"Ciao Harry..." Chi mi trovo davanti? Rullo di tamburi... Il papà di Sofia: yeeee! Mi metto una mano fra i capelli spettinati "Buongiorno..." Lui mi squadra da capo a piedi.
Il fatto che io sia vestito solo con un paio di boxer non aiuta "Le serve qualcosa?" Chiedo sorridendo. Lui annuisce "Mia figlia è qui?" Per un momento il mio cuore si ferma, ma subito faccio quello che Sofia dice sempre: negare, negare sempre tutto.
Scuoto la testa in modo convincente "No... Sapevo che andava dalla sua amica Jennifer..." Lui mi guarda serio "Sei sicuro che non ci sia nessuno qua?" Oh, be'... Sicuro non proprio... "Certo! Sono da solo a casa: io e le mie caramelle, basta." Lui fa per entrare "Allora non ti spiace se faccio un giro di casa tua...?" Annuisco "Prego...".
Sembra un po' quella volta che mia madre era arrivata e aveva scoperto che avevo una ragazza. Già, speriamo che Sofia sappia cosa fare...
SOFIA'S POV
Lo sapevo, lo sapevo che sarebbe andato tutto male! Sento la voce di mio padre e Harry sta cercando di intrattenerlo per darmi del tempo per 'sparire'. Allora, pensa! Santo cielo, devo fare qualcosa! Recupero le mie cose e vado verso la cabina armadio di Harry, che vi si presenta sotto forma di porta, nella camera da letto.
Sento i loro passi farsi sempre più vicini. Guardo le mie cose lanciate alla cavolo nell'armadio e mi accorgo che manca il reggiseno. Uhg, chissà dove sarà... Provo a guardare un po' ovunque, cosa sbagliata, visto che sento la voce di mio padre fin troppo vicina. Dov'è quel fucking reggiseno!?
"Questa è camera tua?" Oh no!
HARRY'S POV
Entriamo e Sofia non c'è: grazie al cielo! Mi guardo un po' in giro e mi vergogno dell'enorme casino che c'è in questa stanza "Vede che non c'è nessuno!? Sua figlia non è qui!" Sorrido mentre suo padre mi guarda "Già... Scusa se ho dubitato di te... Sei un bravo ragazzo." In quel momento il mio sguardo si focalizza sul reggiseno di Sofia, lasciato puntualmente su un comodino, che sta per cadere.
Sbianco, sperando che non lo veda "Grazie..." Sì, proprio un bravo ragazzo... Se solo sapesse la verità non sarei ancora qui, ma soprattutto se adesso vede quel cavolo di reggiseno io sono un uomo morto.
Iniziamo a scendere le scale, con mia grande felicità "Comunque hai una bella casa, davvero..." Il padre di Sofia mi sorride "Grazie, sono lusingato da tutti questi complimenti..." Sorrido guardando il pavimento. L'uomo di fronte a me sta per uscire quando si ferma e mi trafigge, nel vero senso della parola, con i suoi occhi azzurri, di un azzurro diverso da quello di Sofia "Ah, dimenticavo: mia figlia..." Annuisco piano non capendo dove voglia arrivare "Trattala bene, capito?" Sorrido "Sarà fatto!".
SOFIA'S POV
Appena sento la porta chiudersi esco da quella massa di vestiti: non si respira in quell'armadio o come volete chiamarlo! "Harry!" Urlo mentre mi sdraio sul letto. Più veloce di un fulmine, si presenta ai miei occhi "Dove ti eri messa?" Mi chiede sedendosi con me fra le coperte "Nella tua stupida cabina armadio: lo sai che manca l'aria lì dentro? È un po' come fare una scalata sul monte Everest: devi avere le bombole dell'ossigeno!"
Harry scoppia a ridere "Non è vero... Comunque parliamo di cose serie: se tuo padre lo vedeva eravamo finiti, lo sai?" Mi passa il mio reggiseno: ecco dove cavolo era! Lo appoggio vicino a me "Lo so... Ma ti giuro che non lo vedevo, ero talmente in confusione che non l'ho visto...".
Faccio gli occhioni dolci per togliermi tutta la colpa dalle spalle "Oh, come si fa a resisterti!?" Harry mi blocca sotto di sé. Sorrido mentre lo abbraccio "Comunque... Te l'ho mai detto che i miei vestiti ti stanno bene?" Lui mi guarda in viso"Può darsi..." Dico sedendomi. Harry percorre con i suoi occhi smeraldo tutto il mio corpo, da capo a piedi "Che c'è?" Chiedo alzandogli il mento con la mano "No, niente... È semplicemente il fatto che sei perfetta...".
