.
-Rispondi a questa domanda sinceramente. Altrimenti correrò in camera tua e la metterò sotto sopra, con te legato ad una sedia senza che possa ripulirla.- Lo minacciò la donna ironicamente, mantenendo uno sguardo serio e tetro.
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"Moccioso" //EreRi\\
FanfictionDopo il processo ad Eren Jaeger e all'affidamento di quest'ultimo a Levi Ackerman, per i due inizia il periodo di convivenza al di fuori delle mura. Tra incomprensioni, gelosie e umiliazioni i due si avvicineranno sempre di più fino ad ammettere, a...