Eren raggiunse la camera della sorella, aspettò qualche istante prima di bussare guardandosi intorno. Si sentiva osservato ma intorno a lui non c'era nessuno, non ci diede molta importanza e bussò.
-Sono Eren, posso entrare?- Domandò il ragazzo.
-Si, è aperto.- Rispose Mikasa con una voce strana.
Il castano entrò nella stanza nella quale non c'era nessuno, se non la corvina seduta a gambe incrociate sul suo letto.
La vide tenersi le mani sul volto con il capo basso, si avvicinò senza richiudere del tutto la porta.-Mikasa?- Sussurrò a pochi passi dalla ragazza.
La giovane non rispose stringendosi le braccia.
-Tutto bene?- Continuò il castano dubbioso.
La sorella mosse il capo distrattamente ed il giovane la osservava non capendo le sue intenzioni o il suo comportamento.
-Eren...- Lo chiamò la corvina.
Mikasa alzò lo sguardo incrociando gli occhi verdi del fratello, il quale si accorse che la ragazza aveva gli occhi arrossati e lucidi e il viso pallido. Sembrava avesse pianto.
-Cosa è successo?- Esclamò il castano.
-Niente.- Mormorò lei tornando a fissarsi le mani umide.
Eren, preso dalla preoccupazione e da un inspiegato senso di colpa, afferrò il viso della sorella sollevandolo con due dita.
-Non dirmi bugie. Ho fatto qualcosa?- Protestò il ragazzo.
-Non tu.- Confessò lei.
Il fratello l'abbracciò come per proteggerla e la giovane rimase stupita del gesto, ricambiò la stretta sorridendo.
-Ti voglio ringraziare.- Disse la giovane ancora tra le braccia del più piccolo.
-Per cosa?- Si accigliò il castano.
-Per avermi salvato anni fa, lo sai che ti devo la vita, no?-
-Mikasa io l'ho fatto perché non volevo che perdessi la vita così giovane e perché ti volevo bene, meriti di vivere felice e senza ripensare a certi avvenimenti. Ti chiedo solo di non dire di dovermi la vita, perché non voglio.- La rassicurò il fratello accarezzando la schiena della corvina dolcemente.
-Io sono felice di proteggerti.- Ammise la ragazza.
-Ma non senti che dentro di te manca qualcosa?- Gli chiese allora Eren.
-Si.- Sussurrò la giovane.
Sciolsero l'abbraccio e Mikasa si passò le mani sul volto per qualche secondo.
-Ti voglio chiedere una cosa.- Parlò poi la più grande.
-Qualsiasi.- Le sorrise il fratello.
-Non voglio più vederti vicino a Levi.- Sputò d'un fiato la corvina.
La ragazza abbassò lo sguardo per l'ennesima volta, mentre il giovane incanalava la confessione della sorella e inarcava le sopracciglia.
-Perché? Non ci sto da molto tempo e...-
Mikasa lo interruppe. –Non voglio perché quel bastardo non ti merita. Mi dispiace dirti queste cose, ma è la verità. In missione dovrai obbedire a lui e mi sta bene, ma fuori da quelle occasioni voglio che lo eviti.- Dichiarò la giovane.
-Ma perché? Cosa ti ha fatto?- Domandò il castano ancora confuso.
-Quello che ha fatto a te.- Lo corresse lei. –Io lo odio. Ti ha quasi ammazzato, al processo, ti umilia e ti tratta male. Se lo vedessi ora potrei ucciderlo.- Confessò la sorella.
-Ma...-
-Eren davvero fidati di me, me l'avevi promesso!- Piagnucolò allora la giovane.
-Io mi fido di te e te l'ho detto tempo fa. Quello che non capisco è il tuo odio verso il capitano, al massimo dovrei essere io ad odiarlo.- Tentò di spiegare alla corvina.
-Proprio perché tu non lo fai, lo farò io per te.-
-Mikasa...-
La sorella interruppe il fratello avvicinandosi con le labbra, gli stampò un bacio sulla guancia che Eren non riuscì a spiegarsi.
-Per rispondere alla domanda di poco fa.- Cominciò la giovane. –Manca qualcosa in me, tu.- Mormorò poi sulle labbra del fratello.
Il ragazzo spalancò gli occhi appoggiando le mani sulla sorella, con l'intento di allontanarla.
-Mikasa cosa ti prende?- Chiese stupito lui.
-Darò tutta me stesse per te, perché mi sono innamorata.- Ammise la giovane tentando di avvicinarsi alle labbra del fratello da lei amato.
-Ma... non possiamo... voglio dire siamo fratelli e io sono g...- Balbettava il giovane nervoso.
-Adottivi. Fratelli adottivi.- Lo interruppe di nuovo la ragazza.
Sentirono uno scricchiolio della porta, entrambi si voltarono terrorizzati e preoccupati che qualcuno li avessi sentiti e visti. Eren scattò in piedi scappando via dalla sorella e lasciandola sconvolta mentre continuava a chiamare l'amato che correva alla ricerca della 'spia'.
Corse nel corridoio principale sentendo dei passi davanti a lui, rallentò udendo i passi farsi più veloci e lontani. Qualcuno stava scappando da lui.
'Ci ha visti.' Affermò il ragazzo dirigendosi in camera sua, anche questa isolata dalle altre persone.
//Chi li ha spiati sarò probabilmente io🙃
Solo per assicurarmi che quella lì non faccia altre cose...😈\\
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"Moccioso" //EreRi\\
FanfictionDopo il processo ad Eren Jaeger e all'affidamento di quest'ultimo a Levi Ackerman, per i due inizia il periodo di convivenza al di fuori delle mura. Tra incomprensioni, gelosie e umiliazioni i due si avvicineranno sempre di più fino ad ammettere, a...