16: -Nightmare-

7.1K 516 570
                                    

-Dannato moccioso!- Gridò Levi una volta rintanatosi in camera sua.

Il suo piano di andare a parlare civilmente con il giovane, gli si era ritorno contro fin da subito. Si era addirittura preparato un discorso, mentre invece è stato sopraffatto dalla sua personalità autoritaria finendo con attaccare al muro il castano.

Stava iniziando il gioco provocatorio del corvino, che fu sfruttato dalla vittima facendola vincere.

-Un punto per te, Jeager.- Disse il capitano incrociando le braccia sotto la testa.

L'uomo aveva perso il controllo, quando le labbra del ragazzino avevano tracciato una parte del suo corpo.

'Preferirei seppellirmi, piuttosto che rivedere quella faccia domani mattina.' Pensò portandosi le mani sugli occhi, sconfitto.

-Più ingenuo di così non potevo essere.- Si ammonì chiudendo le palpebre.

Per colpa di Eren era stato costretto a soddisfare la sua voglia da sola, alquanto imbarazzante per il caporale.

'Me la paghi questa, moccioso.' Pensò un instante prima di addormentarsi.

Nella notte, Levi, ricordò un'esperienza di qualche anno addietro.
Un fatto che mai potrà dimenticare.

"Le mani calde cinsero i fianchi del corvino, da dietro, spingendolo sul letto.

Il capitano si ritrovò sotto il peso del corpo perfetto della sua nuova fiamma, quell'uomo incredibilmente serio ma dannatamente sexy.

Prese il volto del caporale tra le mani baciandolo appassionatamente, le lingue danzarono all'unisono alternando intervalli regolari, per prendere respiro.

Levi si lasciò spogliare dei suoi vestiti, si fece accarezzare dall'uomo da cui dipendeva percependo le sue labbra in ogni parte del corpo.

Ben presto anche l'amante del corvino fu privato dell'uniforme, ed entrambi s'infilarono sotto le coperte, riparandosi dal freddo invernale.

Il capitano voleva sentire il suo uomo, voleva essere suo e concedersi completamente. L'uomo lo accontentò, entrando in lui prima con un dito e in seguito con due, sotto i versi animaleschi del caporale.

L'amante di Levi entrò, in quest'ultimo, solo quando lo sentì pronto.
Entrambi soffocarono le loro grida con baci coinvolgenti.

Vennero insieme, sporcando le lenzuola della camera del corvino.

L'uomo molto più alto si accasciò al fianco destro del capitano, stanco.

Lasciò un veloce bacio prima di cadere in un sonno ristoratore, accompagnato dalle parole dell'amato.

-Ti amo, Erwin.- Sussurrò sulle labbra, il caporale."






//Scusate il capitolo breve -.-'\\

"Moccioso" //EreRi\\   Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora