Sentì la sorella chiamare il suo nome, preoccupata, ma il ragazzo non ci fece caso e continuò a correre. Tornò in camera chiudendosi dentro, non a chiave.
Si buttò sul letto di schiena portandosi le mani sugli occhi, scoppiando in lacrime. I singhiozzi rumorosi rimbombarono nella stanza, mentre il respiro del giovane si faceva sempre più irregolare.
Sentiva la gola bruciare e le lacrime non fermarsi.Non capiva cosa gli stesse prendendo. Perché stava piangendo? E soprattutto perché ultimamente era così distratto, così impacciato e così strano?
I suoi pensieri vennero interrotti dallo scatto della maniglia, alzò lo sguardo incontrando gli occhi azzurri e il viso preoccupato del suo migliore amico.
Armin richiuse la porta dietro di se e si avvicinò al letto, si sedette affianco all'amico.
Eren dopo il pranzo con Erwin era stato raggiunto dalla capo squadra Hanji e dal biondo. La donna gli spiegò che il suo amico e sua sorella volevano passare del tempo con lui, così il ragazzo ebbe l'autorizzazione di stare con loro almeno nel pomeriggio.
Armin accompagnò l'amico in camera di Mikasa, ma certamente non si aspettavano di trovare anche Levi, in quella situazione per giunta.
-Che succede Eren?- Domandò gentilmente il biondo.
-Non lo so.- Mormorò tra i singhiozzi il giovane.
Il più piccolo lo prese tra le sue braccia, abbracciandolo. Una cosa che non aveva quasi mai fatto.
Di solito era Armin il ragazzo da proteggere o da consolare, mentre quella volta quello impaurito e confuso era il più coraggioso del trio.-Sfogati.- Gli sussurrò il biondo.
Eren ascoltò il consiglio del miglior amico, lasciando scendere le lacrime fino ad esaurirle. Quando iniziò a calmarsi, sciolse l'abbraccio con Armin passandosi le mani sugli occhi arrossati.
-Non ci capisco più niente.- Confessò, ad un certo punto, il castano.
-Riguardo che cosa?- Si accigliò l'amico.
-Ultimamente mi sento diverso.-
-È normale. Ne hai passate tante dopo il processo, ti capirei se ti sentissi strano.- Tentò di tranquillizzarlo il più piccolo.
-No, intendo che mi sento più fragile, più infantile...- Eren non continuò la frase, venendo scosso da altre lacrime.
-Ascoltami.- Gli sussurrò all'orecchio Armin. –Credo di capire quello che provi. Non voglio farmi gli affari tuoi, ma puoi togliermi una curiosità?-
Il castano annuì ricomponendosi, guardò negli occhi il migliore amico che un po' agitato parlò.
-Ti sei innamorato di... di Mikasa?- Mormorò talmente a bassa voce, che per il più grande fu veramente difficile udirlo.
Eren spalancò gli occhi scioccato.
Davvero il suo migliore amico, credeva che fosse innamorato della ragazza che considerava come una sorella?-Certo che no!- Esclamò immediatamente. –Come ti è venuto in mente?-
-Poco fa in camera di Mikasa hai avuto una reazione strana. Credevo fossi geloso del caporale Levi, per essere così... così vicino a...- Armin venne interrotto dal castano.
-No, no. Assolutamente no.- Cominciò a negare ripetutamente Eren, aggiungendo dei cenni col capo.
-Allora...- Ritentò il biondo. –Sei innamorato del capitano?- Balbettò.
//Beh che dire... Armin sei un genio😓😂♥️ Happy birthday Hanji 🎉\\
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"Moccioso" //EreRi\\
FanficDopo il processo ad Eren Jaeger e all'affidamento di quest'ultimo a Levi Ackerman, per i due inizia il periodo di convivenza al di fuori delle mura. Tra incomprensioni, gelosie e umiliazioni i due si avvicineranno sempre di più fino ad ammettere, a...