Dopo gli allenamenti pomeridiani, i vari soldati vennero lasciati liberi per tutta la sera.
Armin corse a cercare il migliore amico, ancora gioioso ed incredulo degli avvenimenti delle ultime ore.-Eren! Eren!- Lo chiamò euforico afferrando il castano per un braccio.
-Che succede?- Chiese sorridente l'amico.
-Grazie! Sei il migliore amico che una persona possa desiderare.- Ammise il biondo abbracciandolo.
-A cosa devo tutti questi complimenti?- Domandò il castano fingendo incomprensione.
-Lo sai. Oggi dopo pranzo, quando sei andato da Jean a dirgli del mio amore per lui e...-
-Io avrei fatto una cosa del genere?- Domandò Eren ricevendo una gomitata da parte dell'amico.
-Sei di memoria breve? Mi hai detto che gli avevi accennato qualcosa e che dovevo dichiararmi.- Gli ricordò il biondo. –L'ho fatto.-
-Che coraggio Armin! Anche perché io non avevo detto nulla al tuo grande amore.- Confessò il castano guadagnandosi una faccia sconvolta del più piccolo.
-Non sei serio, vero?-
-Sono serissimo.- Ammise Eren scoppiando a ridere.
Il più piccolo impallidì, poi si mise a scuotere le mani nervosamente. –Tu mi stai dicendo che ho rivelato a Jean i miei sentimenti, ma avrei potuto non farlo?! Ti rendi conto che avrei potuto perdere la sua amicizia per questa confessione?!- Si mise a gridare Armin.
-Ma non è successo, giusto?-
-No... Non è successo...-
-Congratulazioni! Sei ancora più coraggioso del sottoscritto.- Gli applaudì il castano, dando una pacca amichevole sulla testa dell'amico.
Eren s'incamminò verso la mensa comune seguito dal biondo, che lo chiamava ripetendo il suo nome come un disco rotto.
-Cosa fai ancora qui?- Domandò il più grande.
-Vengo a cena, no?- Rispose con fare ovvio Armin.
-Con me?-
-Con chi sennò?-
-Col tuo fidanzato, per esempio.- Suggerì il castano con un sorriso.
-Simpatico.- Commentò il biondo con una linguaccia. –Ma non ho ancora finito con te.-
-Cos'ho fatto ancora?- Chiese Eren cercando di ricordare gli ultimi avvenimenti.
-Cosa 'non' hai fatto.- Corresse immediatamente il biondo.
-Che intendi?-
-Non mi hai detto la verità, oggi all'ora di pranzo.-
-In merito di cosa?- Si accigliò il castano.
-Su come ti sentivi.- Rispose Armin. –Pensavi che non me ne fossi accorto? Si vedeva lontano un miglio che sei pieno di pensieri e di dubbi.- Spiegò.
-Credevo non ti importasse.- Mentì Eren, sapendo che al ragazzo interessava la maggior parte delle sue avventure, se così potevano definirsi.
-Se non mi importava, non te l'avrei chiesto.- Ribatté Armin. –Certo che sei davvero strano, oggi.- Commentò poi sedendosi vicino all'amico.
-Cosa vuoi sapere?- Sospirò il più grande.
-Tutto.- Sintetizzò l'amico.
'Da dove posso iniziare?' Si domandò il castano ripensando alle informazioni incanalate dal comandante.
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"Moccioso" //EreRi\\
FanfictionDopo il processo ad Eren Jaeger e all'affidamento di quest'ultimo a Levi Ackerman, per i due inizia il periodo di convivenza al di fuori delle mura. Tra incomprensioni, gelosie e umiliazioni i due si avvicineranno sempre di più fino ad ammettere, a...