Mi alzo dal letto ridendo "Smettila Styles, queste cose non si dicono!" Mi dirigo vero la cucina e lui mi segue "Cosa vuoi che ti prepari?" Harry mi abbraccia da dietro. Chiudo gli occhi appoggiandomi a lui, con la testa sulla sua spalla "Quello che vuoi..." Poi lo guardo e vedo quelle fossette che gli scavano le guance.
Mi siedo al bancone della cucina e sbadiglio palesemente stanca. Harry se ne accorge e, senza distogliere lo sguardo dalla padella in cui sta cucinando, mi chiede "Non hai dormito abbastanza?" Scuoto la testa "No... Tutta colpa tua, mio carissimo scemo..." Lui si gira con un sorriso storto "Mia!? Mi sembrava non avessi nulla in contrario ieri sera...".
Incrocio le braccia al petto "Nulla in contrario... Ora guarda cosa stai facendo..." Harry si gira verso i fornelli e si accorge che i suoi pancake stavano bruciando. Rido vedendo la scena "Non c'è niente di divertente in tutto questo!" Mi ammonisce lui rifacendo l'impasto da capo.
Non replico, se no probabilmente staremmo qui tutto il giorno a punzecchiarci. Visto che la cosa sarà un po' lunga mi alzo e vado in soggiorno, davanti al piano. Sfioro i tasti bianchi e neri con un dito. Poi mi siedo e inizio a suonare lo spartito che ho davanti. È una melodia particolarmente orecchiabile, mi ricorda quella che avevo sentito un sacco di tempo fa da Harry...
Non c'è nessun testo su cui mi possa basare, così me lo invento io "I love Pancaaaake! You know I wanna eat, all you cook here!" Sento Harry ridere fragorosamente "Ho capito che hai fame!" Mi urla dalla cucina "Ok, allora cambio canzone...".
Ci sarà una canzone che mi ricordo a memoria? Fammi pensare... "Hai una chitarra?" Chiedo mentre penso ancora ad una canzone "Sì... Nella stanza accanto alla mia, di sopra." Che domanda stupida: vuoi che in una casa di un cantante non ci siano strumenti musicali!?
Prendo la chitarra e poi mi dirigo in cucina. Mi siedo sul piano di marmo, rivolta verso Harry che sta facendo bollire l'acqua per il tè. Lui si appoggia al lavello "Cosa mi canta di bello?" Io sorrido prendendo il plettro "Una canzone felice..." Mi mordo il labbro prima di iniziare.
Ecco i primi accordi e poi il testo "I remember when we broke up, the first time..." Harry scuote la testa sorridendo al pavimento. Taylor Swift era stata la sua ragazza, lo sapevo, ho deciso di fare questa canzone per farlo sorridere. Io non ho mai avuto niente contro quella ragazza americana, per carità! Le sue canzoni non mi dispiacciono, anzi, ma... Non so, è una persona che a pelle mi sta antipatica... Forse perché è stata con Harry e questo non lo tollero.
"Hai presente che se non ci fossi stato io questa canzone lei non l'avrebbe scritta!?" Harry scoppia a ridere mentre mette la colazione accanto a me. Scendo dal tavolo e lascio la chitarra in salotto. Mi siedo difronte a lui "Be', dovrebbe ringraziarti!" Dico prendendo i pancake "Già... Nutella?" Harry si offre di riempire i miei pancake con quella delizia.
Io in cambio, gli preparo il tè con 2 cucchiaini di zucchero "Che fai oggi?" Chiedo mentre ci scambiamo le colazioni "Bo... Forse vedo i ragazzi... Ma io invece volevo chiederti cosa fai a Capodanno..." Harry mi guarda mentre prende un sorso della bevanda calda "Mm... Nulla... Tu?".
Gli sorrido mentre lui fa lo stesso "Ti va se facciamo qualcosa io e te?" Le mie guance si arrossano "Sì, perché no..." Lui mi sorride raggiante
"Perfetto, me lo hai promesso: ricordatelo!".
||AUTHOR'S SPACE||Salve a tuttiiii :D
Ecco a voi il capitolo: che ne pensate? Cosa succederà a Capodanno? Be', mi affido a voi: ditemi che ne pensate :D
GRAZIE a tutti quelli che continuano a leggere, votare e commentare, davvero grazie! ❤️
Ora vado belleeee, vi saluto con la manina 👋
GRAZIE ❤️
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You smile, I smile
Fanfiction"É incredibile quanto le cose possano cambiare con poco..."